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AFRAGOLA. Non passa il riequilibrio. Tuccillo avvelena i pozzi e scappa dall’aula. Giustino già si sente leader

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AFRAGOLA – Quella che doveva essere la notizia principale del risultato del Consiglio Comunale di oggi, oltre a passare in secondo piano, noi di Minformo l’avevamo già prevista ieri sera (leggi qui). Avevamo detto che quella che una volta si chiamava maggioranza avrebbe cercato di non far passare il riequilibrio per aprire il mercato delle vacche e così è stato! Troppo scontati i politici a queste latitudini e troppo personalisti per non incappare in una diatriba che già fa assaporare il gusto della futura campagna elettorale. Ma veniamo ai fatti.

Il paradosso che si è raggiunto stamattina è quello che ognuno dei Consiglieri sapeva già la mossa dell’avversario e quindi si è tentato di giocare a scacchi fino a quando l’Anatoly Karpov dell’aula consiliare afragolese ha capovolto la scacchiera e ha invitato i tredici firmatari della mozione di sfiducia a giocare a backgammon, ossia votare, random, il Riequilibrio di Bilancio e seguirlo nella stanza della Segretaria a rassegnare le dimissioni. Apriti cielo. L’opposizione si spacca e si assiste ad una scena surreale. Afragola Democratica nella persona della Consigliera Cuccurese grida alla minaccia e richiama il Presidente a seguire l’Ordine del Giorno visto che della mozione già si era discusso. Caiazzo che inveisce contro il campione di Scacchi Gennaro Giustino e accusa gli assenti di alimentare queste strategie politiche. Il PD, nella persona del Consigliere Tuccillo che dà ragione a Caiazzo. Tuccillo e Giustino che litigano sulla primogenitura della mozione e sull’inutilità del parere del Prof. Pinto portato in aula dal PD, pur di non riconoscere la propria figuraccia rimediata all’indomani della lettera scritta al Prefetto. Insomma la Babilonia di tutti i Consigli Comunali e in tutto questo il Sindaco che sornione, forte del fatto che nessuno vuole andare a casa, si beava vedendoli accapigliarsi. Ma come sempre la verità sta nel mezzo.

Il primo cittadino dal canto suo è resiliente. Quasi sicuro di essere già a casa, vive e lascia vivere, chi non è ancora disposto ad andare a casa si dovrà accontentare per forza e per forza di cose dovrà fare la sua magra figuraccia in aula. Il duo Lanzano-De Stefano: le loro richieste le hanno già fatte e quindi attendono un segnale dalla formazione della nuova giunta. La Lega non è mai stata seriamente all’opposizione, se no non si spiega perché il sindaco si ostina a mantenere all’impiedi ancora gli equilibri dello staff. Il PD dal canto suo vive un conflitto interno dettato principalmente dai fallimenti di Tuccillo, amministrativo nel quinquennio da sindaco ed elettorali, alle ultime elezioni amministrative del 2018 e alle scorse regionali. Tanto è vero che all’interno del partito c’è qualcuno che legittimamente si domanda quando arriva il proprio turno visto che non stiamo parlando di un partito patronale bensì uno dei primi partiti italiani, strutturati e che oggi governano il Paese.

A tal proposito, infatti, gioverebbe molto la tenuta di Grillo ancora in sella, soprattutto a Tuccillo che grazie anche ai suoi contatti sovracomunali riuscirebbe a spuntarla ancora all’interno della segreteria cittadina. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che la famosa telefonata a cui più volte ha fatto riferimento il Consigliere Giustino in aula, sia intercorsa proprio tra il Tuccillo e l’On. Pina Castiello. Forse l’accordo fuori le mura è proprio quello di un patto di non belligeranza per la facile convivenza ancora per un altro po’ di tempo con il moribondo Grillo (politicamente parlando). Tutto questo giustificherebbe anche il comportamento antisportivo dell’ex Sindaco che già prima di discutere della mozione di sfiducia ha tentato di avvelenare i pozzi con la lettera al Prefetto, lasciando intendere sul territorio che quella è stato un gesto esasperato per evitare che il suo antagonista all’opposizione si mettesse d’accordo con la maggioranza e prendersi una fetta di torta. Della serie chi la fa l’aspetti. Intanto Tuccillo, il PD e Afragola Democratica intimano al Prefetto di infrangere le regole e di sciogliere il Comune e oggi, quando il Consigliere Giustino in primis, la Lega e il duo De Stefano-Lanzano a corredo, gli hanno dato la possibilità di far cadere il governo afragolese se la sono filata a gambe levate. E perché cosa? Per non dare la primogenitura e quindi il trofeo dell’azione politica significativa dello scioglimento al gruppo “A viso Aperto”!

Morale della favola? È già cominciata la Campagna elettorale, Giustino forte della sentenza Conad da un lato e Tuccillo dall’altro in piena lotta intestina al suo partito.

Centrodestra o centrosinistra? Non cambierà mai nulla se a governare la città è sempre e solo il solito, becero, personalismo.

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