Cronaca

Sono stati i migranti a ribellarsi al clan Giuliano: decisivo un video-denuncia

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Sarebbero stati dei migranti a ribellarsi al clan Giuliano di Forcella e non i cittadini napoletani. Questo quanto accaduto in occasione degli arresti di Salvatore Giuliano, del cugino Cristiano Antonio Morra e Giuliano Cedola. Decisive per la loro cattura, le denunce presentate dagli abitanti del palazzo. I quattro infatti, sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, visto che avrebbero chiesto il pizzo ai migranti per restare nelle loro abitazioni.

Il palazzo in questione, è stato da sempre la roccaforte del clan Giuliano, ma da qualche anno ad abitarlo, ci sono solo cittadini stranieri. Tra loro, colui che ha subito il comportamento più violento, è un imprenditore pakistano che, preso di peso da una decina di uomini, è stato buttato in strada perché non voleva pagare l’affitto. Tuttavia, l’uomo, non si è fatto intimidire e ha deciso di denunciare tutto alla Polizia. Non è stato però l’unico a ribellarsi. Una donna romena infatti, ha fornito una prova fondamentale agli investigatori. Quando si è resa ormai conto che, quegli uomini erano tornati nel palazzo per fare del male, ha girato un video con il cellulare, che attesta la loro colpevolezza. Prove fondamentali che hanno favorito l’intervento della Squadra Mobile di Napoli, che li ha prontamente arrestati.

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