Cronaca

Truffe e phishing bancario nel Napoletano: il blitz e gli arresti

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Questa mattina, personale della Polizia Postale di Napoli, del Commissariato di Torre del Greco e della Sezione di Polizia Giudiziaria presso il Tribunale di Torre Annunziata hanno eseguito delle custodie cautelari in carcere emesse dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, nei confronti di 7 persone, dedite al phishing bancario di ultima generazione i cui proventi venivano monetizzati presso sportelli ATM.

Gli arrestati, appartenenti al sodalizio criminale sedente sul territorio di Torre del Greco ed operante su tutto il territorio nazionale, sono gravemente indiziati dei reati di frode informatica e di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di tali frodi.

I truffatori, attraverso una stabile organizzazione, riuscivano a procurarsi liste di numeri telefonici di ignari destinatari della frode online – phishing, per poi inviare, agli stessi, sms (smishing il fenomeno tecnico) ai quali faceva seguito una telefonata effettuata da falsi operatori bancari, con chiamate provenienti apparentemente dal Numero Verde / Servizi Bancari. Gli indagati sono stati intercettati durante le varie operazioni fraudolente.

Queste frodi perpetrate attraverso lo “Smishing- Vishing” consistono nel ricevere comunicazioni che sembrano provenire dalla propria banca, che invitano il cittadino ad accedere al proprio conto online mediante un web-link. Lo smishing si concretizza attraverso messaggi malevoli che si collocano in coda ad altri messaggi autentici ricevuti dalla banca; tali messaggi contengono link che rinviano a pagine di phishing, dove l’utente è indotto ad inserire le proprie credenziali bancarie consegnando i propri dati ai cyber criminali. Il vishing invece consiste in una telefonata, nella quale un finto operatore bancario persuade l’utente a fornire i codici dispositivi del proprio rapporto finanziario, per bloccare tentativi illeciti di prelievo operati da terzi. Una volta ottenute le credenziali dei conti correnti, i criminali provvedevano a svuotarli. La frode si concludeva con i prelievi delle somme di denaro presso ATM abilitati all’incasso con modalità cardless.

Le forze dell’ordine hanno accertato il compimento di ben 92 frodi e ricostruito l’importo del danno complessivo cagionato alle vittime identificate, pari ad euro 94.700.

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