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Capodanno, la stretta sui veglioni proibiti

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Controlli a tappeto nelle zone di movida, nei centri storici e nei locali. . La circolare inviata ai prefetti da Bruno Frattasi, capo di Gabinetto del ministro Luciana Lamorgese, fa riferimento al 31 dicembre ma prevede “l’intensificazione dei dispositivi di controllo anche nelle successive giornate prefestive e festive che presumibilmente – si legge nel documento – saranno connotate da un’intensa mobilità urbana, specie nelle zone centrali e in quelle comunque contraddistinte da una maggiore concentrazione di locali ed esercizi aperti al pubblico“.

I controlli saranno maggiori nei locali con gli agenti che potranno presentarsi per assicurarsi che le norme siano rispettate durante la Serata di San Silvestro. Le feste sono vietate fino al 31 gennaio e i cenoni nei ristoranti o nelle sale degli hotel non potranno essere trasformati, dopo la mezzanotte, in serate danzanti. Nel caso in cui partecipanti e proprietari venissero scoperti oltre alla multa, gli esercenti potrebbero vedersi chiudere l’esercizio. Per partecipare è ovviamente obbligatorio il “Green pass”, con multe da 400 a mille euro per gli avventori che saranno scoperti senza certificato verde e per i gestori che, nel caso di sanzioni reiterate per giorni, rischiano la chiusura del locale fino a 10 giorni.

Quest’anno non ci sono limiti di numero per le feste private. Ci si affida al buonsenso consigliando i tamponi. Polizia e carabinieri potranno intervenire nelle abitazioni solo se chiamati dai vicini per disturbo della quiete pubblica. Ma non sono previste sanzioni, anche in caso di violazioni.

Ai prefetti si manifesta “l’esigenza di un’accurata pianificazione dei servizi” sul territorio. Saranno i comitati per l’ordine pubblico e la sicurezza, nei prossimi giorni, a stabilire quanti uomini mettere in campo e in quali zone, per evitare assembramenti e contagi.

Inoltre concerti ed eventi in piazza saranno vietati per evitare assembramenti e all’aperto è obbligatorio indossare la mascherina, anche in zona bianca.

Si prevedono controlli anche il primo gennaio sul “Super Green Pass” obbligatorio per l’accesso ai musei, mostre, piscine, palestre, centri benessere e termali al chiuso, parchi tematici e di divertimento, sale giochi e bingo, dove si deve indossare la mascherina ffp2. Tra queste, l’articolo 5 della circolare del Vimininale stabilisce che, fino alla cessazione dell’emergenza, “il consumo di cibi e bevande al chiuso nei servizi di ristorazione, anche quando avviene al banco, è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso della certificazione verde “rafforzata”. Per i servizi di ristorazione alberghiera riservate ai clienti che vi alloggiano, come per le mense e il catering continuativo, invece è richiesto il green pass “base”.

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