Editoriale

SANT’ANTIMO. L’ex Sindaco Buonanno, nella sua comoda intervista, omette di ringraziare il vero dominus della sua coalizione

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SANT’ANTIMO – La campagna elettorale qui è cominciata troppo presto. Presto per quei pochi santantimesi che ancora devono decidere tra il vecchio che avanza oltre i propri fallimenti e il nuovo che aggrega e mette insieme tante anime diverse di questa città. Ieri sera è stata la volta dell’ex Sindaco Buonanno, i suoi concittadini, quelli più temerari e coraggiosi che hanno voluto ascoltare un po’ di politichese, si sono sorbiti una scarsa mezz’oretta tra ipocrisia, cose non dette e malcelate, il tutto inserito in una sceneggiatura frutto di un accordo elettorale tra l’ex Sindaco e il dominus delle Politiche Sociali dell’Ambito n.17 Pasquale Del Prete, editore della web tv che ha ospitato ieri l’ex fascia tricolore in una intervista spot.

Senza indugi la conduttrice – non iscritta all’Albo dei Giornalisti – pone subito la domanda sulla lista aggiunta alla coalizione di Buonanno negli ultimi giorni, ossia quella dell’imprenditore Giuliano Di Giuseppe denominata “Impresa per il Futuro”. La domanda è studiata affinché l’ex Sindaco potesse partire col proprio monologo e pubblicizzare una capacità di aggregazione che oggi non ha e quel poco che raccoglie non è farina del suo sacco e spiego subito il perché.

Nella sua dolce e comoda intervista, nello sponsorizzare fortemente la lista dedicata al mondo dell’imprenditoria, l’ex Sindaco Buonanno, omette di ringraziare l’ex Consigliere regionale e figlio d’arte Armando Cesaro che risulta essere il vero dominus di quel gruppo politico e forse dell’intera coalizione, dato che la famiglia Di Giuseppe è stata e resta una famiglia cesariana. Quindi, al di là delle smentite di un partito, quello del PD, che ha tutto l’interesse di prendere le distanze da una famiglia che a Sant’Antimo, al netto dei propri guai giudiziari, ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo e si è sempre trovata sull’altro lato della sponda ideologica, il patto col diavolo intentato da Buonanno, con la lista “Impresa per il Futuro”, prende corpo e anima.

Questa notizia, inoltre, sarebbe anche rafforzata da un’indiscrezione raccolta in esclusiva da Minformo, infatti all’indomani della nomina di Rappresentante del Consiglio Generale del Consorzio ASI di Napoli, Armando Cesaro è stato beccato insieme al Consigliere regionale Massimiliano Manfredi, l’ex Sindaco Buonanno, i fratelli Di Giuseppe e un esponente della famiglia CancielloMarican ndr -, si sono incontrati a pranzo nel ristorante di proprietà “Marican” situato all’interno della Zona ASI di Teverola-Carinaro e in quell’occasione, oltre alle presentazioni di rito del nuovo esponente del consiglio direttivo dell’ASI Napoli, si è anche parlato di un assetto politico da dover intraprendere in vista delle elezioni amministrative di Sant’Antimo.

E dopo quest’indiscrezione la riflessione, oltre che il dato politico oggettivo, nasce spontanea. Premesso che la politica locale si basa sulle idee e non sugli ideali, perché allora Buonanno cerca di vendere le coalizioni avversarie come disomogenee e nasconde il fatto che lui abbia stretto un accordo, da uomo di sinistra, con esponenti che al netto delle opportunità politiche ultime – vedi Italia Viva – hanno sempre mostrato di possedere un ideale liberale che poco si sposa con quello progressista, pauperista e moralizzatore del PD? Cosa non ha imparato Buonanno dalla sua ultima esperienza durata solo 10 mesi? Ai posteri l’ardua sentenza.

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