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Politica

SANT’ANTIMO. Buonanno pur di ridurre il gap con Marzocchella tenta di fare il patto col diavolo

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SANT’ANTIMO – I concittadini di Nicola Romeo si sono già avviati alla competizione elettorale. Con cinque mesi di anticipo si possono già intravedere gli schieramenti che si presenteranno ai nastri di partenza il prossimo 8 e 9 giugno.

Di sicuro si hanno già le candidature a Sindaco di Massimo Buonanno e Nicola Marzocchella. L’autocandidato Domenico Russo figlio di Aurelio, principe del Regno di Solopaca, alias “Peter Pan” l’eterno bambino, da quella famosa autoproclamazione dell’8 dicembre dell’anno scorso non si fa neanche più vedere per strada.

Non si può dire invece degli altri due schieramenti dove Buonanno cerca di colmare il gap con la sostanziale incetta di liste che ha fatto l’ex vicesindaco Nicola Marzocchella e lo fa cercando di fare persino il patto col diavolo. Infatti da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo l’ex Sindaco, sfruttando l’amicizia che intercorre tra il suo plenipotenziario Salvatore Damiano che, al di là delle smentite di rito, non disdegnando di farsi vedere in giro in auto con lui, e l’ex Consigliere regionale Armando Cesaro riesce ad ottenere un incontro con il big della scorsa tornata elettorale Edoardo D’Antonio.

L’intento dell’ex primo cittadino e di accaparrarsi i consensi della cordata D’Antonio-Tarantino. A Sant’Antimo è nota l’intesa politica che intercorre tra il primo eletto del 2022 e l’ex assessora, insieme possono anche superare le duemila preferenze se si impegnano e a conti fatti, come si dice in gergo, duemila a togliere e duemila a mettere, fanno quattromila, giusto i voti che distanziano Buonanno da Marzocchella.

L’accordo se così sarà, sarà sancito su una intesa anche in vista delle prossime elezioni regionali dove, in questo caso, tutta la coalizione Buonanno si impegnerà a votare il candidato dei Cesaro alle prossime elezioni regionali, che sarà Armando o qualcun altro poi si vedrà. Una cosa è certa. Buonanno è disposto anche a vendere cara la pelle e Salvatore Damiano è disposto a seguirlo, chissà se il resto del PD è d’accordo e se è si a quale prezzo.

Adesso bisogna solo capire se Ivana Tarantino sarà disposta a seguire Edo o continuerà a ritenersi candidata capolista di Agorà. Lo scopriremo solo vivendo…

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Politica

Stadio Arzano, Forza Italia presenta in Senato il progetto di riqualificazione dell’impianto sportivo

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Nel corso della mattinata odierna è stato presentato in Senato, presso la Sala Caduti di Nassirya, il progetto di riqualificazione e risanamento dello stadio di Arzano.

Tale iniziativa è stata promossa dal senatore di Forza Italia, Francesco Silvestro, e vi hanno partecipato anche il presidente di Forza Italia Maurizio Gasparri e i senatori azzurri Dario Damiani e Claudio Lotito.

Ecco quanto dichiarato dal senatore Silvestro:

“Sono nato e cresciuto ad Arzano, per questo sono fiero ed orgoglioso di annunciare questo importante progetto di riqualificazione dello stadio comunale della mia città. Un’opportunità per tutta la comunità, che dopo dieci anni vedrà riaprire le porte del suo stadio. Ringrazio il gruppo di Forza Italia che mi ha concesso la possibilità di destinare un contributo importante a questo progetto. Noi ce la metteremo tutta affinché Arzano torni ad essere un riferimento per tutti”.

Inoltre è intervenuto alla conferenza anche il capogruppo in Senato, Maurizio Gasparri:

“Il recupero e lo sviluppo delle infrastrutture sportive nelle nostre città è molto importante, sia per chi pratica lo sport che per chi vi partecipa. Per questo, la riqualificazione e il risanamento dello stadio di Arzano è un progetto che merita senz’altro apprezzamento. Spesso si elogia la proposta di attività sportive, ma poi bisogna passare dalle parole ai fatti. E l’attuale governo di centrodestra ha già dimostrato di saperlo fare, come nel caso, più grave ed eclatante, di Caivano. Per questo il nostro impegno non si esaurisce oggi, ma andrà avanti anche con la nostra proposta sulla rigenerazione urbana. Noi di Forza Italia ci siamo e ci saremo. Il senatore Damiani ha ricordato come grazie all’impegno di Forza Italia, da sempre aperta all’ascolto dei territori, siamo riusciti ad individuare nella manovra finanziaria risorse importanti a favore di questo progetto. Recepire le istanze che provengono dalle realtà locali è fondamentale per evitare che tanti progetti validi finiscano per rimanere chiusi nei cassetti dei nostri Comuni”.

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Caivano

Caivano, la palestra dell’I.C. “Milani” torna in sicurezza ad Ottobre ma l’inizio del campionato di Pallavolo forse slitta

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Dopo la tempesta torna il sereno. All’indomani delle tante proteste delle associazioni sportive indoor del territorio, supportate anche dalla nostra testata, finalmente l’Amministrazione comunale, capeggiata dalla terna commissariale prefettizia, si decide a rispondere alle esigenze della comunità, infatti sembra che il problema, almeno quello legato alla pallavolo, sia stato risolto. Queste le parole della dirgenza della Phoenix Volley Caivano:

“Il giorno 10/09/2024 si è tenuto un incontro con le Istituzioni Comunali sul tema sicurezza palestre scolastiche; un confronto schietto, durante il quale abbiamo fatto presente tutte le nostre preoccupazioni riguardo questa situazione di incertezza sull’utilizzo delle strutture comunali e con nostro sommo compiacimento abbiamo riscontrato molta sensibilità sull’argomento. Non sappiamo se effettivamente riusciremo a non compromettere l’inizio della stagione sportiva agonistica, ma di certo possiamo affermare che Il Prefetto Filippo Dispenza, il sovraordinato Ing. Giuseppe Russo e tutta la struttura Comunale si sono impegnati affinché si possa cominciare ad utilizzare in sicurezza la palestra della I.C. “Milani” per gli inizi di Ottobre e soprattutto per fare in modo che in futuro non vi siano più problematiche del genere.
Noi saremo a completa disposizione per una proficua collaborazione affinché nessun dettaglio
venga trascurato per la sicurezza di tutti. Nel nostro piccolo non possiamo che essere soddisfatti della quadra raggiunta, speriamo di poter riprendere presto le nostre sfide sul taraflex della Don Milani con l’auspicio di poter portare alla ribalta il nome di Caivano per meriti sportivi”.

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campania

Campania, Luigi Marattin lascia Italia Viva e a Napoli il segretario provinciale Marianna Mascolo replica

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A Napoli la fuoriuscita dell’on. Marattin da Italia Viva suscita le immediate reazioni dei vertici provinciali. È la segretaria Marianna Mascolo a fare sentire la propria voce: “Non ci toglie niente andiamo avanti per la nostra strada”.

“L’uscita dell’on. Marattin da Italia viva a mio avviso non destabilizza la struttura territoriale di Italia Viva, siamo talmente concentrati sulle attività del partito che tutto questo non ci suscita né dubbi né tentennamenti riguardo la linea da seguire, ovvero quella del nostro presidente nazionale Matteo Renzi, Presidente che abbiamo voluto ed eletto nel congresso dello scorso 15 ottobre.

Non riesco a capire perché Marattin invece di mettersi a lavoro nel partito, contesta e mette in dubbio la leadership del partito chiedendo un congresso, il secondo in meno di un anno, e più democrazia interna.

Renzi durante l’estate convoca degli incontri con tutti i dirigenti di partito dove ci siamo confrontati e abbiamo discusso circa il percorso da intraprendere tanto da convocare l’assemblea nazionale per il prossimo 28 settembre. Ma Marattin che cosa fa? Prima del 28 settembre esce dal partito, definendoci degli yes man perché restiamo in Italia Viva e continuiamo a seguire l’unico vero fuoriclasse della politica italiana: Matteo Renzi

L’onorevole Marattin dovrebbe ringraziare e chiedere scusa alla comunità di Italia Viva, ai militanti, ai coordinatori che come me per anni sui territori ha lavorato anche per lui.

Per me democrazia interna, quella di cui parla, vuol dire venire in assemblea confrontarsi avanzare le proprie richieste e accettare la decisione dell’assemblea. Come nelle migliori famiglie i problemi si risolvono internamente con il dialogo.

Marattin contesta il metodo con il quale Renzi propone di avviare un’interlocuzione per costruire una coalizione di centro sinistra e quindi un’alternativa alla destra di Meloni.

Mi verrebbe da chiedere all’onorevole Marattin, perché hai chiesto un congresso e poi sei uscito dal partito prima del 28 data dell’Assemblea Nazionale? perché parli di metodo, di democrazia interna e poi scappi dal confrontarti? Ecco il suo mi sembra più un pretesto e un alibi che rimboccarsi le maniche e come tutti mettersi a lavoro”.

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