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Cronaca

Focolaio nel comune campano: contagiati assessore, due vigili ed un impiegato

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Focolaio Covid al comune di Lusciano, nell’aversano. Sono risultati contagiati un assessore, un impiegato e due agenti della Polizia Municipale.

E’ stata disposta  la chiusura e la sanificazione di tutti i plessi scolastici, misure già disposte dopo la positività del test rapido.

Circa mezz’ora fa ho sentito l’ASL che mi ha confermato la positività del tampone molecolare. Stiamo già lavorando sui miei contatti, poi sarà l’ASL a dare le direttive. Sono un soggetto asintomatico e solo grazie ai miei continui controlli ho scoperto, per caso di averlo. Ringrazio tutti coloro che mi sono vicini e anche coloro che hanno criticato e inventato gratuitamente le bugie. Grazie infinite a tutti e auguro a me stessa una presta guarigione, perché non vedo l’ora di riabbracciare i miei bambini” ha scritto poco fa l’assessore Luisa Mottola.

Oltre all’assessore sono risultati contagiati anche due agenti della polizia municipale e un impiegato.

Colgo l’occasione per augurare una buona e pronta guarigione all’Assessore alla Pubblica Istruzione, Luisa Mottola, colpita anche lei da questo Virus unitamente ai due Sottoufficiali della Polizia Municipale e l’impiegato della stessa” ha reso noto il sindaco Nicola Esposito.

Cronaca

Cinque arresti per estorsione mafiosa

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Duro colpo inferto dai Carabinieri di Giugliano alla frangia del clan Mallardo che esercitava il controllo criminale sul litorale. L’operazione ha portato all’esecuzione di cinque misure cautelari (quattro in carcere e una ai domiciliari), coinvolgendo complessivamente dieci persone.

L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP, ha disposto il trasferimento in carcere di Carmine Cerqua, Roberto Corona, Alfredo Lama e Gennaro Ronga. Per Giuseppe Sacco, è stata invece applicata la misura degli arresti domiciliari con l’utilizzo del braccialetto elettronico.

L’inchiesta, sviluppata attraverso intercettazioni ambientali e l’uso di microspie, ha ricostruito una vasta rete di estorsioni commesse lungo il litorale tra il 2023 e il maggio 2025.

In particolare, gli investigatori hanno scoperto che i proventi delle attività illecite non servivano solo a scopo personale, ma confluivano in una cassa comune destinata al sostentamento delle famiglie degli affiliati detenuti, ai quali veniva erogato un vero e proprio stipendio mensile.

Tra gli episodi di estorsione ricostruiti, spicca la vicenda dei titolari di una pizzeria a Varcaturo. Gli emissari del clan avrebbero rivolto minacce brutali al proprietario, arrivando a picchiarlo e a intimargli di chiudere l’esercizio con parole esplicite:

Il pizzaiolo fu infine costretto a sborsare una somma di 7.500 euro sotto la violenza e la pressione intimidatoria.

Gli indagati devono rispondere a vario titolo dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, oltre che di estorsione, detenzione e porto illegali di arma da sparo. Tutti i delitti sono stati aggravati dalla finalità di agevolare l’organizzazione camorristica clan Mallardo, attiva nel territorio di Giugliano in Campania.

Si ricorda che il provvedimento è una misura cautelare emessa in fase di indagini preliminari e i destinatari sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

Fa prostituire la compagna e deruba i clienti durante i rapporti: arrestati

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L’attività investigativa ha preso il via in seguito alla denuncia di una vittima alla quale era stata sottratta una carta di credito durante un incontro a sfondo sessuale. Le indagini hanno rapidamente svelato un meccanismo criminale insidioso che sarebbe stato replicato in oltre trenta episodi tra il novembre 2023 e il maggio 2025, concentrati principalmente nella Penisola Sorrentina e nelle aree oplontina e stabiese.

La donna teneva incontri sessuali a pagamento (principalmente con uomini di mezza età) in un appartamento messo a disposizione dal complice. Mentre la donna intratteneva il cliente, l’uomo ne approfittava per sottrarre le carte di credito o Bancomat dagli indumenti, talvolta sostituendole con carte simili dello stesso istituto bancario per ritardare la scoperta del furto. Avendo spesso accesso anche ai PIN, custoditi nei portafogli delle vittime, la coppia si affrettava a prelevare contanti dagli sportelli ATM ed effettuare pagamenti rapidi tramite POS, prediligendo l’acquisto di grandi quantità di tagliandi “Gratta e Vinci”.

Le investigazioni hanno anche accertato il ruolo dell’uomo nello sfruttamento dell’attività di meretricio della compagna. Egli forniva l’abitazione per gli incontri, accompagnava la donna e gestiva la pubblicizzazione degli incontri su siti specializzati, agendo spesso come intermediario nelle trattative e dividendo i guadagni con la partner.

L’identificazione della coppia è stata resa possibile grazie all’analisi incrociata di filmati di videosorveglianza, dati bancari delle transazioni fraudolente e l’ispezione dei contenuti dei telefoni cellulari.

A seguito delle misure cautelari, l’uomo è stato condotto nel carcere di Gorizia, mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

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Cronaca

Donna con 23 kg di droga in auto nel Napoletano

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Un ingente carico di droga è stato intercettato dai Carabinieri nel comune di Tufino, in provincia di Napoli. Una donna di nazionalità polacca, di 40 anni e già nota alle forze dell’ordine, è stata tratta in arresto dopo un breve inseguimento veicolare.

L’episodio si è verificato lungo la strada provinciale che conduce a Nola. L’auto della donna si trovava bloccata nel traffico intenso dell’ora di punta, proprio davanti a una pattuglia della sezione radiomobile di Nola.

Non appena si è accorta della presenza dei militari alle sue spalle, la 40enne, visibilmente agitata, ha premuto improvvisamente l’acceleratore tentando di allontanarsi. Il repentino cambio di marcia ha insospettito i Carabinieri che, azionando sirene e lampeggianti, l’hanno raggiunta e fermata dopo un breve inseguimento.

La successiva perquisizione del veicolo ha dato esito sorprendente. Nel portabagagli dell’auto, i Carabinieri hanno rinvenuto 20 panetti sottovuoto contenenti cocaina finissima. Il peso totale dello stupefacente ammonta a 23 chili e 200 grammi di polvere, pronta per essere immessa sul mercato.

La donna è stata immediatamente catturata e trasferita al carcere di Salerno, dove rimarrà in custodia in attesa delle procedure giudiziarie.

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