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Da Udine: “Fastidiosi i festeggiamenti del Napoli”. Nel giornalismo o si è sportivi o razzisti

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CASORIA – Questa osservazione è dettata dal mio disgusto nei confronti di una forma di razzismo verso i napoletani, proveniente da un senso di campanilismo oramai superato e medioevale, insito nelle coscienze di alcuni giornalisti della parte alta dello Stivale.

Ho avuto modo stamattina di leggere alcune affermazioni, da parte di un certo Stefano Pontoni, giornalista pubblicista dell’ordine del Friuli Venezia Giulia, affermazioni che mi lasciano perplessa per il tanto razzismo e soprattutto per le troppe parole buttate lì come fosse nulla, nei confronti del popolo napoletano.

I napoletani, secondo il giornalista, dovrebbero stare attenti a non sporcare Udine, a non essere troppo entusiasti per una vittoria ambita da anni, a non concedere troppe interviste perché sempre a detta del Signor Stefano Pontoni, se ne stanno sprecando troppe.

Il giornalista afferma apertamente di essere infastidito dal Napoli che non è la sua squadra (e direi menomale), non ritiene giusto che la squadra festeggi la vittoria nel suo stadio, non mi sembra che chi assiste alla partita di stasera allo stadio abbia pagato a lui il biglietto.

Non è questione di odio aggiunge, ma di fede e di rispetto dei colori della sua terra, e chi glieli sta togliendo? Mica ci vogliamo portare i suoi colori a casa, noi abbiamo l’azzurro: quello del mare e del cielo. A proposito di cielo, ho letto la parola fede. Che tipo di fede sarebbe, una di quelle per la quale ancora oggi puntiamo il dito ai napoletani?

L’udinese, aggiungo, sempre in risposta al “Non A Casa mia”, non gioca per difendersi una casa ma per l’amore dello sport che nelle parole del Pontoni non riesco a trovare, neanche mettendomi di impegno. Lo stesso che afferma di essere “sportivamente” infastidito dai napoletani.

Poi a fine discorso si defila dicendo di confidare nell’intelligenza di entrambe le tifoserie, intanto ha discriminato i napoletani, lo ha fatto tra le righe da giornalista dedito all’uso della semantica ed io che amo la Comunicazione l’ho letta tutta, la sua discriminazione nei confronti del Napoli e del suo prossimo trionfo.

È come se un bambino in vacanza nella bellissima Friuli Venezia Giulia, il gestore del campeggio e/o residence vacanze gli negasse la possibilità di festeggiare il suo compleanno – che ricade nello stesso arco temporale dell’organizzazione delle proprie ferie – con tanto di torta comunicando alla famiglia di festeggiare a casa propria al ritorno dalle vacanze. Insomma. Se non è razzismo questo, allora ditemi cosa lo è!

E dire che nel 2014 il giornalista di cui sopra a mezzo Facebook scriveva “Il razzismo dell’Italia non è nei confronti degli immigrati ma nei confronti dei propri cittadini”. Come volevasi dimostrare. Il suo animo razzista l’ho carpito sin da subito.

Nella vita bisogna prendere posizione o si è sportivi o si è razzisti. A voi le considerazioni.

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Calcio

E’ morto Josè Alberti, l’amico di Maradona: fu il primo interprete di Diego a Napoli

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E’ scomparso a 82 anni José Alberti. Ex calciatore e allenatore argentino, si era trasferito in Italia negli anni ’60 per giocare nelle giovanili della Juventus, poi venne a vivere a Napoli, dove mise su famiglia. Molte le squadre del territorio allenate.

A Riva Fiorita aprì il locale “La Cueva” negli anni ’80 e proprio in quel periodo venne contattato dallo staff di Diego Armando Maradona, che stava per trasferirsi a Napoli. Fu il primo interprete del Pibe, partecipando alla conferenza stampa di presentazione del 5 luglio ’84.

Recentemente Alberti aveva incontrato Papa Francesco, che aveva conosciuto quando giocava nelle giovanili del San Lorenzo de Almagro, la squadra del cuore di Bergoglio. Commovente il loro incontro al Vaticano.

I funerali di Josè Alberti sabato 27 luglio alle ore 11 nella Chiesa Bellavista a Posillipo.

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Calcio

Calcio, il Napoli arriva a Castel di Sangro per la seconda parte del ritiro

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Dopo una prima parte di ritiro svolta a Dimaro-Folgarida, il Napoli di Antonio Conte è partito stamane alla volta di Castel di Sangro, dove comincerà la seconda parte del ritiro azzurro.

Nel pomeriggio gli azzurri svolgeranno il primo allenamento allo stadio Patini, dove ci saranno anche i reduci dalle nazionali di ritorno dalle vacanze. L’obiettivo è arrivare pronti al primo impegno ufficiale, quello del 10 agosto contro il Modena per i 32esimi di Coppa Italia.

Al netto della presenza di Osimhen, mancheranno nel ritiro abruzzese i partenti Ostigard e Lindstrom, ormai destinati a lasciare il club. L’altro assente è invece Olivera, poiché ancora in vacanza dopo la Copa America e che raggiungerà i compagni la prossima settimana.

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Calcio

Dimaro, il Napoli presenta lo staff di Conte: parole al miele per Manna e Oriali

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Nel corso della serata di ieri il Napoli ha presentato ai tifosi accorsi nel ritiro di Dimaro lo staff di Antonio Conte, con il tecnico che una volta salito sul palco ha avuto parole d’elogio per il Ds Giovanni Manna e il suo collaboratore Lele Oriali. Ecco le sue parole:

“Voglio citare il ds Manna che ci sta dando una grande mano, un grande lavoratore. In questo periodo è quello più sotto stress e sotto pressione. Lo ringraziamo per sopportarci. Vi prometto che faremo di tutto per rendervi orgogliosi della nostra squadra”.

Poi, su Oriali: “Che dire di Lele, ho avuto il piacere e la fortuna di incontrarlo quando venni nominato CT da Tavecchio, che mi chiese se avessi ex amici o ex calciatori da introdurre come dirigente in nazionale. Io non avevo preferenze e lui mi propose Oriali, che era il primo della sua lista. Dopo dieci minuti la sua lista l’abbiamo chiusa, avevo trovato una persona a modo, seria, che parla poco ma si fa capire. E’ importante in tutto, anche nella gestione coi calciatori, è stato un grande dirigente, ha capacità di percepire tante situazioni, sono altri due occhi oltre ai miei. Non è tenero ma giusto, e alla fine i giocatori ti rispettano sempre”.

Infine, a coadiuvare Conte in questa nuova avventura ci saranno il fidato Cristian Stellini nel ruolo di vice allenatore, Elvis Abbruscato e Mauro Sandreani nel ruolo di collaboratori, e Giuseppe Maiuri come match analyst.

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