

Cronaca
Poggiomarino. Tentato omicidio di Raffaele Carrillo. Carabinieri arrestano 3 persone appartenenti a nuovo gruppo criminale
In data odierna, presso il carcere di Napoli – Secondigliano, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno dato esecuzione ad una ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli – Ufficio GIP – in data 12 agosto 2021 nei confronti di AMORUSO Carmine, classe ’83, Amoruso MARCO, classe ’93 e GARANTE Luca, classe ’98 – tutti pregiudicati di Poggiomarino ed appartenenti ad un gruppo criminale di neo-formazione capeggiato dall’ex collaboratore di giustizia AMORUSO Carmine, già appartenente al clan GIUGLIANO capeggiato da GIUGLIANO Antonio o’ Sauriell – per i reati di ricettazione e porto e detenzione di armi da fuoco comuni e da guerra, aggravati dalla finalità mafiose di esperire un radicale controllo del territorio nell’area di Poggiomarino anche attraverso l’esecuzione di un omicidio, pianificato nei riguardi di CARRILLO Raffaele, classe ’83, appartenente alla rivale consorteria criminale capeggiata da GIUGLIANO Rosario ed operante, parimenti, a Poggiomarino.
L’ordinanza di custodia cautelare eseguita, ratifica ed avvalora il decreto di fermo, emesso in data 30 luglio 2021 dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti dei soggetti citati, ed eseguito in pari data dai militari dell’Arma, confermando la solidità degli elementi raccolti in fase investigativa in relazione a tutti i reati contestati, non ultima l’aggravante del metodo mafioso.
Il provvedimento di fermo scaturiva da un’articolata attività d’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che aveva permesso di raccogliere plurimi elementi indiziari in ordine alla pianificazione, da parte degli AMORUSO, dell’omicidio di CARRILLO Raffaele responsabile, secondo gli stessi AMORUSO, di voler eseguire azioni di fuoco nei loro confronti.
Il piano omicidiario degli AMORUSO è stato sventato dalla tempestiva individuazione delle fonti di prova in ordine alla raccolta delle armi ed alla rapida emissione del provvedimento di fermo che ha di fatto impedito, anticipandola, la realizzazione dell’azione di fuoco.
Per tale ultima azione, infatti, gli odierni indagati avevano già recuperato nr. 2 fucili, posti in sequestro a seguito di perquisizione domiciliare, e nr. 2 pistole – una semiautomatica marca Steyr cal. 40 ed un revolver marca Smith & Wesson cal. 38 special – cadute in sequestro nel corso della perquisizione eseguita dai militari presso l’abitazione degli AMORUSO in sede di esecuzione del fermo.
Cronaca
Omicidio Alice Scagni, condannato a 24 anni di carcere il fratello Alberto

Era il primo maggio 2022, quando Alberto Scagni uccise la sorella Alice sotto la casa di lei a Genova Quinto. Oggi, a più di un anno di distanza dal dramma, l’uomo è stato condannato a 24 e sei mesi di reclusione in carcere.
Infatti, la Corte d’Assise lo ha ritenuto semi infermo di mente, nonostante il Pm Paola Crispo avesse chiesto la condanna all’ergastolo poiché ritenuto pienamente capace. Pertanto, Scagni è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla parentela.
Inoltre, dopo il carcere, dovrà rimanere per almeno tre anni presso una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
Cronaca
Calcio in ansia per Alexis Beka Beka, che minaccia di lanciarsi nel vuoto: le ultime

Il mondo del calcio francese è sotto shock, dopo che il calciatore del Nizza Alexis Beka Beka ha minacciato di suicidarsi.
In particolare, il giovane vuole gettarsi nel vuoto dal ponte Magnan, vicino Nizza, con gli agenti della gendarmeria e un team di psicologi sul posto per dissuaderlo dai suoi insani propositi.
Secondo i media francesi, il 22enne centrocampista parigino vorrebbe togliersi la vita per una delusione d’amore. Infatti, la compagna del calciatore è attesa sul posto per cercare di evitare il peggio. Seguiranno aggiornamenti!
Cronaca
Ponticelli, infermiere pestato a sangue mentre soccorre un paziente: i dettagli

Ennesima aggressione ai danni del personale sanitario avvenuta a Ponticelli, nel Napoletano, dove un infermiere del 118 è stato picchiato. Pertanto, l’episodio è stato subito segnalato e denunciato dall’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’ in una nota:
“Infermiere K.O., mentre si protesta contro le aggressioni! Asl Napoli 1: aggressione n.47 del 2023 (71 aggressioni totali tra Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno). Mentre è in corso la manifestazione contro le aggressioni al personale sanitario organizzata da CGIL e NTI, a Ponticelli un infermiere 118 viene malmenato! La postazione 118 di Ponticelli alle 10:15 viene allertata a Via Benedetto Cairoli per agitazione psicomotoria in paziente di sesso maschile. Sul posto, nonostante la presenza delle forze dell’ordine (addirittura 4 volanti), il paziente è riuscito a sferrare un pugno all’infermiere mettendolo K.O”.
A tal proposito, non poteva mancare il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:
“Una vergogna assoluta. Vogliamo che l’aggressore venga preso e punito severamente. All’infermiere aggredito va tutta la nostra solidarietà. Da anni, è in corso un vero e proprio attacco al personale sanitario che qui è al limite della sopportazione. In questo continuo clima di tensioni non è possibile lavorare. Ora chiediamo provvedimenti e la repressione di queste violenze”.
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