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Cesa

De Luca avverte: “San Felice a Cancello, Cesa, Succivo, Castel Morrone e Sant’Arpino rischiano la zona rossa”

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Nell’ordinanza di ieri, a firma di Vincenzo De Luca, che ha prorogato la zona rossa per i comuni di Orta di Atella e Marcianise, vi è un passaggio molto importante che riguarda ben cinque comuni di provincia di Caserta a rischio lockdown.

Nel passaggio dell’ordinanza viene sottolineata che “si ritiene necessario attenzionare i suddetti comuni di: San Felice a Cancello, Cesa, Succivo, Castel Morrone e Sant’Arpino i quali presentano una prevalenza alta rispetto alla media provinciale. Con l’occasione si segnala che la maggior quota dei Comuni sopra indicati sono confinanti con l’Area metropolitana di Napoli”.

Il Governatore De Luca ha infine lanciato un appello ai sindaci e ai cittadini (leggi qui).

Cesa

Omicidio Carbisiero, fermato un 17enne: tra i moventi anche la lite tra giovani

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Fermato un minore in merito all’omicidio del 19enne di Succivo, ucciso in una sala slot di Cesa, comune della provincia di Caserta.
Il provvedimento dell’autorità giudiziaria per “omicidio volontario” è arrivato al termine di una giornata in cui gli inquirenti hanno cercato di ricostruire la vicenda. La vittima, originaria di Succivo (un altro comune del Casertano che dista pochi chilometri da Cesa), era incensurata, ma per il suo omicidio si è mossa, oltre alla Procura ordinaria di Napoli Nord, anche la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha inviato sul luogo del delitto, in via Berlinguer, un sostituto procuratore per verificare eventuali collegamenti con la criminalità organizzata. Questo perché la dinamica dell’omicidio rimanda a un agguato di stampo mafioso.

Il cadavere del 19enne è stato trovato all’interno della sala slot, ferito da arma da fuoco. La segnalazione alle forze dell’ordine è arrivata dal proprietario del locale, che si è accorto del cadavere soltanto quando è andato ad aprire il bar attiguo (i due locali hanno ingressi differenti). Amici della vittima e altre persone sono stati immediatamente rintracciati e interrogati, così come sono state analizzate le immagini delle telecamere, recuperati alcuni bossoli trovati sul pavimento, e acquisite informazioni sul territorio in “relazione al papà della fidanzata del 19enne” e al mondo dello spaccio. 

Per ora gli investigatori stanno cercando di capire se questa esecuzione possa essere in qualche modo collegata proprio al padre della fidanzata della vittima, che ha avuto una condanna per spaccio di stupefacenti ed è uscito da poco dal carcere. Non è escluso un “regolamento di conti”. Intanto, in attesa dell’autopsia, c’è sconcerto a Cesa, dove tante persone, tra cui amici e parenti del 19enne, si sono trattenuti a lungo in prossimità del luogo del delitto.

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Cesa

Cesa (Ce), Maria Rosaria Guarino nominata Vicepresidente del Consiglio comunale: “Mossa dall’amore per il mio territorio”

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La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale è arrivata proprio mentre stava svolgendosi la seduta del consiglio comunale di Cesa (Ce).
Il TAR della Campania ha respinto il ricorso degli ex consiglieri comunali a seguito delle continue assenze non giustificate ai consigli comunali.
Pertanto restano in carica Luigi De Angelis, Maria Rosaria Guarino, Raffaele Bencivenga e Maria Oliva.

La Guarino dopo la nomina a Vicepresidente del Consiglio ha ringraziato l’intera amministrazione per il ruolo assegnato e ha esordito così: “Prendo atto del ruolo assegnatomi, e come ho sempre ribadito, in questa aula, la mia politica è la politica del fare. Della collaborazione per il bene comune e della buona e sana opposizione. In questi pochi mesi sono e siamo stati la dimostrazione che insieme si può lavorare, ci si può confrontare per ottimizzare i lavori amministrativi per il bene del popolo di Cesa.
Non si tratta di essere ibridi: si tratta di rappresentare il popolo, i nostri cittadini che ci hanno votato e non. Come? Presenziando dai banchi di questa aula alle varie manifestazioni ai vari eventi tra le strade di paese. Cesa va amministrata ma va anche vissuta, tra la gente con la gente, solo in questo modo possiamo contribuire ad un miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini vivendo con loro le varie difficoltà che si possono presentare.
Il mio impegno in questo consiglio non è mai stato subordinato alla sentenza del TAR, ma solo all’amore che provo per il mio territorio.”


Grande segnale politico quello di ieri, chiunque fa parte dei lavori di un consiglio comunale ha il dovere di rappresentare il suo elettorato dai banchi di opposizione e non da casa.
Un modello da non prendere come riferimento in qualsiasi Comune del nostro Stato italiano. Viva la politica del fare.

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Cesa

Sospiro di sollievo per Frattamaggiore Sebastiano è tornato a casa

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Finalmente Sebastiano Bencivenga è tornato a casa. Il tabaccaio di 40 anni dopo essersi assentati per 24 h salendo sulla sella di una moto Storia a lieto fine, dunque, il cui epilogo è stato annunciato dalla pagina Facebook del Comune di Cesa. Questo il post:

“Sebastiano è stato ritrovato. Sta a casa. Pochi istanti fa ho ricevuto la telefonata del fratello. È finita nel migliore dei modi. Tanto spavento ma possiamo raccontare una storia a lieto fine. Grazie a quanti si sono attivati e a quanti hanno condiviso l’appello. La famiglia ringrazia tutti”.

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