NAPOLI – Novantuno punti e secondo posto. Il Napoli chiude la sua “Grande Bellezza” con una vittoria. Crotone battuto 2-1 e spedito in Serie B. La squadra di Sarri, portata indietro nel tempo, avrebbe vinto 9 scudetti negli ultimi 10 anni: tutti tranne quello del record della Juve di Conte (102 punti nella stagione 2013/2014). Ma non c’è spazio per i rimpianti, nel pomeriggio del San Paolo. C’è però il tempo delle lacrime, degli abbracci, della commozione per gli addii di Reina (dal 1° luglio un giocatore del Milan) e soprattutto di Maggio, dopo 10 anni di maglia azzurra.
Se quella di oggi è stata anche l’ultima in azzurro di altri giocatori, ma soprattutto di Sarri, lo sapremo soltanto nei prossimi giorni. I 50 mila del San Paolo, nel frattempo, mettono le cose in chiaro cantando a più riprese al tecnico: “Sarri resta con noi”. E il suo Napoli, sul campo, onora l’impegno. Strapazza il malcapitato Crotone dal punto di vista del gioco e lo batte 2-1 con i gol di Milik e Callejon nel primo tempo. Entrambi su colpi di genio di Insigne. Poco cambia per la squadra di Zenga, che accorcia al 91′ con Tumminello: anche con una vittoria, visti i risultati delle altre partite, sarebbe retrocessa.
LA PARTITA – Il primo tempo è un piacere per gli occhi dei presenti al San Paolo di fede azzurra. Il Napoli dà spettacolo e va in gol due volte. La prima con un colpo di testa di Milik su assist chirurgico di uno scatenato Insigne (23′). Poi con Callejon, che da un metro spinge in rete un altra pennellata del 24 azzurro (11° assist in campionato) e va in doppia-doppia (10 gol e 10 assist) con Luis Alberto e Verdi. Il Crotone, alle corde, si salva in almeno altre due occasioni grazie a Cordaz su conclusioni di Zielinski e ancora Callejon.
SARRI “INSENSIBILE” – Il “cannibalismo” di Sarri non fa sconti a nessuno. Qualcuno si aspetta gli ingressi in campo di chi è non è mai stato impiegato durante la stagione (Rafael, Machach o addirittura Milic) o una passerella finale per Maggio, ma nulla da fare. Sarri fa di tutto per portare a casa il record di punti del Napoli e ci riesce. Entrano Mertens per Milik, Hamsik per Insigne e Rog per Allan: il Napoli sfiora il 3-0 con una conclusione del belga deviata da Cordaz sul palo, ma incassa il gol del 2-1 al 91′, quando Tumminello beffa Reina con un bel sinistro da fuori area. Sarri si infuria, ma poi ritrova il sorriso al triplice fischio. Lo stadio è tutto per lui, è tutto per il suo Napoli, che riceve la standing ovation dei 50 mila e chiude così una stagione indimenticabile.
Fonte: Corriere dello Sport.it