Cronaca

Il caso Grillo. Spunta una chat sul presunto stupro

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Secondo quanto riportato da diversi quotidiani, Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria avrebbero cominciato a scambiarsi i messaggi subito dopo i fatti verificatisi quella notte, parlando anche dell’esistenza di video girati all’insaputa della vittima. “Ora sono stanco ma poi vi farò vedere tutto”, dice Capitta. “Lei era un tr…”, aggiunge. I quattro sono indagati per violenza sessuale di gruppo e, secondo l’accusa, avrebbero stuprato a turno la ragazza conosciuta in discoteca quella sera. Gli indagati si sono sempre difesi parlando di “sesso consenziente”.

La chat citata dal Corriere della Sera è quella che Capitta ha condotto con un amico alle 14.15 del 17 luglio. “No, non puoi capire”, esordisce Capitta. “Cosa?”, gli chiede l’altro. “No… 3 vs 1 stanotte, lascia stare”. “Spiega meglio”. “No, no, sì, poi ti farò vedere”. “Ma con una tipa?”. “Ma no, guarda… ero ubriaco marcio. Frate te lo giuro”. “Ma chi eravate? Te, Corsi e Ciro?”. Risposta: “3 vs 1, ovvio. Ma io veramente alle dieci del mattino ero ubriaco marcio… bevuto beverone alle nove”. “Chi era questa?”. “Ma che ne so… Poi vi racconterò, ora non si può ancora”. “Mi fai morire”. “Comunque c’era il cameramen. Sai che non me le faccio scappare ‘ste occasioni. 4 video facili… Poi vi farò vedere tutto. Se vuoi ti chiamo e ti racconto un po’”. “Ti chiamo io dopo”. “Se sono ancora vivo. Ora sono morto. Siamo andati al Billionaire, tutti 50 hanno messo”. “Sei un idolo”. Solo dopo una serie di ulteriori particolari, l’amico scrive: “Poveraccia”. E Capitta risponde: “All’inizio non sembrava che volesse”.

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