Cronaca
Processo a Ciro Grillo, parla l’avvocato della vittima: “Non riuscirete a intimidirmi, continuerò a svolgere il mio lavoro nell’unico modo che conosco”
Si è tenuto oggi l’interrogatorio alla vittima dello stupro di gruppo perpetrato da Ciro Grillo, figlio del fondatore dei Cinque Stelle, e dai suoi tre amici genovesi Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, tutti imputati e a processo da più di un anno a Tempio Pausania.
Pertanto, le domande a cui è stata sottoposta la ragazza, l’hanno messo a dura prova, come da lei stessa dichiarato al termine dell’udienza: “Mi sento svuotata, sono esausta, mi viene da vomitare”.
In particolare, gli avvocati della Difesa le hanno posto questo tipo di domande:
“Ma se aveva le gambe piegate, come hanno fatto a toglierle i pantaloni?”; “Ci può spiegare come le sono stati tolti gli slip?”; “Come mai non ha reagito con un morso durante il rapporto orale?”.
Tuttavia la legale della giovane, l’avvocato Antonella Cuccureddu, ha così commentato:
“Non riuscirete a intimidirmi. Io continuerò a fare il mio lavoro nell’unico modo in cui lo so fare, facendo il mio dovere professionale fino in fondo. Le domande che si faranno continueranno a riguardare i fatti di questo processo, che è un processo di violenza sessuale e quindi, chiaramente, non ci sono domande su furti di borsette ma semplicemente sui fatti, solo ed esclusivamente sui fatti. Vi ricordo che tutte le domande che sono state fatte ieri sono state vagliate, nonostante ci siano state delle opposizioni e tutte ammesse da un tribunale del 2023 che può lavorare in questo modo, perché nel 1988 c’è stato un codice che in Italia ha introdotto il sistema accusatorio, che ha il suo punto focale nel contro esame che può riguardare non i pianti della vittima e non i sentimenti della vittima – questo è vietato – ma esclusivamente i fatti”.
Intanto, le udienze successive si terranno il 31 gennaio e il 1 febbraio 2024, mentre la sentenza slitterà probabilmente nell’estate 2024.
Caserta
San Tammaro (Ce), uomo trovato morto in auto: si era appartato con una donna
Nella tarda mattinata, in perpendicolare alla Nazionale Appia di San Tammaro (Ce), un uomo, un 64enne dell’agro aversano. è stato trovato privo di vita in circostanze su cui ancora non si è fatta luce.
Non si esclude che l’uomo sia stato colpito da un malore fatale mentre era appartato con una donna, all’interno dell’abitacolo dell’auto.
I carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere indagano sulla vicenda. Al momento non risultano dettagli, anche perché, dato il contesto, la riservatezza fa da padrona.
Cronaca
Sorpresi con l’eroina nella soppressata
Gli agenti, della Squadra Investigativa del Commissariato Garibaldi di Venezia, hanno notato un 36enne dirigersi con la sua autovettura in un garage di via Benefattori dell’Ospedale, dove – accorgendosi della presenza delle forze dell’ordine – ha cercato di chiudere repentinamente la saracinesca.
All’interno del box sono state trovate delle confezioni sottovuoto per un peso totale di 5,2 kg di eroina: un paio di panetti erano stati ricoperti con soppressata calabrese. Nel suo appartamento, in condivisione con un uomo 46enne, sono stati rinvenuti 65mila euro in una busta sul letto, 4mila euro nel cassetto di un comodino, e accanto al letto una macchina professionale conta banconote, una per il sottovuoto e altro materiale per il confezionamento.
Cronaca
Giugliano e Qualiano, banda della 147 Silver semina il panico
Questa notte, tra Giugliano e Qualiano, si sono registrati nientepopodimeno ché 5 colpi messi a segno, presumibilmente, dalla stessa banda criminale. Il raid è avvenuto in un orario compreso tra le 3 e le 5 del mattino; sono state bersagliate diverse attività commerciali tra cui: ‘Experience Pizza e Fritti’, in via Giuseppe di Vittorio a Qualiano, e il parco Regina a Casacelle in quel di Giugliano.
Sarebbero almeno in quattro ad aver agito, a bordo di un Alfa Romeo 147 Silver.
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