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Politica

SAN PRISCO, il comandante Piccolo si dimette. D’Angelo: “Spaventato da tanto squallore”

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SAN PRISCO – Dopo le dimissioni del Segretario generale Carlo Isernia, ottimo professionista e funzionario integerrimo che ha svolto in maniera eccellente il suo lavoro all’interno della macchina burocratica samprischese, a presentare le sue dimissioni stavolta tocca al Comandante della Polizia Locale Clemente Piccolo che dopo la sua breve parentesi, venuto in sostituzione del destituito Giuseppe Foniciello, ha ritenuto opportuno optare per la più piccola Capodrise.

Le motivazioni che si scrivono sulla lettera di dimissioni non sono mai quelle reali, e chissà se all’ormai ex Comandante non siano piaciuti alcuni aspetti della macchina burocratica samprischese, come ad esempio le varie gare intentate sulla fornitura di sacchetti per la raccolta rifiuti o questioni legate ai vari controlli in termini urbanistici, che di quest’ultimi aspetti si sa che il Comune di San Prisco è sotto l’occhio sia della Magistratura e della cronaca locale.

A tal proposito abbiamo contattato l’ex consigliere, omonimo del sindaco, Domenico D’Angelo che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Dopo un segretario comunale, serio e competente, li ha lasciati anche il comandante della Polizia Locale, spaventato da tanto squallore. Nientedimeno che la minuscola Capodrise viene ritenuta più gratificante e più rassicurante del comune di San Prisco”.

Caivano

CAIVANO. Angelino vende fumo ai suoi elettori. Come Totò vendeva la sua Fontana di Trevi

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CAIVANO – In una città chiamata alle grandi sfide dopo gli scioglimenti, spesso la politica si affida a scorciatoie comunicative, come se il trofeo dell’attenzione fosse diventato ormai l’unica posta in palio. In questa semplificazione la politica si rifugia sempre più spesso nella ricerca spasmodica di opportunità prive di contenuto, fatica e sudore, come se si potesse sostituire il consenso con l’incanto.

Così possiamo assistere al festival dell’ipocrisia, alle esibizioni dei venditori di fumo degni eredi del Cavalier Ufficiale Antonio Trevi, personaggio storico interpretato dal grande Antonio De Curtis alias Totò nella famosa scena della vendita della Fontana di Trevi nel film “Totò Truffa ’62”.

Tutto è successo nella giornata di ieri. Subito dopo l’uscita della notizia sulla risoluzione del caso delle terapie negate ai bambini affetti da autismo al centro Antares si sono sprecati post di accaparramento meriti dei soliti politicanti di turno. Tutto è partito quando da un giornale locale appare un post condiviso dalla pagina ufficiale del prossimo candidato a Sindaco per Caivano Conta Antonio Angelino che riportando la notizia nella sua interezza la arricchiva col seguente periodo: “Il nostro contributo a tutti i livelli sarà sempre a favore dei cittadini, e continueremo a batterci per garantire servizi e per informare celermente la comunità circa i risvolti istituzionali”. Periodo chiave questo che ha scatenato l’indignazione di chi ha lottato alacremente per la risoluzione del problema. E anche se, furbescamente aggiungerei, subito dopo il leader di Caivano Conta, raddrizza il tiro ringraziando cittadinanza attiva e Istituzioni preposte non evita il linciaggio mediatico da parte di chi si è indignato a questo presunto appropriarsi di meriti che in realtà non si sono mai posseduti.

È risaputo che tale problematica sia stata risolta dall’allarme lanciato dai genitori, insieme all’Associazione “La Battaglia di Andrea” nei confronti del Sindaco di Crispano Michele Emiliano, in qualità di Presidente dell’Azienda Speciale delle Politiche Sociali dei comuni Caivano, Cardito, Crispano e Afragola, che a sua volta informa il vicesindaco metropolitano Giuseppe Cirillo e insieme allertano la Regione Campania e la vicenda viene presa in considerazione direttamene dall’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Fortini insieme alla vicepresidente del Consiglio Regionale Valeria Ciarambino che contattando Asl competenti e direzione del centro Antares, risolvono temporaneamente il problema del sovraffollamento terapeutico tra Asl NA2 Nord e Asl Caserta.

Quindi di Antonio Angelino, finora semplice cittadino che non ricopre nessun ruolo e nessun potere avrebbe mai potuto avere nel risolvere tale questione, manco l’ombra ma come legittimo e fisiologico che sia. Forse è anche questo che ha fatto scatenare l’indignazione e l’ilarità a tratti di chi è andato a commentare sotto il post del giornale locale. Ve ne riportiamo qualcuno: scrive Luigi di “La Battaglia di Andrea”: “io ho l’associazione che ha risolto il problema, ho visto che condividevate una persona che non conosco, che non ha combattuto con noi e quindi in buona fede ho commentato, precisando come stavano le cose”. Scrive Rita: “chi si deve vendere la fontana di trevi? Siamo tutti felici che il problema si stia risolvendo, ma è uno squallore il fatto che i politicanti si attribuiscono cose che non gli appartengono e che fanno politica sulla pelle dei bambini. VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA”. Ancora Rita rispondendo a Luigi di cui sopra: “purtroppo ci sono dei POLITICANTI che vogliono attribuirsi meriti che non hanno. Complimenti a chi ha combattuto e ottenuto!” Alessandro scrive: “infatti stanno tutti ad alzare questa bandiera . Da un articolo ho letto che devono ringraziare Padre Maurizio Patriciello” – Perché in un altro post si dava la notizia di una fantomatica lettera scritta dalle mamme e che il parroco avesse inviato direttamente alla Premier Giorgia Meloni – Luigi a questa affermazione tiene a replicare: “hanno risolto l’associazione La Battaglia di Andrea, Michele Emiliano, Valeria Ciarambino e Lucia Fortini. Termino solo con quest’altro che sembra esaustivo alla natura del mio editoriale di stamattina ma ce ne sono anche altri degni di nota. Tonia mamma coraggio scrive: “Ci siamo fatti un cuore così perchè finalmente tutti i bambini in cura presso il centro in questione, ricevessero senza restrizioni le terapie che gli spettavano di diritto! Sono state settimane durissime per noi genitori che, rimboccandoci le maniche e chiedendo i dovuti chiarimenti a chi di dovere ed ad associazioni di settore come La Battaglia di Andrea, siamo riusciti ad ottenere questo grandissimo risultato! Solo Grazie all’ausilio dei Sindaci dei paesi coinvolti nella questione, al commissario Straordinario di Caivano che ci ha ricevuto per ascoltarci, e all’impegno concreto della Vicepresidente del consiglio regionale Valeria Ciarambino,noi genitori siamo riusciti ad ottenere il risultato tanto sperato, il riconoscimento del diritto dei nostri bambini a ricevere le giuste terapie, senza alcuna riduzione ne dimissione. Adesso a problema risolto strumentalizzare tali notizie a fini politici è una mancanza di rispetto per un genitore che si è fatto in 4 per far valere il diritto del proprio figlio e di tutti i bambini colpiti da questa ingiustizia, partendo dal nulla, e con grande senso di smarrimento! Tanto si sa, le cose importanti da rendere note alla cittadinanza sono sempre altre…”

Inutile ribadire che parecchi di questi dissidenti sono stati bloccati direttamente dall’Amministratore della pagina del leader di Caivano Conta Antonio Angelino, in spregio al dialogo, dibattito, confronto e senso di democrazia che un aspirante amministratore dovrebbe possedere in maniera innata.

Quindi è ora di dire basta anche a questa politica politicante. Non è possibile che un soggetto politico, comunque appartenente a quella classe dirigente fallimentare che ha portato Caivano a due scioglimenti consecutivi per camorra e che rappresenta, secondo la Prefettura, una continuità amministrativa, in assenza di temi e contenuti, debba continuare a prendere in giro la cittadinanza e i prossimi elettori con mezzucci da prima repubblica. La gente non ha più l’anello al naso e l’indignazione sotto quel post ne è la dimostrazione.

Caivano ha bisogno di voltare pagina. Ha bisogno di mettere un punto a questo tipo di politica, iniziare da capo e guardare al futuro con tanta, tanta, fiducia verso tutto il nuovo che si presenterà.

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Attualità

Fake news o odio sui social, il Deputato Borrelli propone il Daspo digitale

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Sospendere o bloccare l’accesso ai social media e alle piattaforme digitali per influencer, tiktoker e creatori di contenuti che diffondono messaggi d’odio, disinformazione, contenuti violenti o truffaldini per una rete più sicura, trasparente e civile: è questo l’obiettivo della proposta di legge sul DASPO Digitale, ispirata a un’iniziativa dell’avvocato Angelo Pisani, presidente nazionale dell’associazione Noi Consumatori, che sarà presentata dal deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

Nei prossimi mesi si avvierà la raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare, con l’obiettivo di portare il testo all’attenzione del Parlamento e renderlo legge dello Stato.
La decisone è arrivata dopo le gravi accuse diffamatorie, nei confronti delle categorie professionali di medici ed avvocati, lanciate sui suoi canali social dalla tiktoker Rita De Crescenzo e dopo le ennesime minacce lanciate contro il deputato Borrelli l’indomani delle sue denunce sui campi boa abusivi.

La proposta – viene spiegato – prevede sanzioni progressive, che vanno dall’ammonizione con obbligo di rimozione dei contenuti, alla sospensione temporanea dai social, fino all’oscuramento dei profili e al divieto di aprirne di nuovi, anche per interposta persona.

Il DASPO si applicherà a chi ha almeno 10mila follower e genera profitto tramite la produzione di contenuti online. L’iter sarà gestito da AGCOM e da un apposito Osservatorio per l’Etica Digitale, che valuterà le segnalazioni in massimo 30 giorni, garantendo il diritto alla difesa dell’interessato.


(fonte: Ansa)

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Politica

Rientrata la questione autistici al Centro Antares. Lotta vinta grazie alla vicepresidente del Consiglio Regionale Valeria Ciarambino

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CAIVANO – Finalmente si è arrivati alla fine del caso della riduzione delle prestazioni per bambini affetti dallo spettro di autismo al Centro Antares. Dopo il tavolo tecnico tenutosi il 13 maggio negli uffici della Regione Campania con la presenza della vicepresidente del Consiglio Valeria Ciarambino (leggi qui), stamattina il Direttore dell’Azienda ha disposto che le terapie in corso previste dai progetti riabilitativi individuali per i pazienti già in trattamento devono essere regolarmente garantiti fino al raggiungimento degli obiettivi previsti.

Rientrato il problema del centro di riabilitazione di Caserta, dopo la sospensione della riduzione delle terapie oggi arriva anche il reintegro dei piccoli pazienti dimessi. “Siamo felici di annunciare tutto questo – dichiara Asia Maraucci, presidente de La Battaglia di Andrea associazione che è stata molto vicina ai genitori in lotta – stiamo combattendo al fianco di questi genitori dal primissimo momento insieme a Michele Emiliano, presidente dell’azienda consortile A.C.C.C. 19 un insieme ad un gruppo di genitori che si sono rivolti a noi. In questa lunga battaglia abbiamo avuto dei grandissimi sostegni istituzionali come quello dell’assessore alla sanità Lucia Fortini e della vicepresidente del Consiglio Regionale Valeria Ciarambino – prosegue Marauccianche stamattina c’è stato un altro incontro insieme ad altre mamme con Michele Emiliano ed anche a loro abbiamo rassicurato che stavamo lavorando per sistemare definitivamente la situazione – conclude Maraucci.

La notizia dell’avvenuta risoluzione arriva proprio a mezzo whatsapp che informando uno dei genitori in lotta scrive: “Oggi si è tenuto l’incontro tra l’ASL di Caserta e i rappresentanti del Centro Antares, ad esito del quale, pur rappresentando le proprie difficoltà, il centro si è impegnato a garantire la continuità terapeutica e a non procedere a nuove dimissioni, richiamando i pazienti già dimessi. Andrà in ogni caso trovata una soluzione al flusso sempre più numeroso di piccoli pazienti che dall’ASL Na2 Nord si rivolgono all’ASL di Caserta. Anche su questo vi terremo aggiornati”.

Segno tangibile che dopo i solleciti fatti dai sindaci di Crispano e Cardito, l’unica a prendere a cuore la situazione è stata proprio la vicepresidente Ciarambino che insieme ai genitori e all’Ass. La Battaglia di Andrea sono stati gli unici ad intestarsi e a vincere la lotta.

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