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ARZANO. Il freno a mano della politica locale

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ARZANO – Ad Arzano, quando si usa l’espressione “sta con il freno a mano tirato” si vuole indicare la difficoltà ad avviare o portare a termine un’impresa, così come accade con l’automobile che con il freno a mano tirato si avvia a balzi e strattoni.

Mai espressione fu più azzeccata per descrivere l’attuale fase politica pre elettorale. Tra settembre e ottobre si andrà alle urne per ricostituire il Consiglio Comunale e la politica Arzanese è ancora alla fase delle schermaglie e delle generiche dichiarazioni di buoni principi.

L’unico candidato al ruolo di sindaco che ha avuto il coraggio di proporsi è stato l’avvocato Ageo Piscopo, già sindaco di Arzano per un breve periodo negli anni ’90. In una diretta Facebook, l’avv. Piscopo si è presentato alla città affermando di voler superare le classiche divisioni tra destra e sinistra, di essere a capo di una coalizione di liste civiche e di voler mettere al primo posto del suo programma la sicurezza e il decoro di strade e piazze.

Nell’ambito della stessa area di destra, i rappresentanti locali della Lega scenderebbero in campo a sostegno dell’avvocato ma senza logo ufficiale, viste le reazioni degli arzanesi alla presentazione locale. Fratelli d’Italia, invece, si proporrà con una lista civica denominata “Arzano alternativa” e con un proprio candidato sindaco.

Nell’area di centro sinistra, Italia Viva, nonostante l’imponderabilità della rappresentanza (sarebbe la prima volta al voto) ha già subito una lacerazione interna, con il defenestramento del coordinatore cittadino che è ritornato alla sola presidenza di Abc (associazione culturale che scese in campo con una lista civica nel 2017 a sostegno della sindaca Esposito).

Qualche outsider colloquia a destra, a sinistra e al centro (ma pare che ovunque lo tengano a distanza) fino ad intestarsi il simbolo dei Moderati regionali.

Il PD traballa sulle gambe della segretaria che è altalenante tra la diretta discesa in campo insieme a qualche lista civica, l’accodamento agli ex margheritini con al centro Nuove Generazioni, o l’accoppiamento con Italia Viva e i Moderati.

Il Movimento 5 Stelle è fortemente diviso al suo interno: l’ala più purista vorrebbe seguire le coalizioni nazionali e napoletane, quella più realista si è già stretta in un abbraccio mortale con gli ex margheritini, mentre una quota DiBa guarda con interesse alla coalizione guidata da Piscopo Ageo.

Infine, a completare il quadro, resta l’esperienza di Attivisti per Arzano, forse gli unici a mantenere viva la discussione politica nei due anni di commissariamento che si dichiarano pronti a lavorare ad una coalizione di scopo sui problemi veri della Città e a scendere in campo con gli esponenti che hanno fatto l’esperienza dell’amministrazione Esposito.

In conclusione, appaiono ancora troppo rilevanti i personalismi e le incertezze.

Probabilmente, i vecchi esponenti politici che hanno saputo trasformare Arzano nell’ultimo paese dell’area a nord di Napoli per qualità di vita, reddito pro capite e peso politico, dovrebbero finalmente uscire di scena e lasciare spazio a quei soggetti politici che quando parlano dimostrano di avere ben chiari i veri problemi della città e le strategie per risolverli.

A tal proposito, l’unica novità di rilievo, che ha raccolto grandi consensi e complimenti bipartisan

sembra essere Giuseppina Piglia, la quale in una intervista a La Voce di Arzano ha brillantemente eluso le provocazioni del Direttore ed ha ripetutamente indicato la strada da intraprendere, proponendo persino l’accertamento fiscale per i futuri candidati al Consiglio Comunale, così da verificare che chi vuole amministrare il Paese paghi almeno le tasse locali.

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