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Caivano. Dopo gli spari al Parco Verde, il Sindaco scrive al Prefetto: “Non è più differibile un intervento forte dello Stato”

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Non è più differibile un intervento forte dello Stato, sul piano repressivo, ma anche sul piano politico con scelte mirate di carattere urbanistico e sociale. Già con nota prot. 32333 del 30.11.2020 , appena eletto lanciai l’idea di pensare ad una edilizia residenziale sociale che non deve concentrare in un agglomerato del genere tante persone. L’Edilizia residenziale sociale deve essere distribuita all’interno del tessuto urbano, in modo da non creare ghetti per chi ci abita e per chi non ci abita, favorendo una maggiore integrazione tra strati sociali differenti” ha affermato il Sindaco di Caivano, Vincenzo Falco, dopo la stesa avvenuta nella serata di ieri, giovedì 8 luglio, al Parco Verde.

Il primo cittadino, data la situazione sempre più a rischio a causa della criminalità dilagante, ha così lanciato un SOS al Prefetto Marco Valentini e al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, chidendo un intervento urgente.

Quegli alloggi andrebbero abbattuti e ricostruiti com’è accaduto con le Vele a Scampia con l’accordo di programma tra il Comune di Napoli e la Regione Campania del 2006. Andrebbe abbattuta simbolicamente la palazzina Iacp dove sono stati uccisi barbaramente due bambini vittime di pedofilia. Poi serve rafforzare l’offerta formativa delle scuole (anche oltre l’orario scolastico), serve anche un esercito di assistenti sociali, sociologi, psicologi, maestri di strada e di chiunque possa sottrarre i ragazzi dalla “scuola” della strada” ha continuato il Sindaco, lanciando un appello allo Stato, affinchè qualcosa di concreto sia fatto nel territorio a rischio.

Concludendo “Lo Stato non può arretrare rispetto a tali atti, ma gli interventi a mio parere devono essere sviluppati su più piani in modo sinergico”.

Il primo cittadino ha scritto una lettera al prefetto di Napoli Valentini, al presidente della Regione Campania, agli assessori regionali all’urbanistica e alla pubblica istruzione, chiedendo soprattutto interventi di prevenzione.

L’episodio di ieri è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già troppo colmo, non si può più restare immobili dinanzi a situazioni del genere, è necessario un intervento urgente, immediato ed efficace. Non basta intervenire dopo i fatti, occorre prevenire e dare ai ragazzi e alle persone del posto un’opportunità differente dalla “strada e dalla criminalità”.

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