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De Luca: ben fatto con le scuole. Salvini e Meloni dicono assurdità

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NAPOLI – Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca si è concesso a delle domande di alcune trasmittenti. Le sue parole sono state espressione di grande fiducia e consapevolezza di quanto svolto sino ad oggi dagli enti locali e regionali: “Dal punto di vista della scuola abbiamo una situazione di grande tranquillità. Siamo la regione d’Italia che ha avuto il livello più alto di vaccinazione del personale scolastico. Per quanto riguarda la popolazione studentesca abbiamo un ottimo livello di vaccinazioni (siamo al 75% per le secondarie superiori).”

Esorta, tuttavia, a non abbassare la guardia: “Dobbiamo fare ancora uno sforzo per quelle inferiori, per le medie, per stare tranquilli. Ma siamo in una situazione incomparabilmente migliore rispetto a un anno fa. Dobbiamo insistere.” Così ripete con forza il Presidente.

De Luca non si è soffermato solo a quantificare i risultati ottenuti sino a questo momento. Non ha, infatti, perso occasione per lanciare qualche frecciatina ad alcuni colleghi: “La quantità di stupidaggini che hanno raccontato Salvini, Meloni e qualche squinternato ha determinato un rallentamento nella campagna di vaccinazione. Ci ha messo del suo, per la verità, anche la confusione determinata dal governo nazionale. Dobbiamo fare l’ultimo tratto se vogliamo stare tranquilli. Credo che cominciamo l’anno scolastico, a metà settembre, oggi in condizione davvero di grande tranquillità.”

Continua nella sua critica sostenendo l’assurdità di alcune dichiarazioni: “Una delle posizioni più sconcertanti e incomprensibili è quella di Giorgia Meloni, che dice: “Va bene la campagna di vaccinazione però il green pass…”.Però il green pass che? Qual è la violazione di libertà? Che cosa propone la Meloni? Che chi va in una mensa scolastica e viene da fuori, può essere non vaccinato per contagiare gli alunni? Chi guida pullman ad alta percorrenza può essere non vaccinato? Abbiamo veramente esponenti politici che fanno della banalità il loro modo di essere.”

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Meloni sull’immigrazione: “Ogni essere umano ha il diritto di non essere costretto a migrare per una vita migliore”

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Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è così rivolta alle opposizioni, in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo:

“Il primo banco di prova è il tema dell’immigrazione, a cui il nostro governo ha ottenuto che venisse dedicata gran parte del consiglio straordinario di febbraio. Siamo di fronte a un’emergenza che sta diventando strutturale, questa definizione è la più realistica fotografia. Lo voglio ribadire: prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È esattamente l’aspetto che Europa e Occidente in questi anni, hanno colpevolmente trascurato”.

Poi, ha aggiunto: “All’indomani della disgrazia di Cutro ho scritto al presidente della Commissione europea, al presidente del Consiglio europeo e al Consiglio Ue, per ribadire che non possiamo attendere oltre. Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio, pericolo insito per viaggi organizzati da scafisti senza scrupoli. Le frontiere dell’Italia sono le frontiere dell’Europa. Le indicazioni dell’Ue sanciscono il principio del coinvolgimento degli Stati di bandiera delle navi Ong nelle operazioni Sar, che non devono più gravare solo sugli Stati di approdo. Gli stati di bandiera che finanziano le Ong devono assumersi le responsabilità che il diritto del mare assegna loro”.

Poi, conclude: “Questo governo è abituato a difendere l’interesse nazionale: non abbiamo mai fatto mistero di voler aumentare i propri stanziamenti in spese militari, come hanno fatto i governi precedenti, magari di soppiatto, senza metterci la faccia. Noi la faccia ce la mettiamo, convinti che rispettare gli impegni sia vitale per tutelare la sovranità nazionale. La libertà ha un prezzo: se non sei in grado di difenderti lo fanno altri, ma lo faranno imponendo un prezzo. Criticate ferocemente il governo, me, le scelte che facciamo, i provvedimenti, le nostre eventuali mancanze ma vi prego, fermatevi un secondo prima di danneggiare l’Italia, perché questo fa la differenza”.

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SANT’ANTIMO. Vergogna buoni spesa di Natale. I poveri riceveranno solo il 23% di quanto promesso

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SANT’ANTIMO – L’avevo previsto! (Leggi qui). Gli assegni dei buoni spesa a Sant’Antimo saranno ultraridimensionati. Con buona pace della mamma dell’Assessora Alessandra Vergara, anche questa volta abbiamo dimostrato di saper fare il nostro mestiere (il pluralis majestatis è usato per accrescere l’autostima data l’indiscrezione confermata).

Cattive notizie per le famiglie indigenti santantimesi che non solo hanno dovuto aspettare tre mesi per poter incassare i buoni spesa previsti per Natale ma oggi hanno scoperto pure di ricevere solo il 23% dell’Assegno previsto.

Praticamente, come potete notare dalla tabella allegata a quest’articolo, il nucleo familiare indigente che doveva ricevere un assegno di € 300,00, con la rideterminazione annunciata anche dal Sindaco Buonanno davanti alle telecamere di L’Assise City Focus andato in onda Sabato alle ore 20:10 su Minformo TV (guarda qui), ne riceverà solo 69 euro e qui le domande nascono spontanee e le vorrei rivolgere al Sindaco e all’Assessore o Assessora (per non essere tacciato di sessismo, non sia mai che l’Assessore/a scambiasse una tendenza per un reato e si mettesse in testa di querelare l’inquerelabile) delle Politiche sociali Carolina Brunaccini detta Carla: voi riuscireste a fare la spesa per la vostra famiglia con 69 euro? Oppure: per quanto tempo riuscireste a mangiare insieme alla vostra famiglia con 69 euro? Non credete che tali cifre si possano configurare come una presa per i fondelli perpetrata ai danni dei poveri santantimesi? Ai posteri l’ardua sentenza!

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Maternità surrogata, parla Mollicone: “E’ un reato più grave della pedofilia”

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Nel corso della mattinata odierna, il presidente della Commissione Cultura della Camera ed esponente di FdI Federico Mollicone, ha così commentato un’intervista dell’ex senatore Pillon relativa al tema della maternità surrogata:

“E’ un reato grave, più grave della pedofilia. Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa”.

Rincara la dose la ministra per le Pari Opportunità e la famiglia Eugenia Roccella, che ha così dichiarato:

“Andrebbe spiegato meglio il concetto di maternità surrogata, che apre ad un mercato di bambini. Ci sono fiere internazionali, una l’hanno provata a fare anche a Milano. Ma in Italia è vietata non solo la maternità surrogata, ma anche la sua propaganda. Una maternità surrogata costa circa 100mila euro e alle donne arrivano circa 15-20mila euro. Con l’adozione noi rimediamo ad un danno, con la maternità surrogata invece ne programmiamo uno”.

Poi, conclude: “Noi stiamo tornando indietro, non andando avanti. Stiamo arrivando a forme di mercificazione e schiavitù del corpo femminile. Questo non è un fronte del progresso. Da una parte si comprano gli ovociti, dai depliant, dai cataloghi, da donne belle, alte, di una determinata religione e con un altro quoziente intellettivo. Dall’altra invece, ci sono le donne che prestano l’utero con caratteristiche molto diverse”.

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