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POLITICA

I nostri morti

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2696-zombie-wallpaper-135Il tumore con cui si muore nel nostro paese, non è una malattia del corpo, ha origini intellettuali, sorge e cresce tra l’ignoranza e l’arroganza, tra traffici illeciti a cui noi e i nostri morti abbiamo partecipato.

Ha partecipato mio padre, morto di questo male a 52 anni, e mia madre, che è durata di più, gli altri parenti a cui le cellule impazzite non hanno insegnato niente.

Mio padre voleva che diventassi un idraulico, e che mia sorella fosse impiegata o insegnante.

Mia madre leccava il culo a un certo politico per un posto alla regione, per mia sorella, abitava in via delle rose, ricordo.

Via delle rose è la strada dove ho abitato per venti anni, di rose non ne ho mai vista nessuna, solo il fetore dell’acciaieria di Casolla e quello dei cani morti e lasciati all’azione del tempo.

E parenti, lontani e vicini, che votavano i comunisti che non mettevano niente in comune, tranne la loro avidità.

Non c’è una stazione dei treni, i mezzi pubblici passano a orari tirati a sorte, la villa comunale è grande quanto il mio appartamento, degli alberi c’è solo il ricordo.

Eppure continuate ad eleggere il vostro tumore, a sindaco, ad assessore, a consigliere comunale con le elementari della serale, e hanno sempre la stessa faccia, faccia di defecazioni purulenti.

Il vostro è un destino randomizzato dalla vostra decisione di non esistere, nello squallore di un corso ghetto e vetrina, cento metri di vita e cinquecento di merda.

Avete erba alta sui marciapiedi, e culo basso per potervelo pulire con essa.

I nostri  morti ci hanno insegnato che per continuare a morire basta vivere nel nostro paese.

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POLITICA

Cardito si tinge di rosa per la prima tappa del Giro Mediterraneo. Il sindaco Cirillo: “Occasione unica per la nostra città”

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Cardito si tinge di rosa. Venerdì 19 aprile la città è pronta ad
accogliere la prima tappa del “Giro Mediterraneo Rosa” una delle
più importanti competizioni femminili in bicicletta. Cinque tappe;
più di 638 chilometri; due regioni attraversate (Campania e Puglia),
toccando il mar Tirreno e l’Adriatico; 131 partecipanti per un totale
di 22 squadre; 14 nazioni rappresentate e provenienti da ogni
continente.
La partenza nella cittadina carditese è prevista alle ore 13.30, in
piazza Garibaldi, dove sarà allestita l’area di accoglienza per le
atlete e saranno montati dei giochi gonfiabili per i bambini. Il Giro
Rosa del Mediterraneo è destinato a diventare un vero e proprio
viaggio attraverso la storia, la cultura e le bellezze turistiche dei
territori dell’area metropolitana di Napoli. Con il sottotitolo
“Storia, percorsi, tradizioni, ambiente e natura”, l’edizione
2024 del Giro si propone di mettere in primo piano l’attenzione sul
territorio e sui luoghi che ospiteranno le tappe dell’evento.
Il primo cittadino di Cardito l’ing. Giuseppe Cirillo ha espresso
soddisfazione per l’arrivo della competizione ciclistica femminile a
Cardito: “Per la nostra città accogliere l’arrivo della tappa
inaugurale del prossimo Giro Mediterraneo Rosa sarà motivo di grande
orgoglio. È un’occasione unica per i carditesi per conoscere da
vicino le campionesse del ciclismo. Sarà una grande giornata di sport
e di festa per tutta la comunità”.

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POLITICA

Napoli, uomo accoltellato durante una festa: i particolari

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Shock a Napoli, dove nella serata di ieri un uomo è stato accoltellato durante una festa in via Ponti Rossi. Si tratta di un 31enne originario dello Sri Lanka, colpito diverse volte in numerose parti del corpo.

Pertanto è stato subito portato all’ospedale Cardarelli, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ed è in pericolo di vita. Intanto i carabinieri della Compagnia Vomero indagano per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e individuare i responsabili.

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Attualità

Pizzo ai commercianti: 10 persone in manette

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Il GIP del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita dalla Polizia di Stato, rivolta ad undici persone (nove in carcere, una con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una agli arresti domiciliari).

I reati a loro ascrivibili sarebbero di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e spaccio di droga. Le aggravanti riguardano il metodo mafioso al fine di agevolare l’associazione camorristica del clan del Rione Moscarella, attiva nei comuni di Castellamare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pompei e altre zone limitrofe.

C’è un particolare: uno degli indagati, seppur detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, così da pianificare e dirigere le attività estorsive.

Ad ora, il provvedimento riguarda la misura cautelare in sede di indagini preliminari, i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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