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Giugliano. Arrestato un 59enne: nascondeva droga nel sistema d’aerazione dell’auto

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Operazioni antidroga disposte dal comando provinciale di Napoli nei comuni di Giugliano in Campania e Qualiano.

I carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania hanno arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti Luigi Mascitelli, 59enne di Melito di Napoli già noto alle forze dell’ordine.

L’uomo, alla guida della sua auto, è stato fermato in Via Arco di Sant’Antonio. Il suo atteggiamento ha insospettito i militari che hanno deciso di controllarlo.

Perquisito, è stato trovato in possesso di 26 dosi di cocaina già pronte per la vendita. La droga era stipata nell’auto: all’interno di un doppiofondo della bocchetta del sistema di aerazione.

Arrestato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

A Qualiano, invece, i militari della locale stazione hanno arrestato tre persone (due maggiorenni e un minorenne) che avevano dato vita a una piazza di spaccio nel centro cittadino.

A finire in manette il 26enne Giuseppe Napolano, il 18enne De Luise Luigi (già noti alle forze dell’ordine) e una ragazza 17enne incensurata.

Durante il servizio antidroga, che ha visto i militari impegnati in appostamenti volti ad osservare l’attività di vendita della droga, sono state rinvenute e sequestrate quattro dosi di cocaina ed una di marijuana. Segnalato alla prefettura quale assuntore di sostanza stupefacente anche un acquirente.

Gli arrestati sono stati condotti ai rispettivi carceri di Poggioreale e Nisida.

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Napoli, sorpreso a sversare rifiuti in strada: scatta il sequestro

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Gli agenti della Polizia Municipale di Napoli hanno sorpreso un uomo mentre sversava una grossa quantità di rifiuti in strada in via Provinciale ai Monti.

In particolare, i vigili sono riusciti a sequestrare il mezzo che guidava e stanno svolgendo le indagini per risalire alla sua identità dopo la fuga. Pertanto l’uomo, quando si è accorto di essere stato scoperto è salito nuovamente sull’autocarro ed è scappato, riuscendo a far perdere le proprie tracce dopo un lungo inseguimento.

Al momento sono state avviate le indagini per identificare il responsabile e denunciarlo.

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Fuorigrotta, vessillo dedicato al boss durante la processione per la Madonna: i dettagli

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La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per i fatti accaduti durante la processione per la Madonna dell’Arco nel quartiere Fuorigrotta, nei quali è comparso un vessillo dedicato al boss Fortunato Sorianiello, ucciso nel 2014 da un clan rivale in un agguato.

Ecco quanto commentato dal deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Lo diciamo da anni che queste processioni diventano, in molti casi, occasioni per celebrare la malavita e i boss e per questo sono gli stessi clan a muoverne le fila, per celebrare la propria potenza, per raccogliere consensi, per plagiare le menti. Servirebbe un osservatorio speciale per queste situazioni e dovrebbe occuparsene sia la Procura che la Curia, la quale deve allontanare gli ambienti camorristici dalla Chiesa”.

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Pizzo ai commercianti: 10 persone in manette

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Il GIP del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita dalla Polizia di Stato, rivolta ad undici persone (nove in carcere, una con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una agli arresti domiciliari).

I reati a loro ascrivibili sarebbero di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e spaccio di droga. Le aggravanti riguardano il metodo mafioso al fine di agevolare l’associazione camorristica del clan del Rione Moscarella, attiva nei comuni di Castellamare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pompei e altre zone limitrofe.

C’è un particolare: uno degli indagati, seppur detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, così da pianificare e dirigere le attività estorsive.

Ad ora, il provvedimento riguarda la misura cautelare in sede di indagini preliminari, i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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