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Cesa

Cesa (Ce), Maria Rosaria Guarino nominata Vicepresidente del Consiglio comunale: “Mossa dall’amore per il mio territorio”

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La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale è arrivata proprio mentre stava svolgendosi la seduta del consiglio comunale di Cesa (Ce).
Il TAR della Campania ha respinto il ricorso degli ex consiglieri comunali a seguito delle continue assenze non giustificate ai consigli comunali.
Pertanto restano in carica Luigi De Angelis, Maria Rosaria Guarino, Raffaele Bencivenga e Maria Oliva.

La Guarino dopo la nomina a Vicepresidente del Consiglio ha ringraziato l’intera amministrazione per il ruolo assegnato e ha esordito così: “Prendo atto del ruolo assegnatomi, e come ho sempre ribadito, in questa aula, la mia politica è la politica del fare. Della collaborazione per il bene comune e della buona e sana opposizione. In questi pochi mesi sono e siamo stati la dimostrazione che insieme si può lavorare, ci si può confrontare per ottimizzare i lavori amministrativi per il bene del popolo di Cesa.
Non si tratta di essere ibridi: si tratta di rappresentare il popolo, i nostri cittadini che ci hanno votato e non. Come? Presenziando dai banchi di questa aula alle varie manifestazioni ai vari eventi tra le strade di paese. Cesa va amministrata ma va anche vissuta, tra la gente con la gente, solo in questo modo possiamo contribuire ad un miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini vivendo con loro le varie difficoltà che si possono presentare.
Il mio impegno in questo consiglio non è mai stato subordinato alla sentenza del TAR, ma solo all’amore che provo per il mio territorio.”


Grande segnale politico quello di ieri, chiunque fa parte dei lavori di un consiglio comunale ha il dovere di rappresentare il suo elettorato dai banchi di opposizione e non da casa.
Un modello da non prendere come riferimento in qualsiasi Comune del nostro Stato italiano. Viva la politica del fare.

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Aversa

Doppio blitz dei carabinieri: sequestrate due discariche a cielo aperto

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CESA/GRICIGNANO D’AVERSA – Prosegue senza sosta l’attività di contrasto agli illeciti ambientali nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”. Nelle giornate dell’11 e del 12 novembre, i Carabinieri del Gruppo di Aversa, nell’ambito di un piano di controlli straordinari coordinato sul territorio, hanno eseguito due distinti interventi nei comuni di Cesa e Gricignano di Aversa. Entrambe le operazioni si sono concluse con il sequestro di aree interessate da abbandoni di rifiuti speciali, anche pericolosi, e con deferimenti all’Autorità Giudiziaria.

Le operazioni rientrano nel più ampio dispositivo di controllo del territorio attuato dai Carabinieri del Gruppo di Aversa, volto a contrastare i reati ambientali e a tutelare la salute pubblica nei comuni ricadenti nell’area della Terra dei Fuochi.

Il primo intervento è avvenuto nella serata dell’11 novembre a Gricignano di Aversa, in via Casolla, dove i militari della locale Stazione Carabinieri hanno individuato un cumulo di rifiuti speciali pericolosi e non – tra cui vernici, cavi elettrici e guaine – abbandonato sulla pubblica via. Il materiale, del peso complessivo di circa due tonnellate, è stato sottoposto a sequestro penale, insieme alla porzione di terreno contaminata, per un’estensione di circa tre metri cubi. L’area, priva di videosorveglianza, è stata segnalata all’Ufficio tecnico del Comune per le operazioni di classificazione e smaltimento, mentre il reato di gestione illecita di rifiuti è stato contestato a carico di ignoti.

Il secondo episodio si è verificato nella mattinata del 12 novembre a Cesa, in via Tevere n. 2, dove i militari della locale Stazione Carabinieri, congiuntamente al personale del Nucleo Carabinieri Forestali di Marcianise, hanno posto sotto sequestro penale un’area di circa 1.000 metri quadrati. Durante il sopralluogo sono stati rinvenuti rifiuti speciali pericolosi, tra cui sostanze oleose, attrezzi meccanici e materiale ferroso, oltre alla presenza di uno scarico di acque reflue non autorizzato.

Il proprietario del terreno, un cittadino del posto, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia ambientale. Nei suoi confronti sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 19.133 euro.

L’attività di prevenzione e repressione proseguirà anche nei prossimi giorni, con verifiche mirate nelle aree a maggiore rischio di sversamento illecito. L’Arma dei Carabinieri rinnova il proprio impegno quotidiano per la salvaguardia dell’ambiente e per il ripristino della legalità nei territori più esposti al degrado ambientale.

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Cesa

CESA (Ce), Giuseppe Fiorillo replica al Sindaco Guida: “Le accuse di spionaggio sono ignobili calunnie”

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“Le accuse del sindaco Enzo Guida rivolte al sottoscritto e alla compagine Cesa in Comune sono sconcertanti”, inizia con queste parole il comunicato di Giuseppe Fiorillo, candidato Sindaco per Cesa in Comune, che poi continua: “nella storia amministrativa del nostro Paese non si è mai assistito ad una così rilevante caduta di stile da parte di avversari politici. Pur di attaccare strumentalmente i suoi competitor, il primo cittadino ha spiattellato via social i nomi di persone coinvolte in una vicenda privata, che tale doveva rimanere, per motivi di privacy e per la tutela dell’immagine degli interessati”.

“Per quanto riguarda le calunniose accuse di “spionaggio e pedinamento” rivolte a me e al mio gruppo c’è poco da dire: evidentemente il sindaco non conosce ancora bene né me, né le persone che mi sostengono e che si riconoscono nel mio modus vivendi. Per fortuna i cittadini sanno chi è Giuseppe Fiorillo e conoscono bene l’onestà dei componenti della sua squadra. Nessuno, inclusi gli elettori che non voteranno per noi, ha creduto alle fandonie raccontate dal sindaco. La storia personale, professionale e politica del sottoscritto è nota a tutti, compreso il sindaco Guida. Neppure al mio più acerrimo nemico può passare per l’anticamera del cervello l’idea o il sospetto che io e i miei compagni di viaggio abbiamo potuto “spiare o pedinare” il sindaco alla ricerca di notizie personali da utilizzare in campagna elettorale”.


Secondo Giuseppe Fiorillo, questi “sono comportamenti ignobili che non ci appartengono, ripeto, come tutti sanno. La ricostruzione calunniosa di una vicenda privata che è al vaglio della magistratura è un tentativo maldestro di annientare gli avversari usando qualsiasi mezzo. Evidentemente Guida considera il confronto democratico un fastidio di cui sbarazzarsi”.

“Noi di Cesa in Comune – continua Giuseppe Fiorillo – crediamo in un Paese libero di esprimersi e dove il vivere civile, basato sul confronto democratico, consente a tutta la cittadinanza di arricchirsi non di “solo cose” ma di uno spirito civico rinnovato dove la libera espressione è garantita e diventa fonte di crescita. Lasciamo agli altri le provocazioni via social. Il nostro unico interesse è lavorare al programma amministrativo. Presenteremo agli elettori proposte serie e credibili, alla cui realizzazione chiederemo la partecipazione di tutti. Io sarò il sindaco di tutti, mi impegnerò affinché la comunità cesana torni ad essere coesa e capace di confrontarsi civilmente sulle problematiche del paese. Come ho già detto, i cittadini mi conoscono da sempre e mi hanno visto in azione sul piano sociale e politico. Al momento giusto gli elettori sapranno scegliere, noi ci inchineremo alla volontà popolare. Ci batteremo per ridare forza e potere al popolo e lo faremo con una campagna elettorale basata sui contenuti e non sui personalismi. La mia storia parla chiaro, quella degli altri anche”.

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Cesa

Omicidio Carbisiero, fermato un 17enne: tra i moventi anche la lite tra giovani

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Fermato un minore in merito all’omicidio del 19enne di Succivo, ucciso in una sala slot di Cesa, comune della provincia di Caserta.
Il provvedimento dell’autorità giudiziaria per “omicidio volontario” è arrivato al termine di una giornata in cui gli inquirenti hanno cercato di ricostruire la vicenda. La vittima, originaria di Succivo (un altro comune del Casertano che dista pochi chilometri da Cesa), era incensurata, ma per il suo omicidio si è mossa, oltre alla Procura ordinaria di Napoli Nord, anche la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha inviato sul luogo del delitto, in via Berlinguer, un sostituto procuratore per verificare eventuali collegamenti con la criminalità organizzata. Questo perché la dinamica dell’omicidio rimanda a un agguato di stampo mafioso.

Il cadavere del 19enne è stato trovato all’interno della sala slot, ferito da arma da fuoco. La segnalazione alle forze dell’ordine è arrivata dal proprietario del locale, che si è accorto del cadavere soltanto quando è andato ad aprire il bar attiguo (i due locali hanno ingressi differenti). Amici della vittima e altre persone sono stati immediatamente rintracciati e interrogati, così come sono state analizzate le immagini delle telecamere, recuperati alcuni bossoli trovati sul pavimento, e acquisite informazioni sul territorio in “relazione al papà della fidanzata del 19enne” e al mondo dello spaccio. 

Per ora gli investigatori stanno cercando di capire se questa esecuzione possa essere in qualche modo collegata proprio al padre della fidanzata della vittima, che ha avuto una condanna per spaccio di stupefacenti ed è uscito da poco dal carcere. Non è escluso un “regolamento di conti”. Intanto, in attesa dell’autopsia, c’è sconcerto a Cesa, dove tante persone, tra cui amici e parenti del 19enne, si sono trattenuti a lungo in prossimità del luogo del delitto.

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