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Commerciante di Acerra 47enne crivellato di colpi da sicari in moto indaga la Procura di Roma

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Un dramma internazionale scuote la provincia di Napoli: Clemente Marzullo, commerciante di Acerra di 47 anni, è stato brutalmente ucciso martedì scorso nella città di Calì, in Colombia.

La morte è avvenuta per mano di due sicari in moto che lo hanno crivellato di colpi nel quartiere El Limonar, in quella che le autorità definiscono una vera e propria esecuzione.

Marzullo, originario della zona di via San Francesco d’Assisi ad Acerra, si era trasferito da anni nel paese sudamericano. Qui aveva continuato la sua attività di venditore di abiti e pelletteria, ereditata dal padre, e aveva anche costruito una famiglia.

Nonostante la rapidità della diffusione della notizia ad Acerra e il coinvolgimento delle autorità locali colombiane, il movente dell’agguato resta un mistero fitto.

La famiglia di Marzullo, composta dalla madre e una sorella residenti ad Acerra, ha sporto denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri. Data la natura internazionale del crimine, l’indagine è ora passata nelle mani della procura di Roma. La Questura di Napoli ha confermato l’agguato e l’uccisione dell’uomo.

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Acerra

Spari contro sede di Guardia medica e Sert

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ACERRA – I Carabinieri sono intervenuti la scorsa notte ad Acerra, intorno alle 23 e 45, presso la guardia medica – sede anche del Sert – in via dei mille 13.

Poco prima e per cause in corso di accertamento un individuo aveva esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro una parete dell’edificio. Non ci sarebbero feriti.

Rinvenuti e sequestrati 4 bossoli calibro 9×19. Indagini in corso da parte dei militari dell’Arma.

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Acerra

Blitz della Polizia ad Acerra: Droga Scovata in Stabile Condominiale, Manette per un 34enne

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La Polizia di Stato ha effettuato un’operazione antidroga ad Acerra, culminata con l’arresto di un uomo di 34 anni per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Acerra, supportati da un’unità cinofila, hanno condotto due azioni principali:

Controllo nell’abitazione del 34enne: Qui sono stati rinvenuti circa 96 grammi di hashish (un panetto più 8 involucri) e materiale per il confezionamento. L’uomo è stato tratto in arresto.

Perquisizione in un’area condominiale (via Madonnelle): Nello stesso contesto operativo, è stato controllato uno stabile dove, in un’area comune, è stato scovato un ingente quantitativo di droga e materiale per lo spaccio, pari a oltre 3 kg totali: Circa 860 grammi di marijuana. Circa 1,6 kg di hashish (suddiviso in 15 panetti). Oltre 300 grammi di cocaina.

Un bilancino di precisione e altro materiale per il confezionamento, il tutto posto sotto sequestro.

L’operazione ha permesso di sottrarre al mercato nero un grosso carico di stupefacenti.

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    Acerra

    Acerra, la morte della piccola Giulia: le incongruenze del papà sono tante

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    Sono tante le incongruenze e gli aspetti ancora non chiari dell’inchiesta sulla morte della piccola Giulia Loffredo, la bimba di nove mesi che – secondo il racconto del padre Vincenzo, indagato a piede libero per omicidio colposo – nella notte tra sabato e domenica, ad Acerra, è stata aggredita dal pitbull di famiglia mentre dormiva sul lettone dei genitori: un’inchiesta sulla quale la Procura di Nola e la polizia mantengono un riserbo totale.

    In primo luogo, le cause della morte.

    Le indiscrezioni sui risultati dell’autopsia, già eseguita, parlano di ferite lacero contuse al volto, compatibili con i morsi di un cane, mentre è controverso il particolare della rottura dell’osso del collo, circostanza che però stride con quanto avrebbe dichiarato il padre della bambina, che l’avrebbe portata ancora viva nella clinica Villa dei Fiori di Acerra, dove poi è morta (come avrebbe confermato la struttura ospedaliera).

    Sempre secondo indiscrezioni, sul collo della piccola l’autopsia avrebbe riscontrato solo contusioni. Anche su questo aspetto inquirenti e investigatori tacciono, anche se nell’atto con cui la Procura di Nola nomina i propri consulenti tecnici per l’autopsia – il medico legale Maurizio Saliva e l’anatomopatologo Antonio Perna – si sottolinea che la bimba è stata sicuramente uccisa dal cane. Viene infatti evidenziato che Loffredo è indagato per omicidio colposo “perchè in qualità di genitore avente in custodia la figlia minore Giulia, ometteva la vigilanza e custodia del cane pitbull in suo possesso, il quale aggrediva la minore provocandole lesioni personali che determinavano la morte”.
    Il cane, però non presenterebbe macchie di sangue sul muso ed è per questo che si attendono le analisi sulle feci di Tyson e dell’altro cane della famiglia alla ricerca di tracce organiche della bambina. Il sangue che avrebbe sporcato la stanza da letto, inoltre, ora è scomparso: lo avrebbero pulito – ennesima anomalia – alcuni familiari della bambina prima del secondo sopralluogo della polizia.

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