A SANT’ANTIMO, patria di equilibri più contorti della trama di un B-movie, si celebra l’ennesima sagra dell’ideale a fisarmonica. Il sindaco Massimo Buonanno (PD), fiero timoniere di un centrosinistra che più “centro” che “sinistra” non si può, è salito al soglio. Fin qui, tutto nella norma del perimetro democratico (e democristiano, se vogliamo essere sinceri).
Ma è dalla lista civica che ha contribuito alla vittoria, la pittoresca “Voltiamo pagina con Buonanno Sindaco”, che parte il contrappasso. In Assise siedono i signori Filippo Metodo e Anna Dell’Omo, i quali, in teoria, dovrebbero essere il sale della terra progressista, l’avanguardia del pensiero illuminato.
E invece? E invece, a Sant’Antimo, l’ideologia è un optional, un gadget da sfoggiare in campagna elettorale, salvo poi dimenticarlo nel cassetto dei “mai usati”.
- Il Cordone Ombelicale Ideologico, versione elastica.
Il siparietto è degno del miglior teatro dell’assurdo. Si scopre che la famiglia di uno dei due alfieri civici ha un legame indissolubile con le aziende dei Rostan di Melito. Fin qui, affari, lavoro, legittimo. Il problema, che è la vera cicatrice sul volto della coerenza, è che la Signora Michela Rostan è attualmente candidata al Consiglio Regionale per la Lega. Ripetiamo per i telespettatori distratti: Lega. Non un cousin liberale, non un ex-PCI pentito, ma il partito che sta all’opposto ideologico della galassia PD come la notte sta al giorno (e nemmeno quella di Tenco, che almeno aveva una malinconia poetica).
E qui arriva il colpo di scena che farebbe impallidire un drammaturgo: i due consiglieri “di sinistra” – o presunti tali – non solo coltivano questi rapporti a doppio filo con il Sol Levante della destra, ma hanno addirittura fatto valere il loro peso politico in Giunta! Hanno chiesto al Sindaco PD di nominare un Assessore di loro espressione: tale Federica Chianese, la quale, mirabile dictu, non solo è vicina a Michela Rostan, ma ne sostiene apertamente la candidatura leghista alla Regione.
Siamo oltre il trasformismo: questa è la transumanza dell’ideale.
Il Segreto di Pulcinella:
In questo melting pot ideologico, non si capisce se i nostri consiglieri stiano usando la lista civica come un cavallo di Troia o se abbiano semplicemente scambiato la tessera del PD per un bancomat politico da cui ritirare nomine e consenso. Hanno fatto la corsa con il centrosinistra, ma il loro cuore batte a destra, a ritmo di “Prima gli assessori” anziché “Prima gli italiani” (che in questo caso sarebbe quasi preferibile per chiarezza).
Questi consiglieri non sono “cavalli pazzi”; sono camaleonti al potere. Si vestono di rosso per la sfilata elettorale e si spogliano di tutto per il banchetto delle nomine. Il centrosinistra santantimese non ha accolto alleati; ha inglobato un virus dormiente che ora si è risvegliato per piazzare la sua bandierina leghista proprio nel cuore della Giunta.
Un plauso all’Assessore Chianese, sincera nella sua transparenza ideologica, un po’ meno per i consiglieri Metodo e Dell’Omo: non si può stare seduti sull’Amaca Ideologica a dondolarsi tra il sol dell’avvenire e il selfie con il candidato della Lega. Il prezzo della coerenza, in certi luoghi, è evidentemente inferiore al prezzo di un buon posto in Giunta. E il Sindaco PD, il povero Massimo Buonanno, forse si sta chiedendo se ha vinto le elezioni o se ha semplicemente affittato una stanza nel suo palazzo a un comitato elettorale della destra.
La morale? A Sant’Antimo, la politica è una matrioska: apri il PD e dentro trovi il civismo, apri il civismo e… sorpresa!C’è la Lega. Una coerenza che viaggia contromano sull’autostrada degli ideali.