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Sant'Antimo

SANT’ANTIMO ha il suo primo candidato a Sindaco ed è l’eterno Peter Pan

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SANT’ANTIMO“Abemus Peter Pan”. Colui che sentendosi eterno bambino non si permetterebbe mai di “imparare” ai bambini l’odio e il tradimento. Non siamo così ignoranti in italiano, tranquilli, l’adozione del verbo è preso in prestito dall’errore grossolano fatto dal Peter Pan in salsa santantimese nel suo videopost.

Eravamo in pensiero e invece ieri mattina è arrivato il tanto atteso annuncio. A furor di popolo, ehm no… in maniera autonoma, con un video postato sui social, il figlio dell’ex Sindaco Aurelio Russo, tal Domenico ha annunciato la sua candidatura a Sindaco per le prossime elezioni amministrative.

Una candidatura a Sindaco alquanto singolare. Si può parlare, senza tema di smentita, di autocandidatura con annessa assenza di endorsement di soggetti politici comunali e sovracomunali. Roba mai vista. Solo uno che pensa di essere di stirpe sindacale, ossia che il ruolo del Sindaco si possa tramandare di padre in figlio, potrebbe partorire una autocandidatura del genere.

Sarebbe bello sapere chi sono i suoi interlocutori politici e sarebbe bello sapere con quali modalità e secondo quali principi sia stato scelto il suo nome, ma soprattutto sarebbe bello sapere da quanti gruppi politici è formata la coalizione che si appresterà a rappresentare nonché la sua appartenenza ideologica.

Chissà se il principe dell’isola che non c’è non si sia autocandidato alla coalizione che non c’è, dato che verso la fine del suo discorso, vuoto di contenuti e intriso di retorica, in pieno stile “Auguri di capodanno del Capo di Stato” con tanto di abbigliamento in stile “Tycoon”, ha tenuto a precisare di essere portavoce di un progetto aperto a tutti coloro avessero intenzione di riconoscerlo come la miglior sintesi possibile sul territorio.

La singolarità del suo intervento – quello che nessuno si aspettava ma che nessuno ha richiesto – si denota dalla sua scarsa concezione democratica. Un discorso borioso, assolutista e accentratore, pieno zeppo della parola “io” e del tutto privo del pronome “noi”.

A dimostrazione che il sottoscritto nei suoi discernimenti non sbaglia mai si può prendere in considerazione il testo del compianto Giorgio Gaber: “La parola io. Con il tempo assume un tono più preciso. Qualche volta rischia di esser fastidioso. Ma è anche il segno di una logica infantile. È un peccato ricorrente ma veniale“.

Se fosse vivo il caro Giorgio anche lui ammetterebbe che all’eterno bambino santantimese piace giocare con la politica – il giocattolo ereditato dal papà – e che nel suo discorso la costante ricorrenza alla parola “Io” ha un doppio significato inconscio: il primo è quello dell’adozione di una logica infantile che si percepisce dalle sue dichiarazioni e il secondo è la consapevolezza di essere da solo e che per poter imbracciare una lotta all’arma bianca, con quel video spera, in cuor suo, di aggregare qualche anima di dio rimasta senza collocazione.

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Editoriale

Sant’Antimo: L’Amaca Ideologica e il Valzer del Trasformismo

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A SANT’ANTIMO, patria di equilibri più contorti della trama di un B-movie, si celebra l’ennesima sagra dell’ideale a fisarmonica. Il sindaco Massimo Buonanno (PD), fiero timoniere di un centrosinistra che più “centro” che “sinistra” non si può, è salito al soglio. Fin qui, tutto nella norma del perimetro democratico (e democristiano, se vogliamo essere sinceri).

Ma è dalla lista civica che ha contribuito alla vittoria, la pittoresca “Voltiamo pagina con Buonanno Sindaco”, che parte il contrappasso. In Assise siedono i signori Filippo Metodo e Anna Dell’Omo, i quali, in teoria, dovrebbero essere il sale della terra progressista, l’avanguardia del pensiero illuminato.

E invece? E invece, a Sant’Antimo, l’ideologia è un optional, un gadget da sfoggiare in campagna elettorale, salvo poi dimenticarlo nel cassetto dei “mai usati”.

  • Il Cordone Ombelicale Ideologico, versione elastica.

Il siparietto è degno del miglior teatro dell’assurdo. Si scopre che la famiglia di uno dei due alfieri civici ha un legame indissolubile con le aziende dei Rostan di Melito. Fin qui, affari, lavoro, legittimo. Il problema, che è la vera cicatrice sul volto della coerenza, è che la Signora Michela Rostan è attualmente candidata al Consiglio Regionale per la Lega. Ripetiamo per i telespettatori distratti: Lega. Non un cousin liberale, non un ex-PCI pentito, ma il partito che sta all’opposto ideologico della galassia PD come la notte sta al giorno (e nemmeno quella di Tenco, che almeno aveva una malinconia poetica).

E qui arriva il colpo di scena che farebbe impallidire un drammaturgo: i due consiglieri “di sinistra” – o presunti tali – non solo coltivano questi rapporti a doppio filo con il Sol Levante della destra, ma hanno addirittura fatto valere il loro peso politico in Giunta! Hanno chiesto al Sindaco PD di nominare un Assessore di loro espressione: tale Federica Chianese, la quale, mirabile dictu, non solo è vicina a Michela Rostan, ma ne sostiene apertamente la candidatura leghista alla Regione.

Siamo oltre il trasformismo: questa è la transumanza dell’ideale.

Il Segreto di Pulcinella:

In questo melting pot ideologico, non si capisce se i nostri consiglieri stiano usando la lista civica come un cavallo di Troia o se abbiano semplicemente scambiato la tessera del PD per un bancomat politico da cui ritirare nomine e consenso. Hanno fatto la corsa con il centrosinistra, ma il loro cuore batte a destra, a ritmo di “Prima gli assessori” anziché “Prima gli italiani” (che in questo caso sarebbe quasi preferibile per chiarezza).

Questi consiglieri non sono “cavalli pazzi”; sono camaleonti al potere. Si vestono di rosso per la sfilata elettorale e si spogliano di tutto per il banchetto delle nomine. Il centrosinistra santantimese non ha accolto alleati; ha inglobato un virus dormiente che ora si è risvegliato per piazzare la sua bandierina leghista proprio nel cuore della Giunta.

Un plauso all’Assessore Chianese, sincera nella sua transparenza ideologica, un po’ meno per i consiglieri Metodo e Dell’Omo: non si può stare seduti sull’Amaca Ideologica a dondolarsi tra il sol dell’avvenire e il selfie con il candidato della Lega. Il prezzo della coerenza, in certi luoghi, è evidentemente inferiore al prezzo di un buon posto in Giunta. E il Sindaco PD, il povero Massimo Buonanno, forse si sta chiedendo se ha vinto le elezioni o se ha semplicemente affittato una stanza nel suo palazzo a un comitato elettorale della destra.

La morale? A Sant’Antimo, la politica è una matrioska: apri il PD e dentro trovi il civismo, apri il civismo e… sorpresa!C’è la Lega. Una coerenza che viaggia contromano sull’autostrada degli ideali.

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Politica

SANT’ANTIMO. Ivana Tarantino prossima candidata alle Regionali per Forza Italia.

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SANT’ANTIMO – Terzo mandato si, terzo mandato no. E intanto, stavolta la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali è dovuta iniziare al contrario. Senza conoscere gli schieramenti, senza sapere chi fossero i candidati alla Presidenza della Regione Campania, chi aveva intenzione di candidarsi per cercare di occupare uno scranno in Consiglio regionale si sta già muovendo e i responsabili di partito sono già intenti a formare le liste.

Nel caso di Forza Italia, forse il partito che più di tutti è già quasi in dirittura d’arrivo sulle varie formazioni provinciali, a Napoli punta tutto su Massimo Pelliccia, il sindaco di Casalnuovo. Mentre la novità assoluta in casa azzurra dal punto di vista delle quote rosa è Ivana Tarantino l’ex Assessora di Sant’Antimo durante la consiliatura Aurelio Russo.

Non è confermata ancora la candidatura ma da fonti certe, la dottoressa santantimese si è incontrata già con il Senatore Francesco Silvestro e da quello che trapela pare sia proprio lei, Ivana Tarantino, a poterla spuntare tra le quote rosa, chissà, vi terremo aggiornati.

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Sant'Antimo

Il Karate S.Antimo trionfa ai Campionati Italiani con 3 ori e 4 argenti

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Salsomaggiore Terme, 11 maggio 2025 – Dal 9 all’11 maggio oltre mille atleti da ogni regione d’Italia si sono sfidati sui tatami dei Campionati Italiani di Karate a Salsomaggiore Terme, ma tra tutti spicca la performance di Karate S. Antimo. Con quattro allievi in gara, la palestra santantimese ha conquistato ben sette medaglie – tre ori e quattro argenti – dimostrando bravura, caparbietà e spirito di squadra.

Il bottino d’oro è merito di Aurora Femiano, Amodio De Stefano e Alessandro Verde, capaci di dominare le rispettive categorie con tecnica e determinazione. A guadagnarsi invece un prestigioso secondo posto sono stati Gennaro De Stefano, Aurora Femiano, Amodio De Stefano e Alessandro Verde che, sebbene finiti a un passo dal gradino più alto, non hanno mai mollato fino all’ultimo istante di gara.

La competizione, una delle più importanti del calendario federale, ha messo a dura prova i partecipanti: incontri serrati, avversari agguerriti e l’emozione di una cornice di pubblico entusiasta hanno reso l’esperienza indimenticabile. «I nostri ragazzi hanno dimostrato carattere e preparazione – commenta la maestra Pezzullo di Karate S. Antimo – ogni incontro è stato affrontato con strategia e cuore, e i risultati parlano chiaro».

Oltre al valore delle medaglie, il risultato più grande arriva dall’unità del gruppo: gli atleti, tra un combattimento e l’altro, si sono sostenuti a vicenda, condividendo consigli e carica motivazionale. Un esempio di fair play e solidarietà sportiva che è valso loro elogi da parte di avversari e giudici.

Con questo straordinario successo, Karate S. Antimo conferma la propria reputazione a livello nazionale, gettando le basi per una stagione agonistica altrettanto ricca di soddisfazioni. La scuola si prepara già ai prossimi appuntamenti , forte di un gruppo di giovani talenti pronti a togliersi nuove soddisfazioni.


Medagliere Karate S. Antimo:
🥇 3 Ori: Aurora Femiano, Amodio De Stefano, Alessandro Verde
🥈 4 Argenti: Gennaro De Stefano Aurora Femiano, Amodio De Stefano e Alessandro Verde

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