Ambiente
MODA NATURE – JEANS ARTIGIANALI MADE IN ITALY, VESTIRE ETICO
Capi di abbigliamento prodotti al minor costo possibile. Ancora attuali i metodi che, nell’ambito della produzione delle grandi case di moda, ricorrono allo sfruttamento della mano d’opera, all’utilizzo di cotoni OGM fatto crescere con l’aiuto di pesticidi, con lavaggi e tinture che vengono effettuati senza nessun tipo di controllo, con sostanze chimiche velenose che poi scaricano ad ogni lavaggio della nostra lavatrice, nelle nostre acque e soprattutto sulla nostra pelle.
Fortunatamente stiamo diventando sempre più sensibili a queste tematiche, e non siamo più disposti ad indossare qualsiasi cosa si trovi nei negozi. Siamo diventati più scrupolosi e attenti a ciò che ci viene proposto, facendo caso all’etichetta per controllare la provenienza, il tessuto etc.
Tante sono le realtà emergenti che si adoperano alla produzione di capi di “abbigliamento sostenibili”. Oggi vi parlo di una realtà italiana che si unisce al panorama sempre più in crescita della moda etica: Par.co Denim
– Denim italiano con fibre naturali di cotone biologico certificato GOTS, sia per quanto riguarda la materia prima che i processi produttivi come filatura, orditura, tintura e tessitura.
– Tessuti Denim cimosati giapponesi di cotone biologico.
– Altre fibre che necessitano di minore energia per la trasformazione come lino, canapa e cotoni riciclati.
– Solo tinture vegetali, eliminata qualsiasi tipo di sostanza chimica.
Per ottenere l’effetto slavato “used” vengono effettuati lavaggi e trattamenti con ghiaccio, resine vegetali e con Eco-aging: il metodo naturale e 100% biodegradabile che permette di sostituire, con un composto vegetale eco-sostenibile, le “sabbiature” pericolose per l’ambiente e per la salute.
Infatti la tecnica più utilizzata per ottenere l’effetto jeans invecchiato è quella della sabbiatura (sandblasting), eseguita attraverso getti di sabbia “sparati” con aria compressa su ogni singolo jeans. Questa tecnica produce una grande quantità di polvere e particelle sottili di biossido di silice: l’esposizione continua e duratura dei lavoratori a queste particelle, provoca in breve tempo la silicosi, malattia che in molti casi è letale.
La tecnica della sabbiatura è vietata in Europa dal 1966, ma viene utilizzata in altri Paesi, cosiddetti in via di sviluppo (Cina, India, Bangladesh, Pakistan, Nord Africa…), privi di tutele per i lavoratori.
I benefici del cotone biologico sono molti:
– I semi sono liberi da OMG e i coltivatori possono salvare i semi del proprio raccolto per la semina successiva.
– I terreni sono coltivati in maniera non intensiva e senza pesticidi.
– Si riducono il 94% di emissioni di gas e si riduce l’impiego di acqua.
Il jeans che ne deriva ha un design accattivante, declinato nei modelli più in voga del momento, è curato nel dettaglio, grazie all’abilità di artigiani bergamaschi impegnati nel settore del Denim da 50 anni e soprattutto è affidabile, perchè libero da sostanze tossiche e residui pericolosi, con tutti i benefici per chi lo indossa e per l’ ambiente.
Ambiente
Caivano, rimossi e alienati settantacinque veicoli
La Commissione Straordinaria, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, fin dai primi giorni dell’insediamento, ha disposto una serie di sopralluoghi sul territorio cittadino al fine di ottenere una mappatura delle problematiche ambientali ivi presenti.
La polizia municipale, sotto il comando di Espedito Giglio, hanno effettuato controlli capillari in sinergia con il settore di tutela ambientale del comune caivanese.
Sono stati rimossi e alienati 75 veicoli, con molta probabilità di origine furtiva, abbandonati in particolare nelle campagne della frazione di Casolla Valenzano e lungo le strade limitrofe.
La Commissione Straordinaria ha voluto esprimere – con una nota ufficiale – la grande soddisfazione per i risultati delle operazioni finora effettuate dal personale impegnato nell’attività di bonifica del territorio.
Attualità
Campi Flegrei, per la tv svizzera: “Napoli sarà sepolta come Pompei”
Il messaggio alquanto, esageratamente, allarmista, è stato lanciato dalla Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) attraverso un documentario che, inevitabilmente, farà parlare di sé.
Secondo alcuni scienziati, ivi intervistati, la città partenopea sarà sepolta sotto i 30 metri di cenere. “Napoli: il supervulcano che minaccia l’Europa” è il titolo, dalla durata di 42 minuti e 24 secondi, reso pubblico il 4 aprile scorso. Più che le immagini catastrofiche, e gli scenari apocalittici, presenti nel reportage, grazie all’IA, a destare preoccupazione – più o meno legittima – sono le dichiarazioni dei diversi studiosi interpellati. Quest’ultimi paventano scenari apocalittici che coinvolgerebbero anche altre città d’Europa.
Linea scientifica, questa, agli antipodi rispetto l’approccio della nostra Protezione Civile sull’elaborazione del piano di evacuazione.
Ambiente
Varcaturo: pronta la demolizione di un noto hotel
E’ quasi tutto pronto per la demolizione definitiva dell’Hotel Serena, ubicato in via Madonna del Pantano, in quel di Varcaturo. Il provvedimento è della Procura di Napoli Nord, dopo aver constatato l’abusivismo imperante nella struttura in questione.
Struttura che è risultata essere prive di qualsiasi autorizzazione amministrative e – per giunta – le opere ivi realizzate risultano non aver rispettato i criteri antisismici.
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