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Ambiente

I GRAFFITI DI JAVIER DE RIBA ENTRANO NEI PALAZZI ABBANDONATI

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Dare nuova vita e colore ad edifici vecchi e abbandonati. Questa è la nuova missione di Javier de Riba, l’artista spagnolo che armato di vernice spray, stencil, tanta dedizione e passione, sta riempendo di disegni geometrici vecchi palazzi creando l’effetto di vere piastrelle di ceramica.

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L’artista, nato a Barcellona, da tempo conduce una battaglia favore della versatilità e dell’innovazione, infatti le tecniche utilizzate sono del tutto “innovative”. Sceglie di non lavorare sulle pareti dei palazzi che decide di “rivoluzionare“, de Riba dipinge i pavimenti, tracciando geometrie luminose di varie dimensioni. Riesce così a creare l’effetto di un edificio elegantemente ristrutturato.

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Di de Riba si legge: “Con ogni nuova impresa, la sua irrequietezza lo porta a mettere in discussione il suo stile personale, e reinterpretare e servire al meglio ogni singolo progetto. Per Javier, ogni pezzo sfida la sua estetica, portandolo a provare nuovi stili e tecniche, mentre le sue capacità esistenti si bilanciano con il suo desiderio di crescita e di esplorazione”.

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Lavorando come un serigrafo, l’artista si muove in tutte le direzioni, completando le sezioni di piastrelle strato dopo strato. In primo luogo dipinge un grande base bianca quadrata o rettangolare, e poi con stencil e vernici spray colorate o rulli di vernice!

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Attualità

Terremoto a Napoli, Eav sospende corse linee Cumana e Circumflegrea

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L’Ente Autonomo Volturno (Eav) sospende la circolazione lungo le linee Cumana e Circumflegrea a causa della scossa di magnitudo 4.0 registrata alle ore 13.46 nei Campi Flegrei.

Lo fa sapere la stessa azienda di trasporti che in una nota spiega che “per consentire le opportune verifiche tecniche all’infrastruttura ferroviaria ed agli impianti, Eav è obbligata a sospendere la circolazione ferroviaria” sulle due linee.

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Cronaca

Terremoto a Napoli poco fa, forte scossa avvertita in tutta la città

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Una forte scossa di terremoto, alle 13:46, è stata avvertita distintamente dai napoletani in diverse aree della città. I dati registrati dai sismografi sono ancora in fase di analisi da parte degli esperti dell’Osservatorio Vesuviano.
Secondo le prime stime disponibili sul sito dell’INGV, sarebbero stati quattro i sismi registrati tra le 13:44 e le 13:51, con un quinto a cinque minuti di distanza, ma i dati sulle magnitudo e gli epicentri non sono ancora disponibili.
L’Osservatorio Vesuviano dell’INGV aggiorna alle 14:01 la magniduto della scossa delle 13:46. Avrebbe raggiunto i 4 gradi sulla scala Richter, l’evento sismico rilevato dai sismografi dell’istituto. L’epicentro, secondo i dati resi noti, sarebbe stato localizzato in mare, a largo del golfo di Pozzuoli, in direzione Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, il ministro Musumeci: “Cittadini incoscienti, negano il problema”

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Il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, torna a parlare del fenomeno del bradisismo nell’area vulcanica dei Campi Flegrei, e lo fa ai microfoni di LaPresse.

“Responsabilizzare i cittadini? Il tema serio è che la gente non percepisce il pericolo pur sapendo, e ormai lo si sa da millenni, che lì c’è un vulcano che non si vede ma c’è. Come per tutti i vulcani bisogna essere prudenti ed evitare, come è accaduto, che si costruisca a ridosso della caldera. Non c’è una responsabilità dei cittadini ma c’è una sorta di incoscienza, di minimizzazione del rischio”, ha detto a LaPresse il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare. “E chi doveva mettere in guardia dal rischio non lo ha fatto”.

“Quella zona negli Anni ’60 e ’70 – prosegue Musumeci – è stata oggetto di una certa speculazione edilizia. Bisognava costruire nuovi alloggi e quindi bisognava non parlare di rischi, evitando il tema. Le nostre esercitazioni da quando siamo al governo vengono disertate perché la gente del luogo dice di non parlare di bradisismo perché lì si vive di turismo. La preoccupazione per il dirottamento del flusso turistico è comprensibile ma io dico invece che bisogna parlarne e rendere compatibile la presenza di una popolazione vigile e attenta e la presenza di un flusso turistico che se ben orientato può anche trarre giovamento da quel territorio per soddisfare curiosità che oggi vengono soddisfatte solo dalla comunità scientifica o accademica. Il problema non si risolve negandolo ma parlandone e rendendo ognuno protagonista della propria autodifesa. Ognuno deve fare la propria parte”, ha aggiunto l’ex presidente della Regione Sicilia.

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