CRISPANO – Nei piccoli comuni, specialmente in quelli con numero inferiore a 15mila abitanti, succede che la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative cominci prima del dovuto. Ma all’ombra dei gigli si sono superati. Gli ammiccamenti, gli spostamenti, gli intrighi, gli inciuci e come amano dire a queste latitudini le “bacchette”, sorgono addirittura più di un anno prima dall’appuntamento alle urne.
Dopo i due terzi del suo lustro passati a programmare Michele Emiliano raccoglie poco, solo qualche piccolo cantiere sorto in città e nulla più, un progetto di una scuola che dovrebbe sorgere ma i lavori non iniziano perché dovrebbe essere costruita su un terreno adiacente ad una discarica di auto rottamate e altri progetti che non vedranno la luce fino a fine mandato.
Questo è quello che ereditano i crispanesi al vaglio del quinquennio targato Emiliano ma c’è anche da dire che con la gestione dell’avvocato crispanese non si sono visti intrallazzi, arricchimenti personali, gestioni poco chiare e illegalità, e al netto delle proroghe illegittime fatte alla ditta del servizio di igiene pubblica e qualche assunzione di qualche parente, ai consiglieri che magari si aspettavano “altro” quasi o nulla è stato dato.
Forse questo è stato il motivo dell’allontanamento dalla maggioranza di Antonio Frezza, che con un documento protocollato e inviato al Sindaco comunica la sua fuoriuscita dalla maggioranza. Michele Emiliano perde pezzi, infatti da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo ad emulare il consigliere dei “verdi” saranno anche due dei dem crispanesi: Marina Cennamo e Carlo Granata, fedelissimi dell’ex Sindaco Carlo Esposito che in realtà non è mai scomparso dalla scena politica crispanese ma, relegato nell’ombra da Michele Emiliano, ha navigato sott’acqua affinché prosciugasse i consensi alla fascia tricolore crispanese.
Con i due terzi del PD fuori dalla maggioranza, la lotta si trasferisce sul simbolo dei dem, dato che il fronte che si sta per alzare è tra il segretario cittadino del PD Carlo Esposito e il Sindaco Michele Emiliano che oramai è entrato a tutti gli effetti nelle grazie di Mario Casillo – consigliere regionale dem – anche grazie all’intercessione del suo collega carditese.
Ma Carlo Esposito non ne fa un cruccio, ha già pronta l’alternativa. Laddove dovesse perdere la lotta sul simbolo riverserebbe i suoi fedelissimi che intanto diventano tre (Frezza – Cennamo – Granata) nel gruppo politico “Campania Libera” rappresentato oggi in Consiglio comunale da Carmensita Costanzo ma di fatto presieduto dall’ex Consigliere Sossio Vitale. Su quest’ultima ipotesi però c’è un po’ di attrito interno al gruppo deluchiano visto che le ambizioni di Sossio Vitale di allargare il proprio raggio di consensi che gli permetterebbe di imporre una sua futura candidatura a Sindaco non collimano con i rapporti interpersonali avuti negli ultimi anni da Carmensita Costanzo con i potenziali neo aggregati.
Il dato politico che esce fuori da queste indiscrezioni è chiaro. Il Sindaco Emiliano non solo perde pezzi ma anche consensi e popolarità visto che la vittoria alle scorse elezioni è stata determinata da 78 voti mentre qui si sposterebbero 776 preferenze verso altri lidi, in questo caso verso la candidatura a Sindaco di Sossio Vitale. Quindi alla fascia tricolore resta la maggioranza in Consiglio Comunale seppur risicata, sarà solo il suo voto a determinare tale effetto, ma perde la rappresentatività tra il popolo.
Chi si sta sfregando le mani in questo momento è sicuramente Sossio Vitale che già vantandosi sul territorio di essere l’unico in grado di poter dare risposte politiche avendo già cominciato da diversi mesi a dispensare udienze e favori sul territorio, oltre ad ottenere il compiacimento degli amici, grazie all’intercessione dell’ex Sindaco Carlo Esposito, riuscirà ad acquistare anche endorsement cittadini importanti.
La strada verso la candidatura a Sindaco di Sossio Vitale è del tutto in discesa, previo avveramento della diceria dei cattivi del marciapiede su un accordo già stabilito che vede, all’ultimo momento, una volta irrobustito il gruppo politico di Campania Libera con i fedelissimi dell’ex Sindaco, una rinuncia da parte di Sossio Vitale per una qualsiasi scusa banale su un conflitto di interessi scaturito dal suo attuale lavoro, per consentire a Carlo Esposito la sua ennesima candidatura a Sindaco nel nome del sacrificio e del bene che vuole al suo popolo. E come recitava un titolo di un film del 1983 diretto da Sergio Martino “Se tutto va bene siamo rovinati”.