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Cronaca

Napoli, aggressione e minacce di morte al Santobono: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto presso l’ospedale Santobono di Napoli, dove un’infermiera del Pronto Soccorso è stata aggredita e minacciata di morte dalla madre di una piccola paziente.

Ecco la testimonianza della donna, riportata dall’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’:

“Sono un’infermiera e lavoro al Pronto Soccorso del Santobono, e sono qui per raccontarvi dell’ennesima aggressione accaduta ieri pomeriggio. La signora, se così può essere definita, giunge come secondo accesso al nostro Pronto Soccorso nel giro di circa 3 giorni: la prima volta viene dimessa con diagnosi di gastroenterite e va a casa con una cura da dover fare; ieri giunge inviata dal pediatra di famiglia che, senza visitare il bambino, a telefono prescrive una radiografia del torace perché il bambino aveva tosse. La signora viene inviata dal pediatra di famiglia con diagnosi di polmonite e per ricovero urgente (senza nessuna carta scritta, ma tutto fatto telefonicamente). Registro il bambino, prendo i parametri vitali i quali erano perfetti, valuto il bambino e somministro paracetamolo perché riscontro rialzo termico, febbre”.

Poi, prosegue: “Comunico alla signora il codice colore, in questo caso verde, le spiego che nel referto della radiografia non parla di polmonite e che il pediatra doveva visitare quantomeno il bambino prima di inviarlo da noi senza fare diagnosi telefoniche, e che l’attesa era di almeno 2 ore salvo codici prioritari (c’erano 32 bambini in attesa). La signora contrariata dal codice colore perché pretendeva l’accesso immediato si accomoda borbottando, subentrano gli altri mille parenti che la incoraggiano e la fomentano e qui inizia l’aggressione, e iniziano le minacce. La signora si è sentita in dovere di minacciare di morte e di minacciare di aggressione fisica ( ti aspetto qua fuori e ti ucciso, rompo il vetro e ti spacco la faccia). Viene allertata la Polizia, che giunge sul posto nel giro di 10 minuti circa, la signora viene visitata dalla dottoressa con la presenza della Polizia”.

Cronaca

Napoli, si fingono tecnici Enel e derubano un’anziana: la situazione

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Furto commesso ai danni di un’anziana a Napoli, per la quale i carabinieri della Stazione di Napoli-Capodimonte hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di Vincenzo Castellano e Davide Esposito.

In particolare, i due sono entrambi già noti alle forze dell’ordine e ritenuti gravemente indiziati di un furto commesso nell’abitazione di una 79enne napoletana. Infatti, i due si sarebbero presentati a casa della donna come tecnici dell’Enel, e approfittando della distrazione dell’anziana avrebbero rubato alcune carte di prelevamento, grazie alle quali avrebbero successivamente intascato circa 1800 euro.

Pertanto, grazie alle analisi delle telecamere installate lungo la strada, i carabinieri sono riusciti a ricostruire le mosse dei due, e li hanno rintracciarti e associati agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Omicidio Giulia Tramontano, parla il killer: “L’unica forma di pentimento è togliermi la vita”

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Dopo aver confessato l’omicidio di Giulia Tramontano, il barman Alessandro Impagnatiello avrebbe confessato al suo avvocato la frustrazione per il gesto che ha commesso, pronunciando queste parole:

“L’unica forma di pentimento che abbia un senso è togliermi la vita”.

Pertanto, il suo legale Sebastiano Sartori, al termine dell’interrogatorio di convalida del fermo nel quale il suo assistito ha confessato l’omicidio, ha “aggiunto particolari che riguardano l’ultima fase dell’accoltellamento”, “negando la premeditazione e dicendo che ha fatto tutto da solo”.

Tuttavia, il colloquio dell’assassino è durato meno di un’ora, e il suo difensore ha negato che l’uomo avesse assunto sostanze stupefacenti la sera del delitto, e che non ha chiesto alcun trasferimento del suo assistito presso qualche struttura psichiatrica o sanitaria, poiché a suo dire egli “può stare in carcere”, ma ha intenzione di “approfondire alcuni aspetti”.

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Cronaca

Genova, donna travolta da un’auto in corsa mentre era sul marciapiede

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Attimi di paura a Genova, dove una donna di 68 anni è stata travolta da un’auto in via San Martino, ed ora versa in gravi condizioni all’ospedale.

In particolare, l’incidente è avvenuto all’altezza dell’incrocio con via Papigliano, e sulla cui dinamica stanno ora indagando gli investigatori. Pertanto, alla guida della vettura vi era un uomo di 72 anni, risultato negativo ai primi test di alcol e droga.

Tuttavia, stando alle prime informazioni, la donna potrebbe essere stata investita mentre era sul marciapiede. Al momento, l’ipotesi più probabile è che l’uomo potrebbe aver perso il controllo dell’auto per un improvviso malore alla guida, travolgendo poi la malcapitata.

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