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Cronaca

Sangue a Napoli, ventenne bloccato e sparato da due banditi: i particolari

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Violenta rapina finita nel sangue a Napoli, che ha visto protagonista un ventenne bloccato da due banditi. In particolare, il giovane è stato bloccato all’altezza del deposito Stella Polare dell’Anm, tra via Benedetto Brin e Alessandro Volta.

A quel punto, egli si è rifiutato di consegnare lo scooter ai malviventi, venendo colpito da un colpo d’arma da fuoco e poi portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale Pellegrini. A tal proposito, ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“C’è bisogno che si capisca in fretta se si tratti di rapinatori seriali, coinvolti in questi due ultimi episodi, perché vanno fermati e messi in galera. E’ gente dal grilletto facile che mostra zero rispetto per la vita umana, pronta ad uccidere per una moto. Tante zone sono completamente in balia di criminali e di gente armata che semina il terrore nelle strade. Qui lo Stato deve intervenire con veemenza e determinazione per ripristinare legalità e sicurezza, in certe aree sarebbe necessario l’esercito. Oltre la prevenzione, serve un vero deterrente, oggi assistiamo a condanne sin tropo blande. Al contempo, c’è bisogno di recuperare certi territori eliminando disagio sociale, povertà e la cultura dell’illegalità”.

Cronaca

Tragedia in campagna: 79enne morto schiacciato da una cisterna

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Tragico incidente avvenuto ieri mattina nelle campagne di Triggiano, in provincia di Bari, nel quale un 79enne del posto è morto dopo essere stato schiacciato da una cisterna, collegata alla motozappa con cui stava lavorando in un terreno di sua proprietà.

Pertanto, secondo quanto emerso dai rilievi dei carabinieri, la vittima avrebbe perso il controllo di un motozappa, che una volta ribaltatosi ha travolto il 79enne. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118, poiché l’uomo è morto sul colpo.

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Cronaca

Omicidio Giulia Tramontano, la sorella Chiara agli inquirenti: “Seppe del tradimento già a gennaio”

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Emergono nuovi particolari riguardo l’efferato omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne al settimo mese di gravidanza uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello.

Infatti Chiara, sorella della vittima, avrebbe così riferito agli inquirenti:

“Il barman aveva detto alla compagna di avere una relazione sentimentale con un’altra ragazza e che, per via di questa situazione Giulia, stava pensando di abortire in quanto era incinta”.

Poi, ha aggiunto: “Le problematiche sentimentali tra i due sono sorte fin da quando hanno iniziato la convivenza, nel febbraio 2021”.

In particolare, Giulia avrebbe già scoperto del tradimento lo scorso gennaio, dicendo alla sorella Chiara “che non avrebbe perdonato Alessandro ma sarebbe tornata a Senago”, nella casa in cui viveva con il compagno e dove lui una settimana fa l’ha accoltellata, “in attesa di trovare un’altra soluzione abitativa oppure tornare a casa dai genitori”.

Infine, nella messa a verbale dello scorso 29 maggio, la stessa Chiara ha aggiunto che “a febbraio Giulia confidava ai nostri genitori la sua gravidanza, nonché le problematiche sentimentali con Alessandro” e che loro padre le aveva assicurato “che, se ci fosse stato bisogno, le avrebbe dato tutto l’aiuto possibile”. 

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Cronaca

Orrore nel Napoletano: sei cani morti e chiusi nei sacchi della spazzatura

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Tragico ritrovamento avvenuto ad Ercolano, lungo la contrada Montedoro, dove sono stati rinvenuti i corpi senza vita di sei cani. Ecco le parole del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Un’attivista animalista di Torre del Greco, mi ha inviato il video del ritrovamento del corpo senza vita di sei cani. Gli animali erano stati chiusi in dei grandi sacchi per la spazzatura e poi abbandonati lungo contrada Montedoro, una delle strade alle pendici del Vesuvio. Tra loro anche un cane femmina presumibilmente incinta. Non esistono parole per descrivere l’orrore di quanto accaduto. Ho raccolto l’appello dell’attivista, affinché si riesca a risalire all’autore di questa strage, che deve pagare per quanto commesso. Chi ha fatto questo non ha cuore, non ha sentimenti e dimostra che, purtroppo, la crudeltà umana non conosce limiti”.

Poi, conclude: “Anche se i cani fossero deceduti per cause naturali, ipotesi molto improbabile, è comunque assurdo, oltre che reato, gettare i corpi di queste splendide creature sul ciglio della strada, come se fossero semplice immondizia”.

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