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CRISPANO. Approvazione del Bilancio illegittima. Tre consiglieri di opposizione scrivono al Prefetto.

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CRISPANO – La miccia stavolta l’accende l’opposizione storica dell’Amministrazione Emiliano e lo fa sull’approvazione del Bilancio consuntivo 2022 approvato il 4 maggio scorso. Secondo i consiglieri Enzo Cennamo, Marina Alfieri e Alfonso D’Errico quell’aprovazione era da ritenersi illegittima poiché è stata votata solo da sette consiglieri.

Il Sindaco Emiliano all’epoca dei fatti fu anche redarguito dai summenzionati consiglieri che, accortisi delle assenze pesanti della maggioranza, in maniera sistematica e come gioco delle parti vuole, abbandonarono l’aula per far venir meno il numero legale utile per l’approvazione del rendiconto di esercizio.

La fascia tricolore, forte anche delle considerazioni della Segretaria Comunale, che contestualmente lo informava che l’Art. 13 dello Statuto Comunale di Crispano prevede che l’udienza sia valida con la presenza di un terzo dei Consiglieri e non della maggioranza assoluta come vuole il TUEL in assenza di norma locale.

Così il primo cittadino si fida delle parole della donna di Prefettura e va avanti, testimoniando anche la sua sprovvedutezza in materia di regolamento comunale e fiducia incondizionata nella Segretaria comunale, si approva il consuntivo di Bilancio con sette consiglieri presenti in aula.

Le opposizioni lasciano correre, la tattica è portare all’errore la fascia tricolore e dimostrare alla città tutta la ingenuità di questa Amministrazione e ci riescono. Si, perchè il Sindaco Emiliano non tiene conto, evidentemente non conoscendo a memoria lo Statuto, dell’Art. 88 comma 3 dello stesso Statuto che prevede che i Bilanci siano approvati a maggioranza assoluta dei Consiglieri eletti. Quindi questo significa che la seduta era si valida ma per discutere e/o votare provvedimenti minori ma non il Bilancio che come bene sanno tutti, determina la vita e la durata di un’Amministrazione locale.

Così, i tre consiglieri sopra citati decidono di scrivere al Prefetto Palomba descrivendo e dimostrando l’illegittimità di quell’approvazione, invitando la Prefettura a tirare le orecchie al Sindaco imponendogli una nuova approvazione nei canonici venti giorni di proroga che l’ente di Piazza del Plebiscito è solito concedere. Vi terremo aggiornati.

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CRISPANO. I pacchi alimentari al centro della campagna elettorale degli assessori Vitale e Imitazione.

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CRISPANO – Se da un lato il Sindaco tenta, almeno mediaticamente, di far passare tutto quanto per buono della sua Amministrazione, alcuni suoi assessori non disdegnano atti e comportamenti che rasentano l’interpretazione di uno scambio di voto vero e proprio.

Stiamo parlando dei pacchi alimentari distribuiti martedì scorso alla casa comunale di Crispano ai cittadini indigenti. Fermo restando che è sempre in uso la pratica del dividere gli approvvigionamenti per favorire anche qualche amico, parente o affine che si dichiara povero pur girando in SUV. Alla distribuzione dei pacchi di martedì, purtroppo per i cittadini, non ci sono stati i soliti lavoratori LSU ma “eccezionalmente” e “casualmente” – a detta di qualche esponente dell’Amministrazione perché parecchi LSU assenti o in malattia – ma i due assessori che oggi, data anche l’uscita di scena del duo dem Cennamo-Granata, formano lo zoccolo duro, la vera cabina di regia dell’Amministrazione.

Stiamo parlando dell’onnipresente, colei che “deve” – a sua imposizione – stare su tutti i “pezzi”, l’amica della “Lady Welfare” Lara Imitazione e del suo collega Pasquale Vitale. Si, avete letto bene, i due assessori nonché consiglieri comunali, cariche elettive dediti all’indirizzo, al controllo e all’esecutività dei lavori della macchina burocratica, erano intenti, mano alla gestione pubblica a distribuire pacchi alimentari agli indigenti crispanesi. Ovviamente dopo quest’atteggiamento è legittimo formulare il retropensiero che, viste le elezioni alle porte, i due non avessero deciso di cominciare a fare campagna elettorale e chissà se qualche povero che si è recato martedì al Comune per ritirare il suo pacco alimentare, domani – primavera 2024 ndr – non si vedrà pure la coppia davanti casa sua per assaggiare un buon caffè in cambio del lascito di qualche santino o fac simile che promuove la candidatura della potenziale cordata elettorale.

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CRISPANO. Il duo Vitale-Esposito mollano la presa su Emiliano. Enzo Cennamo si crogiola nella sua coerenza politica

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CRISPANO – Dopo le prime strategie intentate da alcuni esponenti politici di sinistra del territorio atte a destabilizzare la leadership del primo cittadino Michele Emiliano nonché a delegittimare la sua rappresentanza, nella città dei gigli, all’apparenza, sembra tutto taccia.

Conoscendo i protagonisti però si fa fatica a credere che si siano arresi all’evidenza del fatto che la loro insistenza in realtà fa solo il gioco dell’altra parte che oggettivamente resta compatta con il proprio elettorato mai scalfito dalle discordie e dalle guerre intestine della sinistra.

Il patto stipulato tra Carlo Esposito e il rampante Sossio Vitale in realtà, laddove dovessero trovare la quadra del cerchio, dato che entrambi non nascondono di covare sogni di gloria, non fa altro che drenare voti alla coalizione della fascia tricolore.

Infatti non è un segreto che il PD e quindi con esso i grandi elettori come Tommaso e Nunzio Cennamo, Salvatore Cennamo papà della consigliera Marina, lo stesso consigliere uscente Carlo Granata e l’attuale segretario cittadino dem Pietro Angelino che nel 2019 erano portatori di voti dell’attuale sindaco. Oggi con l’emarginazione dell’ex Sindaco Carlo Esposito dalla partecipazione politica, quest’ultimo quasi obbligava il primo cittadino a mettere mano al PUC anche per interessi personali, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo è stato proprio questo il motivo di rottura con la fascia tricolore, a Crispano si è registrata un’anomalia politica che solo a queste latitudini si può osservare: il duo zio-nipote – Tommaso-Nunzio Cennamo ndr – firmano un documento del PD dove dichiarano la presa di posizione contraria all’azione amministrativa continuando a far sedere però sullo scranno esecutivo il loro rappresentante politico Consigliere Nicola Mazzara.

Oltre a elettori con la tessera in tasca, in realtà la fascia tricolore perde anche altri grandi elettori presi dal mondo civico come alcuni imprenditori del settore edile che, forse, avevano e continuano a credere alle “favole” sul PUC raccontate dall’ex Sindaco Carlo Esposito.

In tutta questa confusione colorata di rosso-arancione chi si crogiola nella sua coerenza e nella propria assenza di disgregazione è Enzo Cennamo il candidato a Sindaco naturale del centro civico cittadino che aggregherà l’elettorato di “Rialzati Crispano” del 2019 che per pochissimi voti non equiparò il successo della lista arancione “Unità e Cambiamento” che esprimeva come candidato proprio l’attuale Sindaco Michele Emiliano, più tutto il buon lavoro fino a qui eseguito con il suo movimento civico “Nuova Democrazia” che si avvale di ottimi rapporti storici con il mondo dell’Associazionismo e degli operatori economici locali. La strada è ancora lunga fino alla primavera dell’anno prossimo ma finora presenta un curva che tende sempre più verso destra. Vi terremo aggiornati sulle varie vicende politica fino ad allora.

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CRISPANO. Enzo Cennamo: “Il Sindaco è rimasto solo. Il nostro gruppo è il più compatto e coerente”

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CRISPANO – Manca poco più di un anno alle prossime elezioni amministrative in città e già si accende il dibattito sul territorio. Ad una lettera letta in Consiglio Comunale dal più incoerente dei Consiglieri di opposizione, in linea con le idee molto flebili e volubili del suo partito, Filippo Castaldo del M5S che prima legge una missiva firmata anche da lui dove si contestava il comportamento della Presidente del Consiglio con annessa comunicazione di abbandonare l’aula e non prendere parte alla sessione del civico consesso e poi resta in aula per votare tutti gli ordini del giorno. Risponde il Sindaco prendendo atto delle firme sulla stessa lettera di Marina Cennamo e Carlo Granata e dichiarando in Consiglio Comunale di considerarli già all’opposizione.

La nostra testata inoltre riprende l’argomento e raccoglie ulteriori dichiarazioni del primo cittadino che ci tiene a precisare tutto quanto fosse strumentale ciò che è stato scritto in quel documento e sponsorizzando tutto quello che c’è ancora da fare e quanto abbia programmato la sua Amministrazione. A questa guerra intestina non resta a guardare chi finora è rimasto alla finestra e oggi, sempre attraverso la nostra testata, ha deciso di prendere parte al dibattito pubblico acceso in città, difendere il documento e la propria firma, e attestando, volendolo comunicare di persona, che ad oggi l’unico gruppo coerente, compatto e coeso resta quello della coalizione civica di centro “Nuova Democrazia” con “Rialzati Crispano”.

Davanti ai nostri taccuini il Consigliere di opposizione Enzo Cennamo dichiara: “Sono evidenti i vaneggiamenti del Sindaco Emiliano che crede ancora di avere una maggioranza in Consiglio o peggio ancora, non solo è convinto di avere i numeri per governare ma pensa pure di potersi ricandidare con tutti i vantaggi del consenso crispanese. Il Sindaco Emiliano pensa di poter ancora aggregare e non si rende conto che intorno alla sua figura, chi gli ha consentito di sedere su quella poltrona, gli ha già fatto terra bruciata.

Più volte ho ribadito l’immutata situazione del nostro paese a causa della mancanza di visione e fantasia politica di quest’Amministrazione. Il Sindaco in questi anni ha dimostrato di essere un ottimo burocrate ma per amministrare una città bisogna avere creatività, coraggio e amore per il proprio territorio e non pensare solo a far incastrare i pezzi di un puzzle e mettere le carte al loro posto.

Un esempio che voglio fare è lo sperpero che si è deciso di fare sui circa 70 mila euro di fondi metropolitani che si dovranno spendere per il rifacimento del campo di bocce. Settanta mila euro per il rifacimento del campo di bocce? Ma quanto costa la sabbia a Crispano? Ma poi! Quanti ne sono i crispanesi appassionati di bocce? Che utilità alla comunità porta questa operazione? Nessuna! I giocatori di bocce a Crispano, se ce ne sono, si contano sulle punte delle dita. Allora tanto vale impiegarli diversamente quei fondi, come ad esempio, costruire una bella cassa armonica in villa, una struttura in ferro e vetro colorato con tanto di palco. Si risparmiavano soldi e si consentiva a tutte quelle associazioni e cittadini che sono soliti organizzare eventi in villa di risparmiare costi per il palco. Invece no! Andiamo a giocare a bocce!

Il Sindaco vive il suo mandato ostentando sicumera ma in cuor suo sa che oramai è solo, e la cosa bella è che non può far nulla per ribellarsi a questa condizione. Rischierebbe di perdere anche quel poco di consenso che gli è rimasto.

Mi sia, inoltre, consentita una riflessione politica. A Crispano l’unica parte politica rimasta coerente e intatta, coesa e compatta è solo quella di “Nuova Democrazia” con “Rialzati Crispano”. La coalizione civica di centro che alle scorse elezioni presentò un’alternativa valida a
Michele Emiliano e tutt’ora presenta ancora visioni diverse e un altro modo di fare politica.

Il centrosinistra invece, vuoi per colpa di un Sindaco accentratore – vedi le nostre disponibilità dichiarate e mai accolte ai tempi del Covid così come in fase di ricezione fondi PNRR – vuoi per gli interessi personali di qualcuno si è sfaldato. Si è incanalato in una guerra fratricida dove non si riesce a capire chi vince e chi perde. Il Sindaco è convinto di contenere ancora una parte del PD con l’assessore che inspiegabilmente, o molto consapevolmente, ha mantenuto la sua poltrona al fresco mentre i suoi grandi elettori firmano un documento PD-Campania Libera dove tra i tanti punti programmatici spicca quello della fuoriuscita dalla maggioranza.

Una confusione politica-amministrativa mai vista in questa città che rispecchia precisamente quello a cui si è costretti a vedere ogni giorno. Fortunatamente noi di “Nuova Democrazia” e “Rialzati Crispano” abbiamo visioni diverse, rappresentiamo la vera alternativa a questa baruffa metapolithese e a differenza loro pensiamo prima col cuore e poi con la testa.

Amministreremo questa città per il solo amore di Crispano!

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