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Ad AFRAGOLA il Calcio è fermo al palo ed ha un solo colpevole

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AFRAGOLA – Nel comune normanno non è più tempo di fare calcio. Da diversi anni oramai si naviga a vista e si tira a campare. Il calcio ad Afragola è ostaggio di una sola persona e si chiama Raffaele Niutta. Questo personaggio, per parecchio tempo spacciatosi per il Presidente della società sportiva Afragolese 1944 – solo grazie alla solerte indagine di questa testata si viene a sapere che sui documenti il suo nome non appariva da nessuna parte – Raffaele Niutta durante la sua militanza all’ombra del Moccia ha dichiarato tutto e il contrario di tutto. Fu colui che asserì che il titolo è della città e che per nulla al mondo l’avesse mai messo in vendita, salvo poi smentirsi alcuni mesi dopo, quando sentitosi attaccato dal tifo sano della città cominciò a giocare di rimessa, “minacciando” di vendere il titolo e lasciare Afragola.

In verità, il sedicente Presidente, in città, è sempre stato inviso da tutti, almeno da quelli che con l’Afragolese calcio non nutrono nessun interesse economico personale. Il suo modus operandi è molto vicino a quelle società che ricordano il calcio fangoso degli anni ’80 quando le sponsorizzazioni avevano una doppia valenza e nel contempo rappresentavano linfa vitale per entrambi gli elementi del sodalizio. Nel 2023 le cose sono cambiate e Afragola è sempre stata una città, i cui imprenditori e imprenditori-tifosi sono stati un passo avanti.

Il gioco di Niutta è sempre stato visto, quelli che stanno leggendo quest’articolo e non hanno interessi diretti con la società, sanno di cosa parlo. Col suo modo di fare impresa, lo pseudopresidente si è chiuso con le dita nella portiera. Si è fatto terra bruciata tra i veri imprenditori della città e ha tentato di nascondere la polvere sotto il tappeto passando da un’associazione ad una società a responsabilità limitata, come se quella polvere restasse di proprietà dell’associazione seppur il tappeto fosse stato venduto ad una società di capitale.

Ignoranza, sprovvedutezza o mala fede? Questo non si sa! Una sola cosa è certa che ad oggi, non si sa il calcio ad Afragola, seguitissimo da migliaia di persone, che fine farà.

L’ultima boutade del “presidentissimo” è stata quella di dichiarare di voler vendere il titolo ma a che prezzo? Non ci crederete ma Niutta ha avuto il coraggio di “sparare” 400mila euro per vendere la società dell’Afragolese, comprensiva del titolo che consente la partecipazione al prossimo campionato di SerieD. All’unico offerente fattosi avanti, Raffaele Mosca Procuratore Speciale della Cooperativa Sociale “Raggio di Sole” nonché Amministratore Delegato della GRENS BV con sede ad AMSTERDAM OLYMPISCH STADION 24 – PAESI BASSI – Società di Tipo Europeo – quest’ultima sarebbe stata l’acquirente della società – Raffaele Niutta ha presentato il conto di € 300mila per l’acquisto del Titolo omnicomprensivo del pagamento dell’ultima rata dei giocatori che a tutt’ oggi non erano stati ancora saldati, nonché tutte le relative scadenze più € 100mila a titolo di Iva non versata (cosi come riferito dalla Società ma senza nessun atto visionato dal potenziale acquirente). Inoltre il rappresentate della Società sportiva provvedeva ad impegnarsi al pagamento di tutte le somme eccedenti a € 100mila nel caso in cui l’Iva da versare fosse di misura superiore.

Fermo restando da quanto scritto finora, la società Afragolese 1944 nella persona del suo rappresentante Avv. Nicola Fontanella, lascia intendere che forse ci siano anche debiti di imposta ancora da versare, ma come può un imprenditore astuto e intelligente non comprendere che laddove il venditore si impegnasse a rispondere delle somme eccedenti i 100mila euro coi restanti 300mila euro incassati dalla vendita, facendo i conti della serva, comunque rischierebbe di restare insoluto, con il conseguente rischio di rimandare i debiti al legittimo proprietario, ossia Afragolese 1944?

Solo un pazzo accetterebbe una cifra così folle comprando, tra l’altro, a scatola chiusa. Ed è per questo motivo che l’imprenditore Raffaele Mosca non si espresse sulla natura della sua offerta. Semplicemente perché le sue aspettative furono di gran lunga inferiori e come è uso fare tra gentiluomini, non osò avanzare la sua offerta per non offendere i suoi interlocutori.

Solo all’indomani delle dicerie da marciapiede messe in circolo sicuramente da una parte vicina all’attuale assetto societario dell’Afragolese, il Mosca ha sentito l’obbligo e la necessità di mettere nero su bianco e di formulare la sua richiesta. Richiesta, tra l’altro, dove è compresa anche una cifra di cui la “Raggio di Sole” pretende la restituzione in quanto rappresenti una parte della sponsorizzazione dell’anno 2022/2023 per mancato rispetto del Contratto per un importo pari complessivamente ad € 111.747,15 oltre € 1.000,00 quali spese sostenute, per un ammontare complessivo pari ad €112.747,15.

Oltre questa cifra l’imprenditore afragolese si è impegnato, nel documento redatto e inviato alla Società Afragolese 1944, a versare un’altra quota consistente a mezzo bonifico in un’unica soluzione, ma solo dopo aver visionato tutti i registri contabili e nel caso in cui ci fossero debiti a capo della Società Sportiva Afragolese che superano di gran lunga l’importo offerto e non dichiarati, l’imprenditore comunicava contestualmente che la proposta poteva ritenersi nulla per incapienza economica dell’operazione di acquisto dato dall’elevata esposizione debitoria seppur la società è di nuova costituzione.

Questa è tutta la verità inerente il mancato passaggio di consegna al nuovo acquirente. Ai posteri l’ardua sentenza. Se Niutta vuole vendere davvero oppure no, nessuno lo sa! Se poi a tutto questo aggiungiamo la querelle sorta sulla richiesta avanzata dalla Lega nazionale dilettanti (LND) per un sopralluogo presso il campo A del compresso sportivo “Luigi Moccia” di Afragola da parte di un fiduciario del Dipartimento Interregionale e le conseguenti dichiarazioni del Sindaco Antonio Pannone dove comunica l’indizione di una Conferenza Stampa che si terrà oggi alle 14 per chiarire che a mezzo PEC al Comune non è mai arrivata nessuna richiesta da parte della Lega Nazionale Dilettanti e che per giunta la ASD Polisportiva Afragolese 1944 ha “postato” sulla propria pagina Facebook un comunicato della F.I.G.C.- L.N.D. del 16 giugno 2023, che riportava la presunta gravità della sospensione delle operazioni di verifica alla struttura con la relativa comunicazione agli uffici del Comune di Afragola. ma al Comune, invece, sono arrivate solo due comunicazioni da parte del sedicente Presidente, la prima in data 17 gennaio 2023 una nota in cui si richiedeva la stessa gestione temporanea del campo A unitamente ad un’altra associazione sportiva territoriale.

E la seconda, in data 13 febbraio 2023, la ASD Polisportiva Afragolese 1944 ha inopinatamente protocollato un’ulteriore comunicazione in cui dichiarava la RINUNCIA (si, avete letto bene) all’ affidamento temporaneo del Campo A e annessi spogliatoi del Centro Sportivo “Luigi Moccia”, senza fornire alcuna motivazione, lasciando di fatto la gestione dello stesso ad un’altra associazione sportiva, fino all’ espletamento delle procedure di gara per l’affidamento del campo sportivo, secondo quanto previsto dalle norme vigenti.

Quindi se ancora non è chiaro, colui che si dichiara Presidente dell’Afragolese, gioca di furbizia, credendo che gli altri siano stolti o nella migliore delle ipotesi distratti. Con la speranza che presto l’Afragolese Calcio sia liberata, vi terremo aggiornati sulla vicenda.

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Afragola

Afragola, partita la ristrutturazione dell’Istituto “Guglielmo Marconi”, il sindaco Pannone: “Salvaguardati i diritti degli alunni”

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Sono partiti i lavori di ristrutturazione della storica sede del I Circolo didattico “Guglielmo Marconi”, finanziati con i fondi del PNRR. Dopo decenni, si potranno effettuare interventi necessari a garantire la sicurezza e la funzionalità della struttura. Il cantiere è aperto e il sindaco di Afragola Antonio Pannone fa sapere – tramite una nota ufficiale – che seguirà personalmente l’evoluzione dei lavori, invitando i responsabili a prestare la massima attenzione al tema della sicurezza.

Stamani, il primo cittadino afragolese è stato invitato dalla dirigente scolastica; ha partecipato alla riunione del Consiglio d’Istitituto della “Marconi” per confermare un impegno assunto mesi fa: da settembre, non si faranno i doppi turni e saranno salvaguardati i diritti di tutti gli alunni, a cominciare da quelli con bisogni educativi speciali.
Infatti, la Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, ha adottato un atto di indirizzo con il quale i tecnici comunali dovranno rendere utilizzabili 4 aule disponibili presso il plesso di via Firenze e avviare le procedure finalizzate alla locazione di altre 7 aule presso l’Istituto scolastico “San Giuseppe” di corso Garibaldi. Sono aule idonee, già attrezzate, recentemente ritinteggiate e con una parte degli impianti rifatti ex novo.
“Si tratta di un risultato di assoluta importanza, di cui mi prendo la piena responsabilità, – scrive il sindaco Pannone – , anche con riferimento alle risorse economiche necessarie al fitto dei locali, perché sono perfettamente consapevole di quanto siano importanti la crescita e la formazione delle nostre bambine e dei nostri bambini e la serenità delle famiglie, dei docenti e di chi vive quitidianamente la scuola. Come sempre credo nel primato della verità, pertanto, anche nella riunione di stamani ho ribadito un dato incontrovertibile: mai da sindaco ho parlato di doppi turni inevitabili.”

Non è mai stata un’ipotesi da me presa in considerazione – continua – anzi, più volte ho precisato che mi sarei adoperato per evitarli mentre si fanno in altri comuni, proprio a causa dei lavori del PNRR. E siccome sono impegnato ad usare sempre il linguaggio della verità, ho semplicemente chiesto a tutti di attendere che l’Amministrazione facesse le necessarie ricognizioni degli spazi e concludesse le procedure amministrative che hanno prodotto un risultato finale che oggi ci riempie di orgoglio. È mia abitudine prima raggiungere gli obiettivi e poi comunicare il buon esito delle iniziative intraprese. Non ho bisogno di lanciare inutili proclami. La Scuola è un tema troppo importante e serio per consegnarlo alla superficialità di chi cerca un po’ di pubblicità. Quindi, le battaglie, la barricate, le mobilitazioni se le sono inventate forse altri: francamente mi interessa poco e mi ostino a ricercare la buona fede degli interlocutori. L’importante era ed è dare risposte concrete alle aspettative della nostra comunità. Da parte mia ho sempre rassicurato le famiglie schierandomi al loro fianco“.

Infine il sindaco Pannone ringrazia “tutti coloro che non hanno mai fatto mancare il loro prezioso contributo: la dirigente scolastica, lo staff, le docenti, i rappresentanti dei genitori e le realtà associative. Ciò che abbiamo programmato e messo in campo, lo abbiamo fatto soprattutto per le nostre bambine e i nostri bambini”, conclude.

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Afragola, sversati quintali di mondezza illegale: denunciati due rom

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Una decina di quintali di rifiuti speciali e pericolosi sversati dal campo rom di Giugliano fino alle campagna di Afragola. Azioni reiterate da parte di due soggetti, intercettati la notte scorsa da una delle pattuglie della polizia locale di Afragola, trovati a scaricare illegalmente un intero carico di mondezza in località Sarricchio.

I due, di origine romena, già noti alle forze dell’ordine, avrebbero voluto darsi alla fuga – una volta colti in flagrante – ma sono stati bloccati ancor prima che lo potessero pensare. Sono stati denunciati in stato di libertà, mentre il furgone, sul quale sono ancora in corso gli accertamenti del caso, è stato posto sotto sequestro.
All’interno del veicolo, secondo una prima ricognizione degli agenti della polizia locale, c’erano rifiuti di ogni genere: calcinacci, plastiche, legno, buste di plastica ancora chiuse, bidoni e altro materiale.
Non si esclude che possano essere stati i responsabili di altri grossi sversamenti abusivi di rifiuti speciali e anche pericolosi nella stessa zona. Ora le indagini della polizia municipale sono indirizzate ad individuare la provenienza dei rifiuti e soprattutto chi ha pagato i due rom per lo sversamento illegale degli stessi.

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Rapinarono una tabaccheria di Caserta, individuato uno dei tre malviventi: è di Afragola

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Nella giornata di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura coercitiva emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei confronti di una persona residente ad Afragola.

I fatti risalgono al 20 settembre di un anno fa, in cui tre soggetti furono protagonisti di una rapina a mano armata ai danni di una tabaccheria casertana.
L’ordinanza di custodia cautelare costituisce l’epilogo di una complessa attività investigativa avviata nell’ immediatezza a seguito dei fatti, coordinata da questa Procura e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Caserta, sia con attività d’intercettazione telefonica sia con mirati servizi di osservazione e pedinamento.

Le indagini, in particolare, hanno consentito di ricostruire l’esatta dinamica delittuosa.
In particolare, uno dei due soggetti si è occupato del reperimento delle armi e del veicolo utilizzato per la rapina, intestato a prestanome, mentre gli altri hanno concorso materialmente nel compimento del reato.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, così l’odierno indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva e la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà anche valutare l’ assenza di ogni forma di responsabilità in capo allo stesso.

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