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Luoghi aperti ed eventi per il Ferragosto napoletano, mostre, spettacoli, concerti e chiese del Comune di Napoli

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hi resterà a Napoli nel weekend di Ferragosto non resterà con le mani in mano. Oltre ai musei statali, sono diversi i luoghi messi a disposizione dal Comune.  Martedì 15 agosto apertura straordinaria in occasione della celebrazione della Madonna Assunta, grazie alla Reale Arciconfraternita e Monte del SS. Sacramento dei Nobili Spagnoli e al Comitato Partidarios De Santiago. Alle 20.30 concerto del Coro Suaviternova diretto dal maestro Pietro Biancardi, che proporrà la musica sacra. L’evento è inserito nel cartellone di “Vedi Napoli d’estate e poi torni. Emozioni oltre stagione”, progetto sostenuto e promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli.

Castel Nuovo

aperto tutti i sabati dalle 8:30 alle 18:30. Aperto il 15 agosto, con ingresso libero e senza obbligo di prenotazione, consentendo l’accesso alla Piazza d’Armi (Cortile Monumentale) dalle ore 8:30 alle ore 14:00, con ultimo ingresso alle ore 13.

Palazzo delle Arti Napoli (Pan)

Aperto il 15 agosto dalle 9:30 alle 14.00. Aperto tutti i sabati e le domeniche del mese dalle 9:30 alle 19:30. Mostre in corso: Dalla Miraglia al Vesuvio – Nicola Rivelli (visitabile fino al 31 agosto); Amazing Naples – Christophe Mourey (visitabile fino al 31 agosto)

Convento di San Domenico Maggiore

aperto tutti i sabati dalle 9.00 alle 19.00. Chiuso il 15 agosto

Chiesa di San Severo al Pendino

Aperto tutti i sabati dalle 13.00 alle 19.00. Chiuso il 15 agosto chiuso

Complesso Monumentale dell’Annunziata

Aperto tutti i sabati dalle 9.00 alle 13.30. Chiuso il 15 agosto chiuso

Spazio Comunale di Piazza Forcella

Aperto sabato e domenica e festivi dalle 9.00 alle 18.00. 15 agosto aperto dalle 9.00 alle 18.00

Restate a Napoli

La rassegna di spettacoli gratuiti in piazza del Plebiscito propone come eventi principali (ore 21), dal 12 al 15 agosto, La Nina, Rosalia Porcaro, Maria Nazionale e Roberto Colella. Nel tardo pomeriggio, ore 19.30, toccherà ai principali volti emergenti della musica partenopea come Annibale, Vesuviano, Peppoh e Walter Ricci.  

Non essendo in programma eventi in queste date, la Casina Pompeiana resterà chiusa, come pure Castel dell’Ovo e il Cimitero delle Fontanelle.

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Eccidio di Marzabotto, parla Mattarella: “La memoria di quest’evento costituisce la pietra angolare della nostra Costituzione”

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In occasione dell’anniversario dell’eccidio di Marzabotto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha così ricordato quel tragico avvenimento. Ecco le sue dichiarazioni:

“A Marzabotto e nei territori che cingono Monte Sole, 79 anni or sono, si toccò l’abisso della barbarie e della disumanità. Centinaia e centinaia di persone inermi furono braccate per giorni e uccise dalle truppe naziste, con la complicità di fascisti locali. Non ci fu alcuna pietà per bambini, donne, anziani, disabili, religiosi. Le vicende della Guerra stavano costringendo gli occupanti ad arretrare e fu allora, in quei terribili mesi, che la vile ideologia dell’annientamento dispiegò tutti i suoi orrori. La memoria di questo eccidio, tra i più sanguinosi del Secondo Conflitto mondiale, costituisce una delle pietre angolari della nostra Costituzione e dell’anima dell’Europa, basata sulla promessa di pace che i popoli e gli Stati del Continente si sono scambiati dopo aver riconquistato la libertà. Libertà e democrazia hanno ricevuto forza qui, da così tanto dolore, e trovano alimento soltanto in una civiltà che sappia rispettare la vita, la persona, il diritto, capace di promuovere uguaglianza e giustizia. Su questo tessuto sono state edificate nuove Istituzioni e si è avviato il processo di integrazione europea: un patrimonio comune da preservare, potenziare e perpetuare, con tanta più determinazione, proprio adesso che la guerra è tornata drammaticamente a insanguinare il Continente”.

Poi, conclude: “Le nostre comunità e le nostre terre hanno conosciuto fin dove possano spingersi l’atrocità del male e la negazione della dignità umana. Esserne consapevoli è condizione per dire mai più, e divenire protagonisti di un domani migliore”.

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Questione stadi in Italia, De Laurentiis tuona: “Serve un Commissario, il calcio italiano è indietro rispetto agli altri Paesi”

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto per parlare della situazione stadi in Italia, ed ha così spiegato il suo punto di vista in una nota ufficiale:

“Ha ragione il ministro Andrea Abodi, sulla necessità di un Commissario per il problema degli stadi di calcio in Italia. Gli stadi non possono restare nella proprietà indisponibile dei comuni. Non tutti i comuni hanno i fondi necessari né per trasformare gli stadi obsolescenti da 60 anni né per manutentarli. Il calcio italiano fa fatica a mettersi lo smoking durante le proprie rappresentazioni rispetto alle altre nazioni”.

Poi, aggiunge: “Bisogna considerare che nel campionato italiano militano centinaia di calciatori appartenenti ad altre nazioni e quindi, vengono seguiti da tantissimi e fedelissimi supporters all’estero, nei confronti dei quali non facciamo certo una figura all’altezza del nostro calcio per via degli impianti, screditando anche la nostra nazione. Anche le modalità di ripresa delle partite stesse sono spesso compromesse dalla inadeguatezza degli impianti. Per non parlare poi dei problemi relativi alla sicurezza. È importante che Abodi spieghi al Commissario prescelto che non bisognerà assolutamente sposare l’abituale ‘burocratese’ che ha ingessato sempre il nostro Paese, liberando gli stadi da autorizzazioni complesse e spesso sottoposte a sovrintendenze digiune completamente di cultura dello sport, ma avvezze per natura a sposare in toto il suddetto burocratese”.

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Reddito di Cittadinanza, divampa la protesta a Napoli: “Vogliamo la nostra dignità”

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Un gruppo di circa 50 persone si è radunato ieri in Piazza Garibaldi a Napoli, per protestare contro l’abolizione del Reddito di Cittadinanza. Cori, striscioni e megafoni hanno accompagnato il grido di protesta dei bambini per il diritto di studiare, giocare e fare sport.

Inoltre, ci sono state numerose proteste per il carovita, il salario minimo e le pensioni bassissime: “Questo corteo è anche per voi, le pensioni sono da fame”. Poi: “Negli altri Paesi europei il Reddito è ancora attivo, se l’Italia non è in grado di stare in Europa deve uscire”. E ancora: “Non possiamo pagare le bollette, l’affitto, il cibo e la benzina. È aumentato tutto, siamo costretti a fare delle scelte. Ora è iniziata anche la scuola, per chi ha i figli è un casino”.

Pertanto, il corteo è proseguito in Corso Arnaldo Lucci verso via Marina, mentre la protesta ha puntato i riflettori contro i lavori a nero: “Non vogliamo tornare a lavorare per 450 euro al mese a nero, vogliamo la nostra dignità”. 

Tra i partecipanti, c’è stato anche chi si è scagliato contro gli altri ex-percettori del sussidio: “Dite che volete lavorare, che volere i vostri diritti, ma dove stanno tutte queste persone?”.

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