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Uccisa a coltellate dall’ex, convalidato il fermo nei confronti del 54enne

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E’ stato convalidato il fermo per Salvatore Ferraiuolo, l’uomo, pescivendolo di professione, è accusato di aver ucciso a coltellate l’ex compagna Anna Scala, poi ritrovata senza vita nel bagagliaio di un’auto a Piano di Sorrento. E’ stata infatti emessa contro il 54enne, residente a Sant’Agnello, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio premeditato (in esso assorbito il reato di maltrattamenti). Ieri intanto si sono tenuti presso la chiesa di San Renato a Moiano, a Vico Equense i funerali della donna. Il sindaco di Vico Equense, Peppe Aiello, ha proclamato il lutto cittadino. I familiari della vittima, ancora sconvolti per l’assassinio efferato della loro congiunta, urlano a gran voce che questa tragedia si poteva e si doveva evitare.

L’avvocato della famiglia della vittima, Giovanni De Gennaro, è stato chiaro al riguardo: “I segnali precursori c’erano tutti, che fosse in pericolo era ormai chiaro e nonostante ciò nulla è stato fatto per impedire a quell’uomo che la uccidesse. Le minacce l’hanno spinta a ritirare le denunce, ma quando questo avviene l’attenzione degli inquirenti si deve acuire. È proprio quello il momento che deve spingere chi indaga ad interrogarsi sulle reali ragioni di quella scelta. Anna negli ultimi tempi aveva deciso di vivere la sua vita normalmente, nonostante i consigli dei fratelli, che le chiedevano maggiori cautele. Ovviamente evitava i luoghi isolati ma non è bastato”.

Armato di coltello, Ferraiuolo ha atteso per oltre un’ora la ex. Dopo l’ha accoltellata a morte, e ha sistemato il cadavere nell’auto di lei, una Citroen C3. Si tratta di particolari che hanno fatto sì gli inquirenti gli contestino l’aggravante della premeditazione. Le accuse, mosse dal sostituto procuratore di Torre Annunziata Federico Nesso e dal procuratore Nunzio Fragliasso sono l’omicidio aggravato dalla premeditazione, lesioni e porto d’arma da taglio e occultamento di cadavere.

Non solo, ci sono i maltrattamenti e le minacce. L’omicidio, emerge dal provvedimento, ha avuto evidenti segnali precursori. La donna aveva subito due aggressioni in due giorni, tra il 24 e il 25 luglio, a casa di un’amica e in spiaggia, con pugni e schiaffi. Inoltre l’uomo le aveva danneggiato l’auto, proprio quella in cui sarebbe stata ritrovata senza vita. La minacciava di morte (“vai a togliere la denuncia… quanto torno t’acciro proprio…”) perché lei l’aveva denunciato ai carabinieri. A peggiorare ulteriormente la posizione di Ferraiuolo anche importanti testimonianze: quelle rese dall’amica a casa della quale la vittima si trovata il 24 luglio quando l’uomo l’ha picchiata, e le dichiarazioni dei carabinieri di Massa Lubrense e di un sottotenente della polizia locale.

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Piazza Carlo III, 14enne accoltellato da un gruppo di coetanei, ferito anche l’amico del 14enne

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Una lite tra giovanissimi è sfociata nel sangue. Nella serata di ieri, 17 settembre, un ragazzino di 14 anni è finito al Pronto Soccorso con una coltellata nel fianco. Stando a quanto appreso nelle ultime ore, la vittima sarebbe stata ferita in piazza Carlo III, nel centro di Napoli, durante un litigio di gruppo. Il ragazzino è stato soccorso dal 118 e poi trasportato in ospedale. Il minore non è in pericolo di vita e i medici hanno escluso lesioni gravi.

L’aggressione sarebbe arrivata durante una lite nata per futili motivi. Pare che anche l’amico del 14enne sia stato ferito con un pugno nel mezzo della discussione. I due ragazzini non hanno fornito ulteriori dettagli sulla dinamica e sull’identità degli aggressori. Intanto gli agenti della Polizia di Stato stanno indagando sull’episodio di violenza. Sarannno utili, inoltre, le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza installate in zona. Seguiranno aggiornamenti.

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Terribile lutto sconvolge il liceo Umberto, Giuseppe era figlio di un operatore scolastico del liceo

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Un giovane studente del liceo Umberto di soli 17 anni è morto stroncato da un malore. Giuseppe G. frequentava la quarta c ed era il figlio di un operatore scolastico del liceo, come spiega Il Mattino. Sgomento tra i compagni di classe per la prematura dipartita causata da un infarto fulminante che non gli ha lasciato scampo.

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Ordigni contro un negozio, spari su bar e centro scommesse, criminali in azione nella notte.

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Due episodi criminosi sono avvenuti nella notte a Boscoreale. Un ordigno è esploso, intorno alle 2.30 del mattino davanti all’ingresso di un negozio in Piazza Sant’Anna. L’esplosione ha danneggiato la serranda dell’attività e due auto parcheggiate in strada. Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice. Nessun ferito. Intervenuti sul posto i carabinieri della sezione radiomobile e quelli del nucleo investigativo di Torre Annunziata.

Poco prima i carabinieri della stazione di Boscoreale sono intervenuti in via Giovanni della Rocca per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sconosciuti avrebbero esploso dei colpi di arma da fuoco contro due attività commerciali: un bar e un centro scommesse. Rilievi a cura dei militari del nucleo investigativo di Torre Annunziata. Rinvenuti 6 bossoli cal. 7.65mm. Non ci sono feriti, indagini in corso per chiarire dinamica e matrice evento.

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