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Cronaca

Tragedia in montagna: Pier Nicola Palmieri muore dopo un volo di 100 metri

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Tragedia avvenuta sabato sera in Alto Adige, dove il 59enne medico lombardo Pier Nicola Palmieri ha perso la vita in un incidente in montagna.

Stando alle prime informazioni, l’uomo sarebbe precipitato per un centinaio di metri finendo in un torrente, forse a causa di un piede poggiato male, e per lui non c’è stato niente da fare. In particolare, il 59enne sarebbe salito su un bus per raggiungere l’albergo in cui alloggiava ma avrebbe sbagliato direzione, scendendo quindi dal mezzo.

A quel punto si sarebbe incamminato verso l’hotel, ma tra Moso e Corvara in Passiria sarebbe caduto in un burrone dall’altezza di circa 100 metri, finendo nel torrente Passirio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i carabinieri e la Guardia di Finanza.

Cronaca

Stupro a Caivano. La Procuratrice: “gli orrori non si sono consumati all’interno del Centro Delphinia”

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Questa mattina, sono scattate le manette per i nove ragazzi del branco che nel luglio scorso hanno adescato e violentato le due cuginette di 10 e 12 anni a Caivano, in tre luoghi diversi: prima la villa comunale di Caivano, poi nel campo sportivo abbandonato ‘Faraone’ e infine nell’ex isola ecologica di via Necropoli. Inoltre, come dichiarato dai magistrati, nell’ex centro sportivo ‘Delphinia’ non è stato accertato alcun episodio di stupro. La nostra redazione sin da subito, il 1 settembre scorso, aveva già denunciato la menzogna diffusa sui reali luoghi degli orrori (leggi qui)

Pertanto, nel corso della conferenza stampa in Procura, la dottoressa Troncone ha così dichiarato:

“Tutto ha avuto inizio dopo la denuncia presentata nella serata del 30 luglio dal padre di una delle due vittime (avvisato dal figlio che aveva ricevuto un messaggio inequivocabile), subito ascoltata nella stanza protetta della stazione dei carabinieri di Caivano da un maresciallo donna specializzata in questo tipo di reati; da lì è partita l’informativa alle procure interessate che ha fatto scattare l’inchiesta, a cui le vittime hanno offerto massima fiducia e collaborazione. Il generale Scandone ha invitato i genitori che nutrano dubbi sui figli a rivolgersi ai Carabinieri”.

Poi, ha aggiunto: “I video delle violenze sessuali denunciate dalle ragazzine sarebbero stati rinvenuti nei cellulari degli indagati, riconosciuti in foto, e passati ad amici e conoscenti, nessuna vendita di materiale pedopornografico è stato scoperto ma su questo, c’è un’inchiesta in corso della Dda di Napoli. La visita ginecologica disposta dai Pm ha confermato gli abusi sessuali, la conoscenza fra le ragazzine e quello che poi è diventato il branco è avvenuta nella villa comunale della città. Uno dei ragazzi oggi indagati era stato coinvolto già in un caso di stupro ai danni di un’altra persona, ma in quel non si potette procedere contro di lui causa la minore età. Adesso, entro 5 giorni, come prevede il codice di procedura penale, tutti gli arrestati saranno per la prima volta interrogati”.

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Cronaca

Venezia, rissa tra i clienti e i camerieri di un noto bar in piazza San Marco

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Maxi rissa scoppiata presso lo storico Gran Caffè Chioggia in Piazza San Marco a Venezia, che ha visto protagonisti clienti e camerieri.

In particolare, la lite sarebbe scaturita quando il personale del locale ha negato ad un gruppo di turisti usare il bagno, poiché non avevano consumato al bar. A quel punto, ne è nata una discussione culminata con calci e spintoni tra i diretti interessati, ripresi dai telefonini di alcuni passanti e di altri clienti.

Tuttavia, a sedare gli animi cii ha pensato la Polizia, che una volta intervenuta sul posto ha identificato i responsabili facendo partire le indagini.

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Cronaca

Tragedia in Colombia, presidente del Tigres aggredito e ucciso da ignoti allo stadio

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Il mondo del calcio è sotto shock, dopo la notizia dell’uccisione del presidente della squadra colombiana del Tigres, Edgar Paez Cortes.

Secondo le prime informazioni, l’uomo sarebbe stato ucciso al termine della partita tra la sua squadra e l’Atletico Cali Fc del Primo B, quando alcuni individui ancora ignoti hanno aggredito Edgar ponendo fine alla sua vita.

Ecco le parole di uno dei calciatori ai media:

“In un gruppo che abbiamo internamente tra i giocatori della società hanno dato questa notizia. Gli unici presenti nella clinica sono gli insegnanti, le figlie e i parenti di Don Edgar”.

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