Attualità
Parcheggio vietato ai dipendenti del Santobono, sit in dei sindacati dopo la decisione
I sindacati di categoria della sanità di Cgil, Cisl e Uil terranno stamattina un sit-in nei pressi del pronto soccorso dell’ospedale Santobono di Napoli per protestare contro la decisione dell’azienda di interdire per motivi di sicurezza il parcheggio interno agli oltre 400 tra infermieri, tecnici e medici chiamati ad effettuare il primo turno di lavoro dalle 8 alle 14. “Siamo senza parole – scrivono in una nota unitaria le tre federazioni – per il tono perentorio e insindacabile, che rimanda a rapporti di lavoro tanto in auge nel periodo prebellico, e che evidentemente non ammette contraddittorio, con cui la direzione di questo presidio “semplicemente” informa tutti noi lavoratori, che da domani 15.11.23 è categoricamente interdetto l’ingresso e sosta auto nel parcheggio del P.O. Santobono da entrambi i varchi di via Caiazzo e di via M. Fiore, senza peraltro indicare neanche la durata di tale provvedimento! E’ evidente che posta così la questione la rigettiamo decisamente al mittente e dichiariamo un immediato stato d’agitazione di tutto il personale”.
Massimo Mancini, segretario aziendale della Cisl FP di Napoli, la federazione guidata da Luigi D’Emilio, sottolinea che “era in corso una trattativa con la direzione per assicurare parte dei posti in particolare a quanti vengono a lavorare da altre province e da luoghi lontani, ed avevamo dato la nostra disponibilità a trovare assieme una soluzione che salvaguardasse le esigenze poste dall’azienda e quelle del personale. Poi è arrivata d’improvviso questa decisione unilaterale, che non comprendiamo in nessun modo. Spero che il management non ritenga superfluo il confronto con i rappresentanti dei lavoratori, che hanno dato e danno lustro all’ospedale ogni giorno con il loro impegno e le prestazioni di eccellenza che realizzano a difesa dei bambini che da tutto il Mezzogiorno vengono ricoverati qui”.
Attualità
Abusivismo edilizio nel napoletano: scattano denunce e sequestri
Controlli serrati a Gragnano da parte dei carabinieri della stazione locale, volti a contrastare l’abusivismo edilizio.
Nel corso delle operazioni avvenute presso alcuni cantieri della zona, sono state denunciate tre persone che a via SS per Agerola stavano ristrutturando un immobile per adibirlo a pizzeria, in un’area sottoposta a vigilanza sismica e a vincolo paesaggistico, senza però ottenere i relativi permessi.
Pertanto l’intero immobile è stato sottoposto a sequestro, mentre i carabinieri sono intervenuti analogamente ad Agerola dove hanno denunciato altre tre persone: proprietaria, imprenditore edile e geometra.
In particolare gli agenti hanno accertato che i tre avevano realizzato “in difformità al permesso a costruire”, un fabbricato su due livelli con sottotetto per un’area complessiva di circa 350 metri quadrati. L’intera area è stata sottoposta a sequestro.
Attualità
Giulia Tramontano oggi avrebbe compiuto 30 anni, la sorella: “Vorrei spezzare l’incantesimo che ti ha portato via da noi”
Oggi avrebbe compiuto 30 anni Giulia Tramontano, la donna uccisa con il bambino che portava in grembo il 27 maggio 2023 a Senago dal compagno Alessandro Impagnatiello.
Pertanto la sorella Chiara ha voluto così ricordarla su Instagram:
“Buon compleanno Giulia, vorrei che il vento ti spettinasse i capelli creando infiniti intrecci che ti portano a noi. Vorrei che tu potessi correre su una distesa di grani bianchi e conchiglie mentre il sole lavora per creare la tua meravigliosa ombra”.
Poi continua postando una sua fotografia corredata da un testo e dalla canzone ‘Ovunque sarai’ di Irama:
“Vorrei sentire la tua mano calda poggiarsi sulle mie spalle contratte e spezzate dal dolore, sussurrarmi all’orecchio che hai trovato la tua strada. Vorrei spezzare l’incantesimo che ti ha portato via da noi soffiando sulle tue trenta candeline, come se potessi soffiare via tutto il male. Vorrei per entrambe le pace che solo il tempo può portare e l’amore che continua a vivere oltre i confini del tempo. Buon compleanno”.
Attualità
Malaria in Italia, l’epidemiologa: “Temiamo un ritorno”
È ricomparsa in Puglia, fra le marine di Lecce e Otranto, l’Anopheles sacharovi, zanzara portatrice storica della malaria nel Paese nostrano. Ad attestarlo uno studio realizzato da ricercatori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, dell’Istituto superiore di sanità e del servizio veterinario dell’Asl Lecce.
Non accadeva da oltre cinquant’anni.
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