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Giovedì 30 novembre: al via la stagione teatrale 2023/2024 del Teatro Elicantropo di Napoli

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L’inaugurazione della stagione teatrale 2023/2024 del Teatro Elicantropo di Napoli, giovedì 30 novembre 2023 alle ore 21.00, sarà affidata a Rosario Palazzolo, che ‘porterà’ in scena Salvatore Nocera interprete del suo premiatissimo spettacolo Letizia forever, presentato da Teatrino Controverso e T22, aprendo, così, il sipario sulla ventottesima stagione dello spazio eventi partenopeo. La vivacità del “piccolo” palcoscenico partenopeo, che dedica la sua stagione a Francesco Silvestri, Alessandro D’Alatri e al popolo Palestinese, si rafforza con maggiore energia e rinnovato impegno, orientata, come sempre, alla drammaturgia contemporanea, e ad un rapporto diverso, più diretto e immediato con il pubblico.

L’obiettivo è continuare a offrire spazio e vetrina ad artisti e compagnie provenienti da tutta Italia, unitamente alla formazione e valorizzazione di giovani talenti artistici. La “formazione teatrale”, com’è noto, è uno dei fiori all’occhiello del Teatro Elicantropo, riconosciuto dal Ministero proprio per la sua ultraventennale attività di Formazione e Perfezionamento Professionale per attori. Le attività del Laboratorio Teatrale Permanente del Teatro Elicantropo di Napoli, si articolano su tre anni di base, e proseguono con un periodo di ulteriore approfondimento, attraverso esperienze seminariali e incontri con artisti, maestri ed esperti teatrali di valore nazionale nella Sala Saramago.

Anche quest’anno, grazie al sostegno e alla collaborazione della Fondazione Eduardo De Filippo, il laboratorio teatrale si arricchirà di due ulteriori giornate settimanali dedicate allo studio del grande maestro partenopeo, che si terranno nella prestigiosa sede della Fondazione, a Palazzo Scarpetta. Le linee programmatiche del Teatro Elicantropo confermano la sua vocazione al teatro politico d’impegno civile e sociale, rivolto al contemporaneo, all’analisi e alla denuncia delle tragedie dei nostri tempi, affrontando i più svariati temi di profonda attualità. Per sottolineare il senso profondo delle tragedie che continuiamo ad attraversare e il riflesso che esse hanno nella nostra vita, il Teatro Elicantropo affronta per il terzo anno il tema del “tragico” in teatro, quello che Testori definiva “l’inizio e la fine del teatro stesso”.

“A tal proposito – sottolinea il direttore Carlo Cerciello – abbiamo articolato una stagione in cui siano presenti i segni della tragedia antica, che, come messaggi in bottiglia, arrivino a riaprire le nostre coscienze narcotizzate, e, allontanandoci dall’indifferenza e dal cinismo imperanti, ci indichino la strada di un possibile cambiamento etico, sociale e politico”. Dopo l’appuntamento inaugurale, in scena fino al 3 dicembre, sarà la volta di un atteso ritorno in scena, dal 7 dicembre, con lo spettacolo Scannasurice misteriosofica discesa agli inferi di Enzo Moscato con Imma Villa, regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo ed Elledieffe.

Il primo appuntamento del nuovo anno, da giovedì 11 gennaio, sarà con il debutto de Le Troiane da Euripide, Sartre, Giraudoux, Seneca, con Imma Villa, Mariachiara Falcone, Cecilia Lupoli, Serena Mazzei, regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo. Alcolista e senza fissa dimora, demone e cattiva coscienza dei decumani napoletani è Rosaria drammaturgia e disegni Benito Martino, con Monica Palomby e Chiara Alborino, adattamento, elementi scenici, luci e regia Davide Iodice, che Scuola Elementare del Teatro Aps presenta dall’8 febbraio. Estate torrida in una periferia napoletana, dal 15 febbraio, nello spettacolo La vacca di Elvira Buonocore, con Vito Amato, Anna De Stefano, Gennaro Maresca e la regia di Gennaro Maresca, presentato da B.E.A.T. teatro e Nuovo Teatro Sanità.

Margherita Romeo porta in scena, dal 22 febbraio, il meccanismo della cosiddetta ”relazione tossica” in Julio e Bea, di cui è autrice e interprete con Francesco Nappi, presentato da Simposi del Mediterraneo. In una lente total pink, Margherita Sarfatti, Rachele Guidi, Edda Ciano e Clara Petacci saranno le protagoniste, dal 29 febbraio, dei quattro monologhi di Dux Pink spettacolo di e con Ivonne Capece, presentato da (S)Blocco 5.

Racconta di Francesco e Silvia, incapaci di immaginarsi genitori nel mondo della precarietà, lo spettacolo Dammi un attimo scritto e diretto da Francesco Aiello e Mariasilvia Greco, anche interpreti con Elvira Scorza, in scena dal 7 marzo e presentato da Teatro Rossosimona Aiello/Greco.  È una specie di “anatomia del fascismo” inteso come una costruzione politica e mentale di una pratica di potere che ha condizionato a lungo la vita pubblica e privata degli italiani lo spettacolo Edda di e con Chiara Migliorini, in scena dal 14 marzo per la regia di Gianfranco Pedullà, presentato da Compagnia Teatro Popolare d’arte.

Un’altalena emozionale per i protagonisti Ken e Cynthia officiata dall’occhio vitreo del misterioso Cervus, pièce di Aaron Mark in scena dal 21 marzo, con Ludovica Apollonj Ghetti e Michele Demaria, presentata da Lumik Teatro, con la traduzione, scenografia, e regia di Michele Demaria. Il teatro e la sonorizzazione live si fonderanno, dal 28 marzo, per raccontare, attraverso un gioco epistolare, una storia che viene da lontano in ‘A Merica drammaturgia e regia di Ramona Tripodi, anche interprete con Anna Carla Broegg, presentata da Inbilico e Leucò.

Il Mondo occidentale sta vivendo un Tempo in cui lo sguardo verso l’orizzonte mostra un paesaggio desolato, dove la linea di confine tra la vita e la morte è sempre più labile. Da qui prende vita Conta che passa la pazza di e con Irma Ciaramella, regia, allestimento scenico e musica di Francesco Maria Cordella, presentato da Actstheatre dall’11 aprile. A chiudere la stagione teatrale, dal 20 aprile, ritorna in scena Cassandra di Christa Wolf, con Cecilia Lupoli, per la regia di Carlo Cerciello, presentato da Teatro Elicantropo. Cassandra viene dal passato o dal futuro, testimonia il passato perché in futuro non abbiano a ripetersi gli stessi errori, ma forse il futuro è già tra noi, è il nostro presente e gli errori si stanno già ripetendo.

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Nicola Caputo candidato alle Europee resta seduto sulla poltrona di Assessore Regionale

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NAPOLI – È già cominciata la campagna elettorale per i candidati al Parlamento Europeo e tra i candidati della Campania si può scorgere il nome di Nicola Caputo tra le file di Stati Uniti d’Europa la lista nata dalla fusione di Renzi ed Emma Bonino.

Nicola Caputo, ad oggi rappresenta i voti del Presidente della Regione De Luca, dato che il Governatore ha deciso di “pesarsi” come si dice in gergo, per una sfida a sfondo regionale, proprio contro il suo partito che, come tutti sanno, è stato l’artefice dei primi bastoni messi tra le ruote alla sua lotta per il terzo mandato.

Quindi De Luca contro il PD di Raffaele Topo, altro elemento di spicco della Campania, preferito dal PD insieme alla Picierno, Decaro e Sandro Ruotolo.

Ieri è stata la giornata del primo annuncio di Nicola Caputo attraverso i social, dove informa i propri fan del cambio strategico della Comunicazione, col quale si è deciso di usare i propri social solo ed esclusivamente per comunicazioni elettorali, accantonando per adesso la comunicazione istituzionale dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

“Le istituzioni sono una cosa seria, alta, solenne e vanno rispettate, così come le elezioni sono il momento più alto dell’esercizio della democrazia: per questo ho inteso come deontologicamente corretto interrompere l’attività di comunicazione istituzionale relativa all’Assessorato.

Ho servito le istituzioni sempre – prosegue l’Assessore – con il massimo della passione e della abnegazione, cercando di rendicontare quanto facevo tutti i giorni. L’ho fatto sia da Parlamentare europeo che da assessore regionale (ben 914 Agridiario e 156 AgriWeekReCap) senza mai confondere l’attività istituzionale con quella politica.

Con la stessa trasparenza, senso delle Istituzioni e onestà intellettuale – conclude – ho deciso di non confondere il Nicola Caputo candidato con il Nicola Caputo assessore”.

Queste alcune parole del post pubblicato ieri da Nicola Caputo. L’Assessore parla di deontologia, trasparenza, senso delle istituzioni e onestà intellettuale. Praticamente tutti valori di una perfetta democrazia usati in un solo post. Peccato però che il senso di democrazia vorrebbe che l’Assessore sia messo alla pari dei suoi competitor e non quello di rivestire una carica istituzionale in campagna elettorale, la quale carica, indiscutibilmente determina un vantaggio rispetto ai concorrenti, dato che in questo mese, si potranno continuare a dare risposte “politiche” agli amici e agli amici degli amici come già successo, forse inconsapevolmente, con uno dei suoi staffisti, ma questo ve lo racconteremo in un altro editoriale.

Praticamente l’Assessore Nicola Caputo, sta conducendo la campagna elettorale per le europee stando “seduto a cavallo” – come si dice in gergo politico – e poi parla di democrazia, senso delle istituzioni e trasparenza. Avrebbe fatto davvero questo se si fosse dimesso da Assessore regionale. Tanto é vero che chi comincia a leggere il suo post, nelle prime battute, crede proprio di stare lì a leggere delle sue dimissioni, peccato però che la comunicazione era solo per avvertire che la sua pagina smette di essere istituzionale per diventare promozionale. Peccato per quelli che realmente sperano in un cambio di rotta della politica.

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Sciopero indetto da Vesuviana, C. Flegrea, Cumana ed EAV

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Lunedì 6 maggio 2024, ci sarà uno sciopero di 24 ore proclamato dall’Usb.
Le ragioni di tale sciopero, che paralizzerà parzialmente la viabilità campana, sono da ricondursi ai problemi relativi alla sicurezza e al benessere di lavoratori e cittadini, dalla manutenzione dei treni e degli autobus, all’adeguamento dei contratti.
Durante lo sciopero di Lunedì 6 maggio, saranno ovviamente garantite alcune corse per la Circumvesuviana.

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Fondi Ministero della Cultura: 34,3 milioni alla Campania

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Quasi 236 milioni di euro a favore del patrimonio culturale italiano. È la notizia arrivata oggi dal ministero della Cultura dopo la pubblicazione di un decreto firmato dal ministro Gennaro Sangiuliano. I fondi riguardano il triennio 2024-2026 e interessano i settori dei beni archeologici, a cui sono riservati circa 15 milioni, delle belle arti e il paesaggio, che ricevono 27,2 milioni di euro, e dei musei, a cui arrivano quasi 12,5 milioni. A questi, si aggiungono gli archivi con 3,7 milioni e le biblioteche con 5,4 milioni di euro. 
La Campania riceverà 34,3 milioni di euro, a fronte di 125 progetti finanziati; seconda tra le regioni più finanziate dal ministero della Cultura. Gli stanziamenti saranno particolarmente cospicui per le belle arti e il paesaggio con 45 interventi che verranno realizzati con 19,6 milioni di euro. 

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