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Cronaca

NAPOLI – BRANCO ANCORA IN AZIONE, GIOVANE MASSACRATO SENZA MOTIVO

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Un ragazzo poco più che ventenne, un lavoro onesto con il quale garantire dignità alla propria famiglia, una giornata massacrante e il ritorno, finalmente, a casa: nulla di nuovo, se non fosse per sei bestie che, a bordo di tre scooter, hanno deciso di concludere la serata a discapito del malcapitato Samuel (nome di fantasia, le indagini sono ancora in corso), ragazzo del Ghana in cerca di un futuro migliore.

Lo accerchiano, lo provocano, lo insultano e, senza alcuna ragione o reazione da parte sua, iniziano a picchiarlo: sono in sei contro uno. Vigliacchi, squadristi, rifiuti umani. Lo massacrano di botte a tal punto da ridurgli il volto ad una maschera di sangue: ora Samuel è ricoverato in un nosocomio napoletano, rischia di perdere un occhio. Solo l’intervento, seppur tardivo, di alcuni agenti della Polizia Locale appostati poco più avanti che ha causato la fuga dei criminali ha evitato conseguenze ancora più gravi al giovane, che voleva solo concludere in pace la sua giornata di lavoro. Che non potrà riprendere per un po’, a causa delle profonde ferite infertegli. Al danno fisico si aggiunge quello economico.

Forse la “colpa” di Samuel è stata quella di indossare la pelle di un colore diverso, e per questo preda ancora più facile del branco violento e pure razzista.

Succede a Napoli, la notte del 21 febbraio, zona Corso Umberto, nell’indifferenza e nel silenzio generale. In una città d’amore, che tuttavia non offre adeguata tutela ai propri figli.

Il tema della sicurezza emerge sempre più drammaticamente giorno dopo giorno, evidenziando l’inadeguatezza delle risorse umane messe in campo, impegnate negli ultimi tempi più a manganellare i manifestanti che a garantire ordine e rispetto delle Leggi. Un boom di turisti e di incassi, al quale tuttavia non corrispondono investimenti in sicurezza che possano fornire un’adeguata risposta al degrado dilagante.

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Cronaca

Paura al Rione Sanità, crolla solaio nella camera da letto di un 83enne

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Paura questo pomeriggio nella strada che diede i natali a Totò, nel Rione Sanità.

I carabinieri della stazione Napoli Stella sono intervenuti in via Santa Maria Antesecula. Poco prima il solaio di un appartamento al 4º piano è crollato.

Il solaio è corrispondente alla camera da letto. L’unico occupante – un 83enne – è rimasto illeso, era in un’altra stanza. I vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza l’appartamento.

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Aversa

Rapinava donne mentre parcheggiavano: preso rapinatore seriale nel Casertano

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E’ ritenuto l’autore di tre raid commessi nel Casertano – una rapina consumata lo scorso 8 luglio ad Aversa, e anche di due tentativi messi a segno a Villa Literno e a Trentola Ducenta – tutti commessi ai danni di donne che stavano parcheggiando, il quarantenne di Castel Volturno (Caserta) a cui la Squadra Mobile di Caserta e il Commissariato di Aversa hanno notificato, lo scorso 18 luglio, un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, convalidato dal gip che ha disposto per lui il carcere.

Particolarmente odiosa è risultata la rapina compiuta proprio ad Aversa dove ad essere stata presa di mira da un malvivente armato di pistola e con una mascherina sul volto è stata una mamma che stava parcheggiando la sua auto con a bordo il suo bimbo di pochi mesi.

In quell’occasione alla vittima è stata strappata una collana e sottratti alcuni anelli e 300 euro in contanti.
Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, la Polizia di Stato è riuscita a risalire inequivocabilmente alla Fiat Panda adoperata dal bandito a cui peraltro aveva sostituito le targhe, rubate a proprio a Castel Volturno.
Le informazioni raccolte hanno consentito di contestargli anche le tentate rapine (sventate dalla presenza di testimoni) commesse con lo stesso “modus operandi” a Trentola Ducenta e a Villa Literno, anche queste ai danni di donne che stavano parcheggiando.
L’uso della stessa vettura, l’identikit dei testimoni, il sequestro di abiti e accessori – come un paio di occhiali – uguali a quelli adoperati dal rapinatore, hanno indotto gli inquirenti a emettere un provvedimento di fermo, notificato con non poche difficoltà dalla Polizia di Stato: l’indagato, infatti, risultato con precedenti per reati contro il patrimonio, per alcune ore è riuscito a sfuggire alla misura precautelare.

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Cronaca

Melito, auto si cappotta e finisce contro vetrina di un bar

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Poco dopo le 13 di oggi, un incidente che sarebbe potuto diventare molto pericoloso – non ci sono conseguenze – è avvenuto a via Po a Melito, in provincia di Napoli.

Una Fiat Panda grigia è uscita di strada, ribaltandosi e terminando la sua corsa contro la vetrina di un bar della zona. I due giovani a bordo sono usciti indenni dall’autovettura nonostante il violento impatto.

L”auto, dopo aver perso il controllo, ha abbattuto diversi paletti di delimitazione del marciapiede e danneggiato un altare votivo che era nelle vicinanze. Sono stati dei passanti i primi a soccorrere e ad estrarre dalla vettura capovolta i due occupanti.

Poco dopo i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza l’area e rimuovere il veicolo incidentato. L’esatta dinamica dell’incidente è in corso di verifica da parte della polizia municipale.

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