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Foto con Putin, Jorit si difende, lo street artist napoletano commenta per la prima volta le immagini che lo ritraggono al fianco del dittatore russo.

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“Le foto del bacio di Meloni con Biden o Netanyahu dovrebbero far discutere quantomeno più della mia con Putin”. Si difende così Jorit, attraverso una story sul suo account Instagram, da chi lo ha accusato di vicinanza al regime russo dopo la diffusione di un’immagine in cui è ritratto abbracciato al dittatore russo.

“E invece la propaganda di guerra – va avanti nel suo ragionamento lo street artist napoletano – ci ha fatto credere che da una parte ci siano i buoni (Occidente) e dall’altra i cattivi (Russia, in futuro anche la Cina?). La recente visita in Russia è coerente rispetto al percorso di militanza artistica che porto avanti da anni e, come le precedenti, ambisce a diffondere un messaggio di pace. Lungi da me elogiare Putin, ma come non rompere la bolla di propaganda che ci vuole in conflitto e sempre su più fronti? I politici europei devono immediatamente riprendere i contatti diplomatici e aprire un dialogo con la Russia. Bisogna fermare la guerra, bisogna costruire ponti tra i popoli, bisogna farlo ora!”.

La critica mossa a Jorit, quasi unanime e di portata nazionale, riguarda proprio l’evoluzione del suo “percorso di militanza artistica” dall’invasione dell’Ucraina in poi. In un primo momento aveva difeso la cultura russa dall’improvviso ostracismo occidentale (un esempio è il murale dedicato a Dostoevskij all’esterno del Righi di Fuorigrotta a Napoli), poi però era arrivato a dipingere un’opera a Mariupol, città violentemente occupata dalle forze della federazione russa. Infine la foto con Putin in persona a “dimostrare che è umano”, scattata  al festival della gioventù a Sochi.

Zhanna Zhukova, giornalista, è rappresentante dell’associazione My Volia e portavoce del coordinamento unitario delle associazioni ucraine in Campania. Si è recata a piazza Dante, già nelle scorse settimane luogo di ritrovo della comunità ucraina per omaggiare il dissidente russo Aleksej Navalny ucciso dal regime, e ha attaccato due poster: ritraggono Jorit accanto a Putin, con sul volto del premier russo una mano che gronda sangue. Zhukova ha rivolto un pensiero a Jorit: “Sono nella tua Napoli, ma se a te proprio piacciono gli assassini resta in Russia. Povero Jorit. Non capisci che questo mostro mangia le persone come te a colazione, ne spreme i succhi e poi li sputa”.

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Volata tricolore, il numero 4 assente sulle bandiere e gli striscioni esposti nel centro di Napoli

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“Rimaniamo sul pezzo, stiamo concentrati e non voglio vedere in giro bandiere con numeri a caso”: all’appello di Antonio Conte fatto ai tifosi in conferenza stampa dopo la gara con il Parma, Napoli ha risposto esponendo striscioni e bandiere dove il numero 4 è praticamente assente.

Come a Forcella quartiere azzurrissimo dove sono stati esposte bandiere e striscioni di incitamento alla squadra.

Su uno, grande, e posto proprio all’ingresso dello storico rione, la scritta ‘ Forza Napoli’.
”Quando sarà – anticipa uno dei tifosi che lo ha esposto- siamo pronti ad incollarci sopra il numero …..” e chiude la frase senza neanche nominarlo.

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È morto Nino Benvenuti: la Leggenda del pugilato

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ANSA – Nino Benvenuti, leggenda dello sport italiano, campione del mondo dei pesi medi di pugilato e medaglia d’oro a Roma ’60, è morto.

Benvenuti aveva 87 anni ed era malato da tempo. Nato ad Isola d’Istria il 26 aprile del 1938, è stato tra i migliori pugili di tutti i tempi, Nino Benvenuti è stato campione olimpico nel 1960 nei pesi welter e campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970, epoca in cui i suoi confronti con Emile Griffith fecero la storia non solo dello sport ma anche della società dell’Italia di quei tempi. Benvenuti, del quale furono epiche anche le sfide con Sandro Mazzinghi, è stato campione mondiale edd europeo anche dei superwelter.

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Stash dei The Kolors scopre Focaccia Factory a Londra e nasce un sogno italiano a Capri

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Londra, notte di musica, emozioni… e profumo di focaccia. Durante un concerto nella capitale britannica, è bastato un incontro, un assaggio e un’idea per accendere una scintilla: quella tra Focaccia Factory e Stash, frontman della band multiplatino The Kolors.

Dietro le quinte, ad accoglierlo, c’era Giuseppe Aporovidolo, fondatore di Focaccia Factory, già amico e concittadino di Stash, con cui condivide radici, passione e uno spirito creativo instancabile. È stato proprio lui a portare nel backstage le sue celebri focacce artigianali, preparate secondo ricette autentiche italiane, che hanno immediatamente conquistato il palato (e il cuore) del musicista.

Dopo il primo morso, Stash ha detto: “Dobbiamo portarla a Capri”.
E da lì, tutto è cambiato.

In meno di un mese, è nato un progetto tanto ambizioso quanto naturale: aprire una sede di Focaccia Factory nel cuore di Capri, in Piazzetta, luogo simbolo del lifestyle mediterraneo. Insieme, Giuseppe, Stash e un gruppo di amici e collaboratori appassionati hanno dato vita a qualcosa di speciale: un team affiatato, un’atmosfera unica e tutta la qualità che aveva già conquistato Londra.

Oggi siamo felici di annunciare che Focaccia Factory Capri è realtà.
Un luogo dove gusto, musica e spirito italiano si fondono, in un’esperienza che celebra l’amicizia, la creatività e le cose fatte con amore.

Vi aspettiamo giovedì 22 maggio dalle 14..30 in Piazzetta, dove la nostra focaccia ha trovato casa.
E questa è solo l’inizio…

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