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Caso Acerbi-Juan Jesus, il difensore dell’Inter rompe il silenzio: “Non sono un razzista, accanimento atroce nei miei confronti”

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Nel corso di una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, il difensore dell’Inter Francesco Acerbi è tornato a parlare del caso Juan Jesus e dei fatti di Inter-Napoli, a seguito dell’assoluzione del Giudice Sportivo. Ecco le sue dichiarazioni:

“Adesso che c’è una sentenza vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi è il contrario, perché sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto”.

Poi, ha aggiunto: “La sentenza è stata una liberazione, ma sono comunque triste per tutta la situazione che si è creata, per com’era finita in campo, per come ci hanno marciato sopra tutti senza sapere niente. Anche dopo l’assoluzione ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno. Questa non è lotta contro il razzismo, non c’è stato nessun razzismo in campo e io non sono una persona razzista: il mio idolo era George Weah e, quando mi fu trovato il tumore ricevetti una telefonata a sorpresa da lui che ancora oggi mi emoziona. Si sta solo umiliando una persona, massacrando e minacciando la sua famiglia, ma per che cosa? Per una cosa che era finita in campo e nella quale il razzismo non c’entra nulla. Il razzismo purtroppo è una cosa seria, non un presunto insulto”.

Infine, conclude parlando della possibile convocazione per gli Europei:

“Io non mi aspetto niente. Ma per adesso preferisco non dire nulla sulla Nazionale, è giusto che prima ne discuta con Spalletti. Sono stanco, dopo oggi metto un punto alla vicenda. E non voglio parlarne mai più”.

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Volata tricolore, il numero 4 assente sulle bandiere e gli striscioni esposti nel centro di Napoli

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“Rimaniamo sul pezzo, stiamo concentrati e non voglio vedere in giro bandiere con numeri a caso”: all’appello di Antonio Conte fatto ai tifosi in conferenza stampa dopo la gara con il Parma, Napoli ha risposto esponendo striscioni e bandiere dove il numero 4 è praticamente assente.

Come a Forcella quartiere azzurrissimo dove sono stati esposte bandiere e striscioni di incitamento alla squadra.

Su uno, grande, e posto proprio all’ingresso dello storico rione, la scritta ‘ Forza Napoli’.
”Quando sarà – anticipa uno dei tifosi che lo ha esposto- siamo pronti ad incollarci sopra il numero …..” e chiude la frase senza neanche nominarlo.

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È morto Nino Benvenuti: la Leggenda del pugilato

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ANSA – Nino Benvenuti, leggenda dello sport italiano, campione del mondo dei pesi medi di pugilato e medaglia d’oro a Roma ’60, è morto.

Benvenuti aveva 87 anni ed era malato da tempo. Nato ad Isola d’Istria il 26 aprile del 1938, è stato tra i migliori pugili di tutti i tempi, Nino Benvenuti è stato campione olimpico nel 1960 nei pesi welter e campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970, epoca in cui i suoi confronti con Emile Griffith fecero la storia non solo dello sport ma anche della società dell’Italia di quei tempi. Benvenuti, del quale furono epiche anche le sfide con Sandro Mazzinghi, è stato campione mondiale edd europeo anche dei superwelter.

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Stash dei The Kolors scopre Focaccia Factory a Londra e nasce un sogno italiano a Capri

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Londra, notte di musica, emozioni… e profumo di focaccia. Durante un concerto nella capitale britannica, è bastato un incontro, un assaggio e un’idea per accendere una scintilla: quella tra Focaccia Factory e Stash, frontman della band multiplatino The Kolors.

Dietro le quinte, ad accoglierlo, c’era Giuseppe Aporovidolo, fondatore di Focaccia Factory, già amico e concittadino di Stash, con cui condivide radici, passione e uno spirito creativo instancabile. È stato proprio lui a portare nel backstage le sue celebri focacce artigianali, preparate secondo ricette autentiche italiane, che hanno immediatamente conquistato il palato (e il cuore) del musicista.

Dopo il primo morso, Stash ha detto: “Dobbiamo portarla a Capri”.
E da lì, tutto è cambiato.

In meno di un mese, è nato un progetto tanto ambizioso quanto naturale: aprire una sede di Focaccia Factory nel cuore di Capri, in Piazzetta, luogo simbolo del lifestyle mediterraneo. Insieme, Giuseppe, Stash e un gruppo di amici e collaboratori appassionati hanno dato vita a qualcosa di speciale: un team affiatato, un’atmosfera unica e tutta la qualità che aveva già conquistato Londra.

Oggi siamo felici di annunciare che Focaccia Factory Capri è realtà.
Un luogo dove gusto, musica e spirito italiano si fondono, in un’esperienza che celebra l’amicizia, la creatività e le cose fatte con amore.

Vi aspettiamo giovedì 22 maggio dalle 14..30 in Piazzetta, dove la nostra focaccia ha trovato casa.
E questa è solo l’inizio…

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