

Cronaca
LTR, uno scandalo nascosto nel sottosuolo di Napoli
Napoli è conosciuta in tutto il mondo per la particolarità del suo sottosuolo, ricco di storia, mistero, sorprese che si palesano a ogni scavo.
Capita così che i lavori per la metropolitana, in alcune zone della città, stiano ferme per mesi a causa della scoperta di rilevanti siti archeologici, e sembrano essere davvero interminabili e sempre più incredibili.
C’è però una parte della città che custodisce il segreto dei segreti, ciò che si può solo immaginare perché coperto da un silenzio che dura ormai da decenni.
La prima parte con le fermate di Tecchio, Augusto, Lala e Torretta in galleria. Poi in superficie, a raso, lungo la Riviera di Chiaia con fermate a Santa Maria in Portico, San Pasquale e piazza Vittoria. Via in galleria verso Porta di Massa con stazioni a Monte di Dio, San Giacomo, San Ferdinando e Beverello. A quel punto, barra dritta verso la zona orientale della città: piazza del Carmine, via Lucci, Gianturco, Marina del Giglio, San Giovanni, Aubry, Repubbliche Marinare, Corso Sirena e ancora Barra, Mastellone, Bartolo Longo, Parco Vesuvio e Ottaviano fino a Ponticelli. Da lì via Argine, Maranda, Argine ovest e una sopraelevata fino a Volpicelli con ricongiungimento alla fermata di Barra.
Doveva essere consegnata alla città nel 1990, anno dei mondiali, la prima metropolitana italiana sul modello delle Standtbahn tedesche.
Secondo il progetto, nelle ore di punta, avrebbe dovuto trasportare 32000 passeggeri/ora per ogni singola direzione.
Fu dotata di tram modernissimi che, però, non percorsero nemmeno un metro.
La talpa Hydroshield, che scavava la galleria, si impantanò sotto via Piedigrotta, in una cavità del sottosuolo che non era emersa dai rilievi preliminari e li ancora giace.
Passarono molti anni, la talpa restò bloccata, i lavoratori finirono in cassa integrazione. La Ltr non era più affare da urbanisti ma materia per magistrati. Iniziarono le inchieste e venne fuori come i campionati mondiali di calcio avessero rappresentato un pozzo senza fondo in termini di spesa di soldi pubblici. Anche la Linea tranviaria rapida era tra le opere incriminate, simbolo di un legame tra politica e imprenditoria basato su tangenti e clientelismi.
Della Ltr oggi restano le elettromotrici, costruite e mai consegnate, nel deposito di Caserta della Firema, oltre una galleria attualmente usata per escursioni, facente parte del “Tunnel Borbonico”.
Cronaca
Dramma in spiaggia, giovane cade in una buca profonda e muore sepolto vivo: aveva 23 anni

Un vero e proprio dramma quello avvenuto sull’isola di Bribie, in Australia, dove un uomo di 23 anni è morto a seguito di un incidente.
Stando alle prime informazioni, l’incidente sarebbe avvenuto sabato scorso durante un party in spiaggia, lungo la costa meridionale del Queensland, dove il giovane sarebbe caduto a testa in giù in una buca di un metro e mezzo, rimanendo intrappolato nella sabbia.
A quel punto è stato soccorso e identificato in Josh Taylor, trasportato d’urgenza all’ospedale Princess Alexandra in condizioni disperate. Purtroppo, già all’arrivo dei soccorsi il suo cuore aveva cessato di battere, con amici e familiari che hanno cercato invano di rianimarlo, visto che poco dopo è spirato in ospedale.
Cronaca
Shock in America, violenta sparatoria in un Campus universitario: tre morti

Shock a Las Vegas, dove un uomo ha dato vita ad una vera e propria sparatoria, nella quale sono morte tre persone.
In particolare, l’autore della strage è un professore che non era stato preso per insegnare all’University of Nevada, e così ha deciso di rifarsi con un gesto folle e sconsiderato. Infatti, il 67enne ha impugnato un’arma da fuoco e ha iniziato a sparare all’interno del Campus universitario, come annunciato dalla Polizia con un post su X.
Pertanto, il killer ha ucciso tre persone e poi venire ucciso a sua volta durante il conflitto a fuoco con la Polizia. Invece, un quarto ferito è ricoverato in ospedale in condizioni critiche.
Cronaca
Giugliano piange la scomparsa di Salvatore, morto a soli 32 anni: “Ho avuto l’onore di conoscerti tempo fa”

Giugliano piange la scomparsa di Salvatore Renzimuccio, morto a soli 32 anni per cause ancora sconosciute. Tuttavia, pare che egli soffrisse da qualche mese di problemi di salute, per cui si era preso una pausa dal lavoro, infatti è un noto tatuatore.
Adesso, la sua bacheca Facebook è piena di messaggi di cordoglio, tra cui quello di Domenico:
“Quando ti svegliano con una notizia del genere rimani scostante. Ho avuto l’onore di conoscerti tempo fa, sei entrato in casa mia e non ero a conoscenza del tuo problema, ma nonostante ciò non ha mai intralciato nel tuo ambito lavorativo, anzi ti ha fortificato”.
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