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Ambiente

[esclusiva] Si terrà a Caivano il primo festival del Pomodoro

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Si terrà a Caivano il primo “Festival del Pomodoro”, promosso dalla fondatrice del gruppo di studio Task Force Pandora, la dottoressa Paola Dama.

Tra gli organizzatori dell’iniziativa il presidente dell’ordine degli agronomi Pasquale Crispino, mentre hanno mostrato forte interesse lo scrittore Angelo Forgione, il presidente di Sviluppo Campania SPA Umberto Minopoli e varie associazioni tra cui le guardie ambientali di Caivano.
Al momento hanno aderito anche persone provenienti da Trento, per un Italia unita sotto una sola bandiera, quella della difesa del territorio nazionale, perché l’inquinamento è una faccenda di tutti gli italiani.

Un evento che è teso a rilanciare un territorio martoriato che ha subito una continua flagellazione mediatica fino alla crocifissione dei prodotti agricoli coltivati in quella terra che una volta era Felix, sede di numerose manifestazioni promosse a livello locale che spesso hanno sortito un effetto contrario a quello sperato.

L’obiettivo è spiegare, attraverso un percorso storico e culturale, che  l’inquinamento ambientale ha diversi fattori.

Di seguito riportiamo il comunicato stampa dell’ideatrice dell’evento.

Festival del pomodoro de La Terra dei Fuochi

Caivano, 22 ottobre 2016

Il pomodoro, una delle eccellenze della nostra Terra, è diventato in questi anni il simbolo della Campania Felix avvelenata. Il comparto agro-alimentare ha subito i danni di uno scellerato accanimento mediatico causato da una campagna di informazione approssimativa, spesso ingiustificatamente allarmistica e dalle conseguenze socio-economiche nefaste.

Eppure in Campania, come in tutta Italia, vige un sistema di controlli sugli alimenti attuato da enti che hanno l’obbligo di lanciare l’allerta nel caso si riscontrino situazioni potenzialmente pericolose. Il RASSF, il sistema di allerta rapido agroalimentare Europeo che prevede la chiusura delle frontiere per i prodotti esportati da un’area in caso in cui qualche prodotto sia trovato contaminato e pericoloso per la salute, non ha mai lanciato un allarme in tal senso per nessuno dei nostri prodotti.Una parte rilevante delle produzioni viene acquistata dalla grande distribuzione commerciale, che effettua controlli sistematici, particolarmente severi. In aggiunta a questo sistema di sorveglianza in Campania sono state fatte anche campagne di analisi straordinarie che non hanno, ad oggi, riscontrato alcuna situazione di allarme sui nostri prodotti ortofrutticoli e zootecnici nonostante abbiamo assistito ad azioni cautelative. Inoltre, diversi studi hanno evidenziato che alcune specie di piante coltivate in terreni contaminati ed irrigate con acque contenenti inquinanti possono non presentare accumuli significativi di metalli pesanti.

Al fenomeno mediatico si sono aggiunte le carenze legislative nazionali per i terreni e le acque ad uso irriguo, nonché la mancata pubblicazione dei valori di fondo naturale delle stesse matrici ambientali da parte della Regione Campania ha determinato il sequestro giudiziario da parte della Procura di suoli e pozzi perfettamente salubri (21 pozzi sequestrati a Caivano),promuovendo ulteriormente una informazione non corretta riguardo ai prodotti agroalimentari campani. L’ipotesi di reato era quella di “avvelenamento delle acque dei pozzi” con conseguente “avvelenamento delle colture ivi effettuate destinate all’alimentazione umana”. Eppure nelle acque irrigue, era stata rilevata la presenza di fluoruri, manganese, arsenico e solfati di chiara origine naturale.

La Task Force Pandora ha ardentemente voluto ed ha partecipato come soggetto consulenziale alla proposta di legge “Interventi di bonifica, di ripristino ambientale e di messa in sicurezza in materia di siti contaminati”depositata il giorno 27 maggio 2016 dall’On. Gianpiero Zinzi, consigliere regionale nella sua qualità di Presidente della III Commissione Speciale su Terra dei Fuochi, Bonifiche e Ecomafie. (http://www.taskforcepandora.com/#!interventi-di-bonifica-proposta-di-legge/fi5j8). Si è pensato, quindi, di proporre un progetto di legge che fosse organico non solo dal punto di vista della disciplina dei valori di fondo, ma anche che stabilisse un percorso rapido ed incisivo per la bonifica di terreni agricoli contaminati.

L’iniziativa, che si svolgerà proprio a Caivano, vuole portare attraverso un evento culturale ed educativo corretta informazione sul fenomeno de La Terra dei Fuochi, su quanto realmente conosciamo del nostro territorio attraverso la maestosa opera di caratterizzazione delle varie matrici che hanno permesso di individuare le criticità territoriali.

Il pomodoro diventa il riscatto di una Campania Felix e di un territorio che vuole la risoluzione dei veri problemi e non più di essere preso in giro.

Paola Dama

Chicago, 27 Agosto 2016

Clikka sull’immagine sottostante per aderire all’evento

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Attualità

Save the Children, nei Campi Flegrei oltre 70.000 bambini vivono la paura

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Sono oltre 70.000 i bambini tra 0 e 14 anni che in questi giorni stanno vivendo nella paura a causa del costante sciame sismico dei Campi Flegrei, in particolare nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, nonché in alcuni quartieri di Napoli, tra cui Soccavo, Pianura, Bagnoli e Fuorigrotta.

Lo sottolinea Save the Children, che da anni collabora in Italia con la Protezione Civile – in base ad uno specifico protocollo d’intesa – nell’ambito delle attività di tutela e sostegno dei minori durante le situazioni emergenziali, sia per quanto riguarda le loro esigenze materiali che per il supporto psicologico.


Spiega Antonio Caiazzo, responsabile territoriale del programma di Innovazione sociale di Save the Children, che vive nell’area dei Campi Flegrei: “La situazione è un po’ complicata, molte case hanno subito delle lesioni e i bambini stanno vivendo una fase di sospensione. In molti casi hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, i loro giochi, il loro ambiente, in attesa delle dovute verifiche strutturali, e non sanno se e quado potranno tornarci. Tutti noi che viviamo nell’area siamo spesso concentrati a gestire le situazioni potenzialmente di pericolo e spesso gli adulti di riferimento non riescono a dedicate del tempo per spiegare ai più piccoli cosa sta accadendo. Tutto ciò genera in loro un profondo senso di insicurezza”.

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Bagnoli

Sisma Campi Flegrei, l’Assessore Cosenza: “Danni in una scuola di Bagnoli”

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Edoardo Cosenza, Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, tramite un post sui social ha spiegato che una scuola di Bagnoli, la Michelangelo Augusto, ha subito dei danni dopo le scosse di terremoto di queste ore nella zona dei Campi Flegrei.

«La Scuola Michelangelo Augusto, sede di Via Illioneo a Bagnoli, è forse l’edificio del Comune di Napoli più vicino all’epicentro della scossa bradisismica di stanotte. È anche sede di una stazione accelerometrica della rete LAN e quindi abbiamo i valori delle azioni misurate» spiega l’Assessore.

«Non è un’accelerazione da danni strutturali, ma i danni non strutturali sono possibili. Infatti c’è qualche distacco fra tramezzi e telai in cemento armato. Niente di grave ma si deve intervenire», ha continuato Edoardo Cosenza.

«Peraltro è nell’elenco della Scuole in cui il Commissario di Governo Soccodato, insieme a Comune di Napoli, aveva già deciso di intervenire. Purtroppo dobbiamo convivere con il bradisismo e i suoi effetti», conclude l’Assessore.

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San Gennaro Vesuviano

Due scosse di terremoto in mattinata sul Vesuvio

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Non tremano solo i Campi Flegrei.

Alle 06.40 una scossa di magnitudo 2.5 è stata registrata nell’area Vesuviana, con epicentro a Striano e ipocentro a quindici chilometri di profondità, come rileva l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

La scossa è stata avvertita anche nei vicini Comuni di Poggiomarino, Sarno, San Valentino Torio, Boscoreale e Scafati.

Una seconda scossa, di magnitudo 2.2 con epicentro a San Giuseppe Vesuviano e ipocentro a 18 chilometri di profondità, è stata registrata alle 08.50.

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