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Ambiente

EVOLUZIONE ALIMENTARE – Con VITO CORTESE la cucina crudista entra nel programma didattico della Scuola Alberghiera.

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Cos’è la cucina crudista? E soprattutto, cosa mangia chi segue questa dieta?
La nostra alimentazione si sta evolvendo a tal punto da inserire nel nuovo programma didattico dell’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi”, un corso interamente dedicato alla “cucina cruda”.

Green Eye ha accompagnato Vito Cortese, Chef crudista fondatore di “Nudo&Crudo” e “Grezzo Raw Chocolate“, in questa nuova avventura nata da un’iniziativa della professoressa di scienze motorie Emila Umbaldo e accolta con entusiasmo dalla preside De Angelis Antonietta. Il “Cuoco senza fuoco”, come lui stesso scherzosamente si definisce ha presentato così a docenti ed alunni i principi fondamentali di questa sana e nuova cucina.

La cucina crudista, definita cucina naturale per eccellenza perchè prende i prodotti così come ce li dona madre natura e li trasforma, quindi non ci sono semi lavorati o prodotti industriali, insomma nulla che viene lavorato prima.

Al posto della cottura i cibi vengono tagliati, affettati, frullati, centrifugati, marinati o disidratati.

Una cucina tutta a base vegetale, non vi è nulla di origine animale.

Fino a qualche anno fa, quando si sentiva parlare di crudismo, si pensava solo ed esclusivamente al pesce crudo, al carpaccio, ad una tartare di carne o ad esempio al sushi.

L’intento di Vito Cortese, appunto è sempre stato quello di promuovere questa cucina attraverso corsi che svolge in tutta Italia.

Cucinando gli alimenti si perdono tutte le sostanze naturali e benefiche che la natura ci offre. Gli enzimi sono alla base dei principi della cucina crudista. Sono essenziali per mantenere le corrette funzioni dell’organismo, per la digestione degli alimenti e per il processo di ricostruzione dei tessuti.

Infine la cucina crudista è etica.

Crudismo vuol dire anche pensare al pianeta. Si producono infatti meno rifiuti, si risparmia a livello energetico e si favorisce lo sviluppo di nuove piante.

Da parte nostra, cerchiamo sempre di condividere il messaggio che attraverso l’alimentazione possiamo vivere una vita migliore, facendo una scelta alimentare più sana sicuramente avremo uno stile di vita più bello“. Cit Vito Cortese

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Attualità

Save the Children, nei Campi Flegrei oltre 70.000 bambini vivono la paura

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Sono oltre 70.000 i bambini tra 0 e 14 anni che in questi giorni stanno vivendo nella paura a causa del costante sciame sismico dei Campi Flegrei, in particolare nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, nonché in alcuni quartieri di Napoli, tra cui Soccavo, Pianura, Bagnoli e Fuorigrotta.

Lo sottolinea Save the Children, che da anni collabora in Italia con la Protezione Civile – in base ad uno specifico protocollo d’intesa – nell’ambito delle attività di tutela e sostegno dei minori durante le situazioni emergenziali, sia per quanto riguarda le loro esigenze materiali che per il supporto psicologico.


Spiega Antonio Caiazzo, responsabile territoriale del programma di Innovazione sociale di Save the Children, che vive nell’area dei Campi Flegrei: “La situazione è un po’ complicata, molte case hanno subito delle lesioni e i bambini stanno vivendo una fase di sospensione. In molti casi hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, i loro giochi, il loro ambiente, in attesa delle dovute verifiche strutturali, e non sanno se e quado potranno tornarci. Tutti noi che viviamo nell’area siamo spesso concentrati a gestire le situazioni potenzialmente di pericolo e spesso gli adulti di riferimento non riescono a dedicate del tempo per spiegare ai più piccoli cosa sta accadendo. Tutto ciò genera in loro un profondo senso di insicurezza”.

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Bagnoli

Sisma Campi Flegrei, l’Assessore Cosenza: “Danni in una scuola di Bagnoli”

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Edoardo Cosenza, Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, tramite un post sui social ha spiegato che una scuola di Bagnoli, la Michelangelo Augusto, ha subito dei danni dopo le scosse di terremoto di queste ore nella zona dei Campi Flegrei.

«La Scuola Michelangelo Augusto, sede di Via Illioneo a Bagnoli, è forse l’edificio del Comune di Napoli più vicino all’epicentro della scossa bradisismica di stanotte. È anche sede di una stazione accelerometrica della rete LAN e quindi abbiamo i valori delle azioni misurate» spiega l’Assessore.

«Non è un’accelerazione da danni strutturali, ma i danni non strutturali sono possibili. Infatti c’è qualche distacco fra tramezzi e telai in cemento armato. Niente di grave ma si deve intervenire», ha continuato Edoardo Cosenza.

«Peraltro è nell’elenco della Scuole in cui il Commissario di Governo Soccodato, insieme a Comune di Napoli, aveva già deciso di intervenire. Purtroppo dobbiamo convivere con il bradisismo e i suoi effetti», conclude l’Assessore.

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San Gennaro Vesuviano

Due scosse di terremoto in mattinata sul Vesuvio

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Non tremano solo i Campi Flegrei.

Alle 06.40 una scossa di magnitudo 2.5 è stata registrata nell’area Vesuviana, con epicentro a Striano e ipocentro a quindici chilometri di profondità, come rileva l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

La scossa è stata avvertita anche nei vicini Comuni di Poggiomarino, Sarno, San Valentino Torio, Boscoreale e Scafati.

Una seconda scossa, di magnitudo 2.2 con epicentro a San Giuseppe Vesuviano e ipocentro a 18 chilometri di profondità, è stata registrata alle 08.50.

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