

Coronavirus
Napoli. Didattica a distanza: parla De Magistris
Questa mattina l’assessore all’istruzione Palmieri e l’assessore alla sanità Menna hanno inviato una lettera all’unità di crisi,alla regione e al prefetto, nella quale l’amministrazione comunale di Napoli ha chiesto di conoscere quanti sono i casi di positività registrati nelle scuole, per poter risalire all’indice percentuale che questi casi rappresentano rispetto al numero complessivo degli studenti nei singoli ordini delle scuole.
“Il Comune di Napoli”, si legge in una nota, “ha chiesto di conoscere quali misure siano in campo per il Contact Tracing e si propone una volta acquisiti i dati, di riunire un tavolo di lavoro e di approfondimento”.
Si è espresso così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris sull’eventualità di un passaggio alla didattica a distanza per le scuole partenopee fino alla fine di Febbraio.
Coronavirus
Covid-19, torna la paura in Cina: la situazione

Notizie sempre più allarmanti ci giungono dalla Cina, che si prepara ad affrontare una nuova ondata di Covid-19, che arriverà al suo picco a fine giugno con 65 milioni di casi a settimana.
A sostenerlo è Zhong Nanshan, considerato il massimo esperto cinese di malattie respiratorie, il quale ha rivelato che presto saranno immessi sul mercato due nuovi vaccini per contrastare la variante XBB, mentre altri tre o quattro saranno approvati a breve.
Ecco il parere di Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità epidemiologica presso l’università Campus Biomedico di Roma:
“Non so come facciamo a fare questa previsione, ogni modello matematico applicato al Covid-19, specialmente a Omicron che ha grande varietà di sotto varianti, non funziona. Credo sia una previsione un po’ forzata, non la vedo assolutamente una cosa probabile proprio perché tutti i modelli, anche quelli più importanti hanno fallito, perché non è possibile modellare un virus che ha così tante variabili da poter mettere dentro un algoritmo, l’algoritmo stesso sbaglia, ti dà qualcosa che non è preciso. Quei 60 milioni che prevedono possono essere 600mila o 6mila’”.
Poi, aggiunge: “L’intervallo di confidenza sarà talmente largo, che ci sono tantissime probabilità che quel numero sia un numero estremamente inferiore. Finora tutti, Pfizer e Moderna, dicono che i i vaccini a mRna funzionano su tutte le varianti e sotto varianti di Omicron, e questa è una forma ricombinante di Omicron. A livello evolutivo siamo a posto, e anche per quanto riguarda i sintomi che sono sempre molto leggeri, meno di un’influenza”.
Infine, conclude: “Questa variante diventerà prevalente, ma poi ne verrà un’altra. Non dobbiamo terrorizzare, perché non c’è preoccupazione. Se poi dovesse arrivare una variante diversa da Omicron, non dovremo più parlare di XBB o forme varianti di Omicron. Se abbiamo a che fare con una variante che è differente da Omicron, allora ne riparliamo. Però è vero che Omicron, per ora, è l’espressione un po’ massima di questo virus”.
Coronavirus
Covid Campania: 373 positivi e 5 deceduti, il bollettino di oggi 2 Febbraio 2023

Sono 373 i nuovi casi accertati di Covid-19 su 7.446 test effettuati (5.438 antigenici e 2.008 Molecolari). A segnalare le positività 337 tamponi antigenici e 36 molecolari. I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino dell’unità di crisi della regione Campania aggiornato alle 23.59 di mercoledì 1 febbraio.
Nel report sono indicati anche cinque decessi, due nelle ultime 48 ore e tre avvenuti in precedenza ma registrati soltanto ieri.
Coronavirus
Covid-19, l’Oms ‘contraddice’ la Cina: “La pandemia non è finita”

Il Comitato speciale per il Coronavirus dell’Oms ha riferito che l’emergenza pandemica non è finita, sconfessando in qualche modo le convinzioni del governo cinese. Infatti, ha verificato lo stato dell’arte della pandemia, riconoscendo che:
“Il virus conserva la capacità di evolversi in nuove varianti con caratteristiche imprevedibili. Anzi, c’è la necessità di migliorare la sorveglianza e la segnalazione di ricoveri e decessi, per comprendere meglio l’attuale impatto sui sistemi sanitari. Il caso aperto più eclatante è quello cinese. Pechino ha cambiato strategia a dicembre, dopo tre anni di lock-down, allentando completamente le restrizioni. Il Capodanno non è ancora finito, le contro-migrazioni inizieranno in questi giorni, e anche se i dati diffusi sembrano spegnere ogni preoccupazione l’Oms invita alla cautela”.
Intanto, dalla Cina arriva la notizia che le infezioni starebbero “per finire, e che non c’è stata una ripresa significativa dei casi durante le vacanze del Capodanno lunare”. Inoltre, “non è rilevata alcuna nuova variante dopo il 12 dicembre, e anche il numero di decessi e casi gravi è in calo”.
Tuttavia, il Direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, all’apertura della riunione annuale del Consiglio esecutivo dell’Oms ha così dichiarato:
“Il Covid-19 è ancora un’emergenza, ma vicina al punto di inflessione. Non c’è dubbio che ora, ci troviamo in una situazione molto migliore rispetto a un anno fa, quando la variante altamente trasmissibile di Omicron era al suo apice”.
Poi, lo stesso Tedros aggiunge:
“Restiamo fiduciosi che nel prossimo anno il mondo passerà a una nuova fase, in cui ridurremo i ricoveri e i decessi al livello più basso possibile”.
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