

Attualità
Dramma nel Casertano. Muore carbonizzato: ecco le cause
Ieri sera è divampato un incendio nelle baracche dei campi tra Lusciano e Parete, in provincia di Caserta: nel rogo ha perso la vita un povero senzatetto nonostante fossero intervenuti più o meno tempestivamente i vigili del fuoco.
Secondo le prime ricostruzioni il corpo ritrovato tra le fiamme appartiene ad un immigrato, un bracciante agricolo, anche se non è stato possibile risalire né all’età né al sesso, così com’è da chiarire la natura dell’incendio. Ad andare in fiamme è stata una struttura in legno e lamiera costruita in aperta campagna, tra fondi coltivati e vigneti. Dai primi accertamenti la natura dell’incendio sarebbe accidentale, forse causata da una fuga di gas dalla bombola che la vittima utilizzava per alimentare un fornello e per riscaldarsi; infatti il corpo della vittima è stato ritrovato tra le lamiere annerite e ammassate, ormai carbonizzato, come se non avesse provato nemmeno a scappare.
A tal proposito si è espresso così il sindaco di Lusciano: “Non è dignitoso morire così”.
“Abbiamo accertato che il terreno è gestito da un affittuario di Lusciano, che ora dovrà chiarire la sua posizione con i carabinieri. È probabile che la vittima fosse un bracciante, anche perché è stata trovata una bici bruciata”.
Incalza Giovanna Basile, segretario della Flai-Cgil Campania e Napoli: “si tratta dell’ennesima vittima invisibile della mancata politica di accoglienza nel nostro Paese”
Attualità
Trova un miliardo di lire in titoli di Stato ma non valgono più: i dettagli

Curioso episodio avvenuto a Ceccano, nel Frusinate, dove un 50enne operaio ha trovato un cofanetto di Titoli di Stato durante alcuni lavori in casa, ma purtroppo per lui è arrivata subito la doccia fredda. Infatti, quel tesoro è scaduto e il miliardo di vecchie lire non si può più riscuotere.
In particolare, per Bankitalia, quei titoli accumulati dal nonno in epoca fascista non valgono più. Il bottino era nascosto in una cassetta di legno avvolta in fogli di giornale, e recava al suo interno: un buono fruttifero di cinquecento lire del 1937 con l’effigie di Vittorio Emanuele III, cedole da dodici lire e 25 centesimi e un piano di ammortamento che alla scadenza (nel 1962) avrebbe fruttato un miliardo delle vecchie lire. Nel contenitore, anche un libro mastro con appunti ormai illeggibili del nonno, un agricoltore che in vecchiaia aveva perso la memoria.
Ecco il commento del diretto interessato:
“Ero molto legato a mio nonno, e mi piace pensare che a guidarmi alla scoperta di quella cassetta di legno nascosta dentro il muro, sia stato proprio lui. Era un gran risparmiatore, ed è un peccato che il frutto dei suoi sacrifici sia venuto fuori solo ora e rischi di essere vanificato”.
Poi, sulla possibilità di una causa, gli avvocati hanno così precisato:
“Ci sarebbero pareri giurisprudenziali discordanti, nonostante la circolare della Banca d’Italia escluda la possibilità di riscossione, ricordando che la cifra in ballo è notevole. Tra rivalutazione monetaria e interessi, si parla di almeno due milioni di euro”.
Attualità
Notte tranquilla per Berlusconi al San Raffaele: le ultime

Silvio Berlusconi ha trascorso la prima notte di degenza tranquilla al San Raffaele di Milano, come riferiscono fonti sanitarie. Infatti, l’ex premier è stato ricoverato ieri presso la struttura di via Olgettina, per l’esecuzione di “accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica”.
Tuttavia, il Cavaliere era stato dimesso dallo stesso ospedale lo scorso 19 maggio, dopo oltre 40 giorni di ricovero per via di una polmonite, aggravata dalla leucemia mielomonocitica cronica. Accanto a lui la compagna Marta Fascina.
Pertanto, i medici precisano che “i controlli a cui il leader è sottoposto, rispondono a criteri clinici di normale pratica in medicina, dunque non si segnalano criticità né allarme per le sue condizioni di salute”.
Attualità
Papa Francesco, parla il chirurgo Alfieri: “Il Pontefice sta bene, ma reciterà l’Angelus in privato”

Le condizioni di Papa Francesco restano stazionarie, quindi domenica il Pontefice reciterà la preghiera dell’Angelus “in privato, evidentemente nella sua stanza di ospedale, chi vorrà unirsi a lui spiritualmente in preghiera lo potrà fare seguendo la preghiera dell’Angelus a mezzogiorno”. Queste le parole del direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.
Invece, il chirurgo Sergio Alfieri, operante presso il Policlinico Gemelli di Roma, ha così aggiunto:
“Per il Papa i parametri sono regolari, ma sono necessari sforzi minimi e di conseguenza, gli è stato chiesto di soprassedere alla celebrazione dell’Angelus domani”.
Intanto, il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, è così intervenuto a margine dell’evento ‘Not Alone’ della Fondazione Fratelli Tutti:
“Il Papa sta bene, l’operazione è andata bene, le notizie che ho ricevuto al di fuori di quanto è stato pubblicato, riferiscono che il decorso è positivo. Il Papa avrebbe già manifestato il desiderio di riprendere il lavoro”.
Pertanto, le udienze col Santo Padre sono state sospese fino al 18 giugno, ma “tutto il resto al momento resta in piedi”.
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