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Napoli

Ragazzino si mette alla guida della Circumvesuviana e pubblica il video su TikTok

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E’ diventato virale sui social un video di un ragazzino che si è messo alla guida della Circumvesuviana ed ha pubblicato il video su TikTok.

Si vola!!! Questa è la vesuviana di San Giovanni a Teduccio” si sente nel video mentre il ragazzino, eccitato, è alla guida del treno.

Un video che gioca fortemente a discredito dei trasporti locali campani in un periodo in cui Legambiente si è pronunciata contro il trasporto pubblico: “I treni sono rock ma il trasporto è lento“.

Lo studio di Legambiente ha infatti evidenziato un crollo dei pendolari del 44% negli ultimi otto anni nella nostra regione.

Sono oltre 205mila i pendolari che hanno abbandonato il trasporto pubblico per i mezzi privati, che significa una stima di oltre 100mila automobili che in otto anni sono ritornate a circolare con più ingorghi e più smog.

Non basta disporre di infrastrutture, occorre anche che i mezzi passino con la giusta frequenza, per garantire un’offerta di qualità, in particolare nelle ore di punta più affollate. A Napoli la linea 1 e la linea 2 di metro vedono ancora frequenze non all’altezza rispetto alla domanda.

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Via Lavinaio. Fermato un uomo di 24 anni gravemente indiziato del reato di rapina

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Ieri notte gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, su disposizione della Centrale Operativa, sono intervenuti in piazza Garibaldi lato corso Umberto per una segnalazione di una rapina. I poliziotti, giunti sul posto, sono stati avvicinati da una turista la quale ha raccontato che, mentre stava passeggiando su corso Umberto in direzione di piazza Garibaldi, un uomo l’aveva strattonata impossessandosi del cellulare che aveva in mano per poi darsi alla fuga.

Poco dopo, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, grazie alle descrizioni fornite, hanno rintracciato il presunto rapinatore in via Cesare Carmignano ma lo stesso, alla loro vista, ha tentato di darsi alla fuga in direzione di via Lavinaio dove è stato bloccato e trovato in possesso del cellulare; inoltre, in sede di denuncia, la vittima l’ha riconociuto come presunto autore della rapina

Un 24enne marocchino con precedenti di polizia e irregolare sul territorio nazionale è stato sottoposto a fermo di pg in quanto gravemente indiziato del reato di rapina, mentre il telefono è stato restituito alla signora.

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campania

Napoli. Blitz dei Carabinieri e della Polizia di stato ai Quartieri Spagnoli di Napoli

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e della Compagnia Napoli Centro e la Polizia di Stato di Napoli su delega del Procuratore della Repubblica f.f. di Napoli, hanno eseguito, nella mattinata odierna, nella zona dei Quartieri Spagnoli del Capoluogo partenopeo, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta dei magistrati della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 53 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione e detenzione e porto abusivo di armi da fuoco. Il provvedimento in parola compendia gli esiti di diverse indagini esperite dalla Squadra Mobile, dal Comando Provinciale di Napoli e dalla Compagnia Carabinieri Napoli Centro, tra il 2018 e il 2020, che hanno documentato l’esistenza e l’operatività di un’associazione di tipo mafioso, armata, strutturata in alcuni gruppi criminali operativi nella zona centrale del capoluogo e, in particolare, nei cosiddetti Quartieri Spagnoli di Napoli, avente rapporti di cooperazione con i più potenti sodalizi dei Mazzarella e dei Contini.

Il primo dei sodalizi investigati e colpiti dall’odierno provvedimento è quello capeggiato da Saltalamacchia Eduardo, Masiello Vincenzo ed Esposito Antonio, dedito ad attività estorsive, soprattutto ai danni di commercianti e gestori di piazze di spaccio, al controllo e alla gestione della vendita al dettaglio dello stupefacente, in particolar modo nelle zone denominate della Pignasecca, di Largo Baracche e della Speranzella, e ad ogni atra attività finalizzata al controllo del territorio. In particolare Saltalamacchia Eduardo ha ripreso il controllo della zona della Pignasecca, unitamente ad Esposito Antonio e Masiello Vincenzo, operativi nelle zone della Speranzella e di Largo Baracche dopo la sua scarcerazione avvenuta nel dicembre 2019.

L’attività di indagine, ancora, ha documentato l’esistenza e l’operatività di un gruppo criminale facente capo al pregiudicato Furgiero Carmine, alias “o’pop”, e al figlio Luigi, dedito ad un fiorente traffico di stupefacenti nella zona di vico Canale a Taverna Penta, che da anni sovvenziona i clan malavitosi dei Quartieri, ricevendo all’occorrenza da questi ultimi sostegno ed ausilio. Le indagini hanno ricostruito anche attraverso le immagini di sistemi di videosorveglianza la frenetica attività di vendita al dettaglio della droga posta in essere presso la famigerata piazza di spaccio della sposa, coincidente proprio con i luoghi nei quali insistono le abitazioni della famiglia Furgiero. Ancora è stato dimostrato come lo stesso gruppo criminale si avvalesse di numerosi pusher che, a seguito di contatti telefonici, provvedevano a recapitare le dosi di stupefacente a domicilio, direttamente presso le abitazioni dei clienti o in luoghi convenuti con gli stessi.

Proprio in quel vico Taverna Penta, il 18.5.2020 gli spacciatori lì presenti furono raggiunti da colpi di arma da fuoco e risposero ad appartenenti ad un gruppo criminale contrapposto che intendeva affermare il predominio sull’area, imponendo il pagamento della tangente estorsiva. Lo spessore criminale del sodalizio in parola è stato comprovato dalla ricostruzione del citato episodio in occasione del quale, a seguito di un diverbio, alcuni degli indagati, sostenuti dal gruppo criminale diretto da Saltalamcchia Eduardo, Esposito Antonio e Masiello Vincenzo, ingaggiarono uno scontro a fuoco con pistole e mitragliette, a seguito del quale alcuni di loro riportarono anche ferite.

Sono emersi, inoltre, rilevanti elementi indiziari in merito alla esistenza, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, di un altro sodalizio facente capo alla famiglia Masiello, con al vertice Antonio, alias “o’nu”, e suo figlio Vincenzo, alias “o’cucù”, parimenti in grado di gestire una fiorente attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre ad avere la disponibilità di armi da fuoco. La piazza era militarmente presidiata h24 da vedette, che si alternavano in base a turni prestabiliti. Lo stupefacente era detenuto e confezionato all’interno di un immobile sito in Vico Teatro nuovo. Le cessioni avvenivano attraverso panieri calati dalle finestre o consentendo l’accesso all’acquirente accompagnato dal pusher: in quest’ultimo caso, essendo la porta di accesso chiusa dall’interno, le chiavi venivano lanciate all’esterno.

Inoltre, in caso di sequestro di stupefacente da parte delle FF.OO., il cliente, previa esibizione del verbale di sequestro e della conseguente contestazione amministrativa, otteneva a titolo gratuito una ulteriore dose di stupefacente: così operando, l’organizzazione comprava l’omertà dell’acquirente fidelizzandolo. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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Arriva l’Estate e ai lidi gia c’è l’assalto di persone da Mappatella beach alla spiaggia delle Monache

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All’improvviso l’estate. Gli ultimi giorni di un maggio grigio hanno portato in città un sole e una temperatura quasi da Ferragosto. E il pienone di sole si è trasferito subito sui lidi, da Posillipo al Mappatella Beach, da Coroglio al lungomare. Balneari ufficiali e ufficiosi hanno ripreso subito a lavorare, assaliti da un sold-out totale dei napoletani assetati di mare. Code e folla.

Oltre mille persone solo nella spiaggia libera delle Monache. Un muro di corpi in spiaggia, che in certi casi è diventato caos. Non a caso, si ridiscute col Comune del contingentamento degli accessi sulle spiagge libere – come fanno sapere i gestori dei lidi posillipini. E sono tanti anche i turisti alla ricerca della spiaggia e del mare di Napoli. Migliaia e migliaia di bagnanti, insomma, per l’ultima domenica di maggio, che ha portato in dote un caldo quasi d’agosto. 

Bagno di folla e bagnanti. Lungomare e spiagge assediati dalle 9 alle 19: giovani, giovanissimi e famiglie in arrivo da ogni quartiere verso Rotonda Diaz, Colonna Spezzata, e sugli scogli con vista sul Vesuvio. Tutto strapieno, dal Mappatella Beach a Coroglio, da Bagnoli a Largo Sermoneta, da Marechiaro a Riva Fiorita, dai lidi improvvisati nelle spiagge libere alle strutture balneari regolari. Intorno a Nisida, si vede già distintamente l’esercito di barche ormeggiate nelle ultime ore. Scafi in acqua anche a Mergellina. Tanti anche i turisti alla caccia del mare di Napoli, che però è schivo e si nasconde alla fine delle lunghe scalinate dei palazzi dalle parti del Lido Sirena e dei Bagni Elena. Tanti non trovano posto nelle strutture strapiene, né un anfratto libero nelle spiagge libere. Centinaia di visitatori camminano su via Posillipo cercando il modo di scendere verso l’acqua. 

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