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Cronaca

Ex calciatore di Juventus e Inter in manette: coltivava marijuana

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L’ex calciatore di Juventus, Inter, Roma e Parma, Luigi Sartor, è stato arrestato: coltivava una serra di marijuana.

La Guardia di Finanza di Parma, infatti, lo ha trovato assieme al complice mentre stava curando la sua serra molto particolare: 106 piante di marijuana che aveva deciso di coltivare in un casolare abbandonato di Lesignano Palmia, piccola frazione della montagna parmense.

L’ex giocatore 46enne, come riporta la Gazzetta di Parma, è ora agli arresti domiciliari.

L’ex giocatore ha scelto la città emiliana come sua residenza undici anni fa. E venerdì scorso, all’ora di pranzo, gli agenti della Fiamme Gialle lo hanno trovato assieme a un altro 46enne di Parma, Marco Mantovani, intento a curare la coltivazione che, secondo le stime, avrebbe potuto fruttare oltre due chili di sostanza stupefacente.

Gli inquirenti da tempo indagavano sull’attività che si svolgeva all’interno di quel casolare all’apparenza completamente disabitato ma per il quale era stato richiesto il raddoppio della potenza del contatore.

Di notte, infatti, dalle fessure dello stabile brillavano le luci dell’illuminazione interna e all’esterno si percepiva un odore particolare.

L’ultimo indizio gli agenti lo avevano avuto una decina di giorni fa simulando un controllo stradale di routine della vettura dell’ex calciatore avvertendo, all’interno della vettura, lo stesso aroma di marijuana.

Luigi Sartor nell’interrogatorio di garanzia di fronte al giudice Beatrice Purita si è avvalso della facoltà di non rispondere e ora è agli arresti domiciliari.

 

campania

GDF Napoli. Controlli Antibagarinaggio, Ritirati circa 250 biglietti per la partita Napoli- Sampdoria

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Nell’ambito del dispositivo di contrasto del fenomeno del bagarinaggio, intrapreso in occasione dell’ultima gara di campionato di Serie A della SSC Napoli, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno contribuito al ritiro di circa 250 titoli d’accesso allo stadio, in quanto intestati a soggetti diversi rispetto a quelli presentatisi ai varchi. Oltre cinquanta i militari impiegati dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di
Napoli che, in aggiunta al personale del Corpo in servizio di ordine pubblico e supportando i controlli già predisposti dalla società calcistica, hanno presidiato i 25 punti di accesso all’impianto sportivo.

L’attività in argomento scaturisce da un’approfondita analisi di contesto, svolta anche mediante l’osservazione delle molteplici piattaforme telematiche e dei principali social network, attraverso cui venivano perpetrate numerose proposte di rivendita – a prezzi più che raddoppiati – dei “preziosi” tagliandi per assistere all’ultimo incontro casalingo e alla successiva premiazione sul campo della squadra campione d’Italia. Rilevante è stato, altresì, l’effetto deterrente del dispositivo di vigilanza adottato, posto che numerosi soggetti in
fila per l’accesso hanno lasciato l’area, evitando così di esibire un biglietto non conforme.
L’operazione di servizio si pone in linea di continuità con recenti indagini del Corpo, tuttora in corso, che hanno fatto emergere un allarmante fenomeno di rivendita di biglietti fraudolentemente alterati, relativi alle partite della SSSC Napoli disputate allo stadio “Diego Armando Maradona”, con la compiacenza di ricevitorie di Napoli e provincia.

L’attività di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto ai fenomeni del bagarinaggio e del cd. secondary ticketing, che danneggiano l’industria dello spettacolo, lucrando indebitamente sulla passione di numerosissimi utenti i quali, sospinti dalle favorevoli vicende sportive della propria squadra del cuore, si rendono disponibili anche a cospicui esborsi.

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Cronaca

Ischia, coppia di anziani rapinata in casa: due giovani in manette

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Sono stati momenti concitati per una coppia di anziani residenti a Ischia, i quali nel pomeriggio di sabato sono stati vittima di una rapina in casa.

In particolare, un agente del Commissariato locale libero dal servizio, ha notato due persone guardare in maniera sospetta i nominativi sui citofoni di alcuni edifici, con una di esse entrata in un palazzo per poi uscirne, mostrando all’altra qualcosa.

A quel punto, il poliziotto ha contattato il Commissariato per chiedere il supporto di una pattuglia, che una volta giunta sul posto ha individuato i due, bloccati dopo una breve fuga e trovati in possesso di 1050 euro e di una borsetta contenente diversi monili in oro.

Tuttavia, poco dopo una donna si è presentata presso gli uffici del Commissariato con i suoi genitori anziani, che hanno riconosciuto uno dei due quale autore di una rapina commessa ai loro danni. Hanno raccontato di essere stati contattati telefonicamente da una persona spacciatasi per il nipote, e che aveva chiesto soldi per la madre fermata dai carabinieri per alcune insolvenze, e quindi occorrevano circa 6mila euro come cauzione per il rilascio.

Pertanto, i due sono stati identificati in un 19enne di Latina e un sedicenne napoletano, arrestati per sequestro di persona, rapina aggravata, resistenza a Pubblico Ufficiale.

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Cronaca

Afghanistan, ottanta studentesse avvelenate in due scuole elementari

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Choc in Afghanistan, dove ottanta studentesse sono state avvelenate e ricoverate in ospedale nella provincia di Sar-e-Pul, nel nord del Paese. Si è trattato di attacchi separati in due scuole primarie vicine tra loro, colpite una dopo l’altra.

Stando alle prime informazioni, 60 ragazze sono state avvelenate in una scuola, mentre altre 17 nell’altro istituto. In particolare, Rahmani non ha spiegato in che modo siano state avvelenate, ma ha lasciato intendere che adesso stanno bene.

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