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Cronaca

Capi di abbigliamento contraffatti, in manette un imprenditore cinese: è successo a Napoli, i dettagli

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha tratto in arresto, nel quartiere La Maddalenadel capoluogo, un 48enne di origine cinese, per un tentativo di corruzione operato nei confronti dei finanzieri che stavano procedendo al sequestro nei suoi confronti di capi di abbigliamento contraffatti.

Si trattava di una pattuglia dei “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego che, nel corso dell’attività di controllo economico del territorio, aveva notato la presenza di un soggetto che con fare circospettomuoveva involucri voluminosi all’esterno di un negozio.

Le Fiamme Gialle hanno prima riscontrato che all’interno erano presenti scarpe con marchi contraffatti; successivamente hanno esteso le attività svolgendo una perquisizione nei locali commerciali del cinese.

Rinvenute in tal modo centinaia di migliaia di scarpe ed etichette con marchio “Saucony”, “Fila”, “New Balance”, “Nike”, “Vans, “Valentino”, Dsquared, Blauer, “Timberland”, “Alexander McQueen”, “Versace”, “Gucci”, “Adidas” contraffatto, scarpe senza marchio dello stesso modello di quelle con il logo contraffatto; negli stessi locali scoperto anche il vero e proprio “laboratorio del falso”, utilizzato per la produzione illecita delle scarpe.

Durante le operazioni di controllo il titolare del negozio, nel chiaro tentativo di corrompere i finanzieri, ha infilato 850 euro in contanti nella tasca della giacca di uno dei due esclamando: “Prendi questi soldi e non sequestrare niente, andate via e prendetevi un caffè”.

Le Fiamme Gialle partenopee hanno proceduto all’immediato arresto per istigazione alla corruzionedell’imprenditore, denunciato anche per contraffazione e ricettazione, nonché al sequestro di oltre 140.000 tra etichette e scarpe sprovviste di qualsiasi certificato di conformità.

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Cronaca

Paura al Rione Sanità, crolla solaio nella camera da letto di un 83enne

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Paura questo pomeriggio nella strada che diede i natali a Totò, nel Rione Sanità.

I carabinieri della stazione Napoli Stella sono intervenuti in via Santa Maria Antesecula. Poco prima il solaio di un appartamento al 4º piano è crollato.

Il solaio è corrispondente alla camera da letto. L’unico occupante – un 83enne – è rimasto illeso, era in un’altra stanza. I vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza l’appartamento.

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Aversa

Rapinava donne mentre parcheggiavano: preso rapinatore seriale nel Casertano

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E’ ritenuto l’autore di tre raid commessi nel Casertano – una rapina consumata lo scorso 8 luglio ad Aversa, e anche di due tentativi messi a segno a Villa Literno e a Trentola Ducenta – tutti commessi ai danni di donne che stavano parcheggiando, il quarantenne di Castel Volturno (Caserta) a cui la Squadra Mobile di Caserta e il Commissariato di Aversa hanno notificato, lo scorso 18 luglio, un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, convalidato dal gip che ha disposto per lui il carcere.

Particolarmente odiosa è risultata la rapina compiuta proprio ad Aversa dove ad essere stata presa di mira da un malvivente armato di pistola e con una mascherina sul volto è stata una mamma che stava parcheggiando la sua auto con a bordo il suo bimbo di pochi mesi.

In quell’occasione alla vittima è stata strappata una collana e sottratti alcuni anelli e 300 euro in contanti.
Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, la Polizia di Stato è riuscita a risalire inequivocabilmente alla Fiat Panda adoperata dal bandito a cui peraltro aveva sostituito le targhe, rubate a proprio a Castel Volturno.
Le informazioni raccolte hanno consentito di contestargli anche le tentate rapine (sventate dalla presenza di testimoni) commesse con lo stesso “modus operandi” a Trentola Ducenta e a Villa Literno, anche queste ai danni di donne che stavano parcheggiando.
L’uso della stessa vettura, l’identikit dei testimoni, il sequestro di abiti e accessori – come un paio di occhiali – uguali a quelli adoperati dal rapinatore, hanno indotto gli inquirenti a emettere un provvedimento di fermo, notificato con non poche difficoltà dalla Polizia di Stato: l’indagato, infatti, risultato con precedenti per reati contro il patrimonio, per alcune ore è riuscito a sfuggire alla misura precautelare.

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Cronaca

Melito, auto si cappotta e finisce contro vetrina di un bar

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Poco dopo le 13 di oggi, un incidente che sarebbe potuto diventare molto pericoloso – non ci sono conseguenze – è avvenuto a via Po a Melito, in provincia di Napoli.

Una Fiat Panda grigia è uscita di strada, ribaltandosi e terminando la sua corsa contro la vetrina di un bar della zona. I due giovani a bordo sono usciti indenni dall’autovettura nonostante il violento impatto.

L”auto, dopo aver perso il controllo, ha abbattuto diversi paletti di delimitazione del marciapiede e danneggiato un altare votivo che era nelle vicinanze. Sono stati dei passanti i primi a soccorrere e ad estrarre dalla vettura capovolta i due occupanti.

Poco dopo i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza l’area e rimuovere il veicolo incidentato. L’esatta dinamica dell’incidente è in corso di verifica da parte della polizia municipale.

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