

Aversa
Aversa. Si fingono finanzieri per entrare in casa: rapina con sequestro in villa
Lo scorso 12 settembre, una coppia di coniugi, ha denunciato di essere stata vittima di una rapina ad opera di quattro persone che, alle prime ore del mattino, presentatisi presso la loro abitazione come appartenenti alla Guardia di Finanza si sono introdotti nella loro casa.
I due, che indossavano anche pettorine d’ordinanza, minacciandoli con una pistola hanno immobilizzato la moglie e costretto il marito ad aprire la cassaforte e consegnargli preziosi e denaro.
Non soddisfatti del bottino, i malviventi hanno immobilizzato entrambi con del nastro adesivo e gli hanno detto di procurarsi 100.000 Euro e che sarebbero tornati a ritirarli dopo due giorni.
La coppia ha riferito che i due rapinatori avevano inizialmente intenzione di rapire la donna ma poi hanno cambiato idea.
L‘attività info–investigativa, supportata dalle attività tecniche di intercettazione e servizi di osservazione e pedinamento, ha consentito, il successivo 14 settembre, ai carabinieri della Sezione Operativa di fermare 3 persone a bordo di un’autovettura, risultata a noleggio, che, insospettitesi, hanno tentato di dileguarsi, venendo però prontamente bloccati dai militari.
Nel corso della perquisizione del veicolo è stato rinvenuto un telefono cellulare con all‘interno la Sim Card utilizzata per contattare le vittime e fornire loro istruzioni sulle modalità di consegna del denaro, emergendo un grave quadro indiziario nei confronti degli stessi, che sono stati tratti in arresto.
Le successive indagini, supportate dalle intercettazioni ambientali e telefoniche, dalle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza e dalla disamina dei tabulati telefonici, hanno consentito di raccogliere elementi indiziari circa il coinvolgimento di due indagati nell’episodio delittuoso del 12 settembre 2020, in quanto, secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal Gip, sono risultati presenti sul luogo della rapina.
Aversa
NAPOLI. Assolti 47 avvocati che erano indagati. Il fatto non sussiste

Dopo circa diciotto mesi termina il calvario di 47 avvocati della Provincia di Napoli accusati ingiustamente di aver tentato di truffare l’agenzia delle entrate. A fare chiarezza e a scrivere la parola fine su questa triste vicenda è stato il Giudice per l’udienza preliminare (GUP) Fabrizio Forte, presso il Tribunale Napoli Nord che ha pronunciato la sentenza di non luogo a procedere per gli avvocati accusati di truffa ed associazione a delinquere, per aver tentato in svariati modi di truffare l’agenzia delle entrate che si era costituita anche parte civile.
In verità già dalle letture delle motivazioni di rigetto delle misure cautelari, che pure erano state, richieste – sia il GIP sia il tribunale del riesame – furono estremamente chiari, non ravvisando nessuna necessita di misure cautelari e addirittura scrivendo nelle loro ordinanze che non c’erano ipotesi di reato per le carte presentatedal PM. Nonostante questo la procura ha inteso andare avanti chiedendo il rinvio a giudizio degli avvocati discusso lo scorso mercoledì e conclusasi con il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste.
Grande soddisfazione tra gli avvocati incriminati che oggi possono tirare un sospiro di sollievo: finalmente si è archiviata una vicenda triste che li ha visti ingiustamente accusati in questi anni e che non poco ha influenzato sugli equilibri professionali e familiari di alcuni di loro, costretti a vivere con questa spada di Damocle sulla testa.
Ma finalmente il diciotto ottobre 2023 il Tribunale Napoli Nord – Sezione GIP/GUP nella persona del giudice dott. Fabrizio Forte emette il dispositivo di non luogo a procedere.
Si dice estremante soddisfatto della sentenza l’avvocato Giuseppe Caccavale (Pippo per gli amici) difensore degli avvocati Luigi D’Antò e Giuseppe Annunziata che ha articolato una difesa secca e puntale che di fatto ha smontato le accuse della procura.
Intanto non trattiene la felicità e un pizzico di commozione l’avv. Luigi D’Antò – noto e stimato professionista di Afragola – che dichiara: “abbiamo sempre avuto fiducia nel sistema giudiziario della nostra Nazione ero fiducioso ma soprattutto consapevole di aver svolto la mia attività sempre nel massimo rispetto della legge e delle procedure. Certo abbiamo vissuto momenti tristi e di grande preoccupazione familiare per i tempi connessi alla chiusura della vicenda ma la sentenza di mercoledì di fatto ci ha fatto rinascere. L’unico dispiacere è stato aver vissuto questi lunghi diciotto mesi con questa “preoccupazione” ma alla fine tutto è andato per il verso giusto. Sono felice anche per i miei colleghi alcuni dei quali in questi mesi hanno vissuto una grande difficoltà legata all’imbarazzo della vicenda spesso utilizzata in maniera strumentale da colleghi in mala fede”
Insieme agli avvocati Luigi D’Antò, Giuseppe Annunziata e Verde Emmanuele si è dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Iorio Beniamino (deceduto nel frattempo), Aiello Maria, Alfiero Antonio, Angelino Adriana, Angelino Alessandra, Aniceto Sossio, Arbolino Giuseppe, Barra Stefano, Bianco Paolo, Capone Dario, Castaldo Luigi, Cerbone Giuseppe, Chiacchio Pasquale, Cimmino Armando, D’Ausilio Francesco, De Vita Pasquale, Esposito Giovanni, Franzese Vincenzo, Fusco Alessandro, Garamone Cristina, Laezza Domenico, Laezza Raffaele, Lallo Gaetano, Lallo Gennaro, Luongo Angelo, Martinello Carmine, Martinello Francesco, Maruzzella Antonio, Mayer Salvatore, Mormile Aniello, Mosca Carlo, Palumbo Francesco, Pascucci Antonio, Pastore Maurizio, Patriciello Stefano, Perrotta Francesco, Russo Carlo, Saltelli Fabiana, Savona Luisa, Savona Salvatore, Sorrentino Carmine, Sorrentino Patrizio, Spiezia Antonio.
Aversa
Va ad un evento dell’Azione Cattolica e al ritorno non trova più l’auto

Parcheggia l’auto in via Livatino e al suo ritorno non c’è più. E’ quanto accaduto ai danni di un giovane di San Cipriano D’Aversa. Il ragazzo si era recato ad un evento organizzato dall’Azione Cattolica Diocesana aperto giovani di tutta la provincia. Al suo ritorno tra la rabbia e lo stupore, visto che questo tipo di episodi stanno avvenendo con grande frequenza nella zona, il giovane non ha più ritrovato la sua auto.
Aversa
Tenta un colpo in un bar in mezzo alla piazza ma qualcosa va storto

(Lidia e Christian de Angelis) Balordo cerca di depredare il bar “Les Bistrot “di piazza Bernini ad Aversa. Un giovane uomo, quello in foto intorno alle 3 con l’uso di un sasso ha cercato di sfondare la porta d’ingresso dell’esercizio commerciale per depredare, ma qualcosa è andata storta e quindi non ha potuto dare seguito all’interno criminoso. I titolari visti i danni e i video di sorveglianza hanno denunciato l’accaduto.
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