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Napoli

Si inaugura l’asilo nido alla Federico II e si tiene chiuso quello del Cardarelli. Per quale motivo?

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NAPOLI – L’altro ieri il governatore Vincenzo De Luca ha inaugurato l’Asilo nido all’interno dell’Università Federico II.

“L’asilo servirà ai genitori che lavorano all’Università per poter lasciare, durante l’orario di lavoro, in estrema sicurezza e tranquillità il proprio pargolo in mani sicure”. Questo è l’incipit fatto dal Presidente della Regione Campania ed è anche lo scopo di questo nuovo varo che avvicina sempre più il terzo settore alle esigenze dei cittadini.

Peccato però che il governatore abbia la memoria corta o che adotti due pesi e due misure. Si, perché per un asilo che apre con tanto di taglio del nastro con annessa passerella politica, ce n’è un altro che resta chiuso. Stiamo parlando dell’asilo nido dell’Azienda Ospedaliera del Cardarelli.

L’Asilo nido del nosocomio napoletano è stato chiuso, causa pandemia, nel 2020 e da allora non ha più riaperto i battenti. Il gestore vincitore del bando pubblico ha ancora 60mila euro da mettere a disposizione della comunità e attende notizie da più di un anno.

Insomma, ad oggi, non si sa perché l’asilo nido del Cardarelli non riparte. Visto che non si tratta più di pericolo di contagio tra i bambini, dato che si è aperto quello all’Università. Allora per quale arcano motivo si continua a tenere chiuso l’Asilo nido dell’azienda ospedaliera Cardarelli?

Nel noto Talk “L’Assise” andato in onda, in via del tutto eccezionale di Lunedì, su MinformoTV il Consigliere Regionale Severino Nappi sull’argomento ha dichiarato (guarda qui al min. 10:00): “Voglio essere cattivo e voglio considerare che il candidato Sindaco di Napoli dalla parte di De Luca è un signore molto distinto che faceva il rettore proprio alla Federico II e quello può essere considerato benissimo il suo discreto covo elettorale, chissà forse c’entra proprio questo fattore?”. Ai posteri l’ardua sentenza.

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Cronaca

Paura al Rione Sanità, crolla solaio nella camera da letto di un 83enne

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Paura questo pomeriggio nella strada che diede i natali a Totò, nel Rione Sanità.

I carabinieri della stazione Napoli Stella sono intervenuti in via Santa Maria Antesecula. Poco prima il solaio di un appartamento al 4º piano è crollato.

Il solaio è corrispondente alla camera da letto. L’unico occupante – un 83enne – è rimasto illeso, era in un’altra stanza. I vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza l’appartamento.

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Cronaca

Blitz anticamorra a Ponticelli (Na): fermati il capo e suo figlio del clan Montefusco

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Tre esattori della camorra – di cui due incensurati – sono stati tratti in arresto. Tra le tre persone figurano anche il capo del clan Montefusco (operante nel complesso di edilizia popolare Rione De Gasperi, nel quartiere Ponticelli, legato al clan ‘De Luca Bossa’) e suo figlio. A loro è stato notificato dal nucleo operativo della compagnia carabinieri Poggioreale un provvedimento di fermo emesso dalla DDA di Napoli, con pm Simona Rossi.

Gli inquirenti, a vario titolo, contestano a Salvatore Montefusco, detto «Zamberletto», figlio del boss Carmine Montefusco e Antonio Galasso i reati di usura, estorsione, detenzione abusiva di armi e traffico di sostanze stupefacenti, delitti aggravati, tutti, dal metodo mafioso. (fonte: ilmattino.it)
Le indagini sono scattate dopo la denuncia presentata da una vittima qualche giorno fa, il 18 luglio, nella quale i tre venivano accusati, oltre che di traffico di droga, anche di avere imposto, anche con la violenza, tassi usurai, spesso superiori al 100% per alcuni prestiti contratti negli ultimi due anni.

Denaro che la vittima non era in grado di restituire e che hanno determinato più volte aggressioni e minacce. Salvatore Montefusco è considerato il referente dell’omonimo gruppo Montefusco. Carmine Montefusco e Antonio Galasso sono entrambi incensurati: attualmente la famiglia Montefusco è al centro di una faida di camorra con il clan De Micco: l’ultimo efferato omicidio di camorra avvenuto in via Argine lo scorso 9 luglio ha avuto come vittima il fratello di Salvatore Montefusco, Emanuele Pietro Montefusco, il 48enne trucidato con 4 colpi di pistola.

Secondo le indagini, ancora in corso, questo omicidio potrebbe essere inquadrato in una vendetta trasversale nei confronti di Salvatore Montefusco.

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Cronaca

Incendio in corso al cimitero Santa Maria del Pianto di Poggioreale

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Un incendio è scoppiato questo pomeriggio al cimitero di Poggioreale. Fumo nero e denso ha cominciato a levarsi poco dopo le 15.20 e ha preso spazio nel cielo, visibile in tutta la città.

La situazione è in aggiornamento con i soccorsi e i vigili del fuoco sul posto.

(fonte: Ansa)

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