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Santa Maria Capua Vetere

Santa Maria Capua Vetere, bambina di 11 anni precipita dal balcone

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Nel pomeriggio di ieri, a Santa Maria Capua Vetere, una bambina di 11 anni è precipitata dal balcone della sua abitazione, situata in una traversa di via Martiri Cristiani. A renderlo noto è Edizione Caserta.

La piccola sarebbe caduta dal terzo piano, precipitando da un’altezza di circa dieci metri. Le sue condizioni sarebbero apparse gravi sin da subito rendendo necessario l’intervento dei sanitari del 118 che l’hanno trasferita d’urgenza all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Al momento, tuttavia, la prognosi resta riservata.

Sul posto sono giunti anche i Carabinieri che dovranno ricostruire la dinamica della vicenda facendo luce su quanto accaduto. Nessuna pista può essere esclusa ma, almeno per il momento, l’ipotesi dell’incidente risulta quella più probabile.

Soltanto poche settimane fa un simile dramma si era consumato nel Napoletano, precisamente a Quarto Flegreo, dove un bambino, di soli 3 anni, era precipitato dal secondo piano della sua abitazione. Si sarebbe sporto probabilmente per riuscire a guardare suo fratello che si trovava di sotto. Anche in quel caso si era resa necessaria la corsa in ospedale: trasportato prima al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli era stato poi trasferito al Santobono di Napoli.

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Cronaca

Clan dei Casalesi, sequestro da 2,7 milioni di euro per l’imprenditore Adolfo Greco

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I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno sequestrato denaro per 2,7 milioni di euro all’imprenditore Adolfo Greco, sotto processo a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, in particolare con il clan dei Casalesi.

Secondo la Dda di Napoli (procuratore aggiunto Sergio Ferrigno, sostituto procuratore Giuseppe Cimmarotta) Greco avrebbe fornito un concreto contributo alla fazione Zagaria della federazione mafiosa casalese: in particolare avrebbe indotto l’amministrazione di una società lattiero-caseario a revocare la concessione per la distribuzione in esclusiva dei propri prodotti nella provincia di Caserta ad un’impresa riconducibile al clan dei Casalesi (già confiscata in sede di prevenzione) e nel farla riassegnare a una società, appositamente costituita, riconducibile allo stesso clan.

Greco aveva subìto il sequestro di 2,7 milioni di euro in contanti trovati in una intercapedine della sua abitazione. L’imprenditore si giustificò dicendo agli inquirenti che erano soldi frutto di risparmi, accumulati negli anni, dell’evasione fiscale.
Gli accertamenti dei finanzieri però hanno fatto emergere una sproporzione tra quella predetta somma, ritenuta il frutto di attività illecite, e i redditi dichiarati da Greco e dal suo nucleo familiare tra il 2003 e il 2017.

La circostanza ha indotto la procura di Napoli a chiedere e ottenere dal tribunale (Sezione Misure di Prevenzione) il sequestro dell’intero importo già sottoposto a vincolo nel corso nel processo penale.

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Cronaca

Truffa aggravata nel Casertano, imprenditore intasca oltre 65mila euro per tumulazioni mai pagate

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Un imprenditore 47enne, responsabile della gestione dei servizi cimiteriali per il Comune del Casertano di Santa Maria a Vico, dal 2020 al 2022, è stato arrestato con l’accusa di truffa aggravata.
Secondo gli inquirenti, l’uomo si sarebbe fatto consegnare in contanti i pagamenti per le tumulazioni e altri servizi cimiteriali, promettendo di versarli al Comune tramite bollettini postali, una bugia: i soldi in realtà finivano nelle tasche dell’imprenditore.

E’ da quasi un anno che l’indagine, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai carabinieri di Maddaloni e Santa Maria a Vico, va avanti, dopo che il Comune aveva segnalato ammanchi nei fondi destinati ai servizi cimiteriali.
Secondo le ricostruzioni, l’imprenditore rilasciava ai cittadini bollettini postali contraffatti, facendo credere loro che i pagamenti erano stati regolarmente effettuati.

Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per l’uomo, oltre al sequestro preventivo della somma illecitamente ottenuta, pari a 66.088,50 euro. Nell’ambito della stessa inchiesta, è indagata anche la sorella dell’imprenditore.

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Cronaca

Carcere di Santa Maria Capua Vetere, arrestato operatore sorpreso a portare smartphone ai detenuti

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Arrestato un operatore socio sanitario del carcere di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito di un’operazione congiunta della Procura della Repubblica d’intesa con la Direzione e la Polizia penitenziaria del carcere del Casertano.

L’uomo, in servizio nella struttura carceraria, è stato sorpreso nel momento in cui introduceva nel penitenziario 40 cavetti usb, tre spine carica batteria completi di cavi usb, 7 auricolari, 4 smartphone, un micro smartphone e due scede sim card, il tutto nascosto nei propri vestiti.

Vi è stata anche una perquisizione domiciliare a casa dell’operatore socio sanitario nel corso della quale sono stati trovati 1.200 euro, un micro cellulare, 12 smartphone, 10 spine caricabatteria, 12 cavetti usb, un bilancino di precisione.

L’operazione è arrivata nel corso dell’attività finalizzata alla repressione della cessione di stupefacenti e all’ingresso di strumenti di comunicazione in carcere e che ha portato al sequestro di un panetto di hashish pari a 98 grammi circa, 39 micro cellulari, 6 smartphone, un telefono, 5 spine carica batteria completi di cavi usb e due schede sim card.

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