

Crispano
CRISPANO – Il Sindaco considera i due del PD fuori dalla maggioranza: “destati solo oggi? In realtà non hanno letto i documenti”
CRISPANO – Subito dopo la lettura del documento dell’opposizione letto in aula dal Consigliere Filippo Castaldo, documento che stabiliva anche un altro principio quello di non sentirsi parte coinvolta nel processo democratico e pertanto impossibilitati a partecipare all’ultima seduta del Consiglio Comunale, il Sindaco Michele Emiliano ha ribadito un concetto molto eloquente, nel prendere atto della discordanza presente all’interno del PD cittadino dove due consiglieri su tre firmano un documento insieme all’opposizione lasciando in maggioranza un Consigliere e Assessore, senza sfiduciare quest’ultimo, dichiara all’interno del consesso pubblico di considerare i Consiglieri – firmatari del documento – Marina Cennamo e Carlo Granata fuori dalla maggioranza, avendo fatto i due una scelta consapevole senza avere il coraggio di dichiarare la realtà dei fatti.
A tal proposito abbiamo interpellato il primo cittadino che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Il documento presentato dalla minoranza consiliare e dai due ex consiglieri di maggioranza Carlo Granata e Marina Cennamo rappresenta una contestazione pretestuosa ed infondata rivolta ad una amministrazione che in questi anni ha svolto il suo ruolo con equilibrio e correttezza e se, per certi aspetti si potrebbe comprendere il ruolo della minoranza che deve fare opposizione ciò che sorprende è l’atteggiamento dei due ex consiglieri di maggioranza. Se fossero realmente convinti del contenuto del documento sottoscritto, viene spontaneo chiedersi dove sono stati fino ad oggi, perché solo oggi contestano la modalità di convocazione del consiglio comunale e perché non hanno mai inteso aprire un dibattito in seno al gruppo di maggioranza per rappresentare questo pensiero. Potevano confrontarsi con la maggioranza ma hanno preferito sottrarsi al confronto. In realtà, se avessero letto gli atti messi a disposizione e comunque trasmessi a mezzo pec dal segretario comunale si sarebbero resi conto che l’urgenza era rappresentata dalla scadenza dei termini per l’approvazione del regolamento sulle liti tributarie ed a cui avevamo lavorato sia io che il capogruppo di minoranza Alfonso d’Errico, unitamente agli uffici.
Il regolamento è stato anche portato in commissione controllo e trasparenza dove qualcuno dei firmatari del documento non si è presentato facendo saltare la commissione.
Tra l’altro, sulla convocazione della conferenza dei capigruppo, è stata convocata dal presidente del consiglio comunale avv. Anna Catiello ma erano presenti solo i capigruppo di maggioranza mentre non era presente nessuno della minoranza né il consigliere Granata per il gruppo PD.
Ho precisato in consiglio che avendo la necessità di approvare un atto urgente, il presidente ha ritenuto opportuno inserire alcuni atti che avevano natura meramente tecnica, come due ratifiche a variazioni di bilancio e la cittadinanza onoraria a Don Adriano Police.
Comunque prendo atto che una parte del Partito Democratico di Crispano ha aderito ad un documento politico insieme al centrodestra locale mentre l’altra parte del partito democratico continua a sostenere la mia amministrazione rappresentata in consiglio comunale dal consigliere Nicola Mazzara che è anche assessore e parte integrante della maggioranza. Per loro è iniziata la campagna elettorale mentre la mia amministrazione in quest’anno che manca al voto continuerà a lavorare per risolvere i tanti problemi ereditati dalle passate amministrazioni rappresentate oggi da chi si pone come alternativa di governo della città.
Noi puntiamo al cambiamento mentre c’è chi lavora per un ritorno al passato con i risultati che ben conosciamo”.
Crispano
CRISPANO. I pacchi alimentari al centro della campagna elettorale degli assessori Vitale e Imitazione.

CRISPANO – Se da un lato il Sindaco tenta, almeno mediaticamente, di far passare tutto quanto per buono della sua Amministrazione, alcuni suoi assessori non disdegnano atti e comportamenti che rasentano l’interpretazione di uno scambio di voto vero e proprio.
Stiamo parlando dei pacchi alimentari distribuiti martedì scorso alla casa comunale di Crispano ai cittadini indigenti. Fermo restando che è sempre in uso la pratica del dividere gli approvvigionamenti per favorire anche qualche amico, parente o affine che si dichiara povero pur girando in SUV. Alla distribuzione dei pacchi di martedì, purtroppo per i cittadini, non ci sono stati i soliti lavoratori LSU ma “eccezionalmente” e “casualmente” – a detta di qualche esponente dell’Amministrazione perché parecchi LSU assenti o in malattia – ma i due assessori che oggi, data anche l’uscita di scena del duo dem Cennamo-Granata, formano lo zoccolo duro, la vera cabina di regia dell’Amministrazione.
Stiamo parlando dell’onnipresente, colei che “deve” – a sua imposizione – stare su tutti i “pezzi”, l’amica della “Lady Welfare” Lara Imitazione e del suo collega Pasquale Vitale. Si, avete letto bene, i due assessori nonché consiglieri comunali, cariche elettive dediti all’indirizzo, al controllo e all’esecutività dei lavori della macchina burocratica, erano intenti, mano alla gestione pubblica a distribuire pacchi alimentari agli indigenti crispanesi. Ovviamente dopo quest’atteggiamento è legittimo formulare il retropensiero che, viste le elezioni alle porte, i due non avessero deciso di cominciare a fare campagna elettorale e chissà se qualche povero che si è recato martedì al Comune per ritirare il suo pacco alimentare, domani – primavera 2024 ndr – non si vedrà pure la coppia davanti casa sua per assaggiare un buon caffè in cambio del lascito di qualche santino o fac simile che promuove la candidatura della potenziale cordata elettorale.
Crispano
CRISPANO. Approvazione del Bilancio illegittima. Tre consiglieri di opposizione scrivono al Prefetto.

CRISPANO – La miccia stavolta l’accende l’opposizione storica dell’Amministrazione Emiliano e lo fa sull’approvazione del Bilancio consuntivo 2022 approvato il 4 maggio scorso. Secondo i consiglieri Enzo Cennamo, Marina Alfieri e Alfonso D’Errico quell’aprovazione era da ritenersi illegittima poiché è stata votata solo da sette consiglieri.
Il Sindaco Emiliano all’epoca dei fatti fu anche redarguito dai summenzionati consiglieri che, accortisi delle assenze pesanti della maggioranza, in maniera sistematica e come gioco delle parti vuole, abbandonarono l’aula per far venir meno il numero legale utile per l’approvazione del rendiconto di esercizio.
La fascia tricolore, forte anche delle considerazioni della Segretaria Comunale, che contestualmente lo informava che l’Art. 13 dello Statuto Comunale di Crispano prevede che l’udienza sia valida con la presenza di un terzo dei Consiglieri e non della maggioranza assoluta come vuole il TUEL in assenza di norma locale.
Così il primo cittadino si fida delle parole della donna di Prefettura e va avanti, testimoniando anche la sua sprovvedutezza in materia di regolamento comunale e fiducia incondizionata nella Segretaria comunale, si approva il consuntivo di Bilancio con sette consiglieri presenti in aula.
Le opposizioni lasciano correre, la tattica è portare all’errore la fascia tricolore e dimostrare alla città tutta la ingenuità di questa Amministrazione e ci riescono. Si, perchè il Sindaco Emiliano non tiene conto, evidentemente non conoscendo a memoria lo Statuto, dell’Art. 88 comma 3 dello stesso Statuto che prevede che i Bilanci siano approvati a maggioranza assoluta dei Consiglieri eletti. Quindi questo significa che la seduta era si valida ma per discutere e/o votare provvedimenti minori ma non il Bilancio che come bene sanno tutti, determina la vita e la durata di un’Amministrazione locale.
Così, i tre consiglieri sopra citati decidono di scrivere al Prefetto Palomba descrivendo e dimostrando l’illegittimità di quell’approvazione, invitando la Prefettura a tirare le orecchie al Sindaco imponendogli una nuova approvazione nei canonici venti giorni di proroga che l’ente di Piazza del Plebiscito è solito concedere. Vi terremo aggiornati.
Crispano
CRISPANO. Il duo Vitale-Esposito mollano la presa su Emiliano. Enzo Cennamo si crogiola nella sua coerenza politica

CRISPANO – Dopo le prime strategie intentate da alcuni esponenti politici di sinistra del territorio atte a destabilizzare la leadership del primo cittadino Michele Emiliano nonché a delegittimare la sua rappresentanza, nella città dei gigli, all’apparenza, sembra tutto taccia.
Conoscendo i protagonisti però si fa fatica a credere che si siano arresi all’evidenza del fatto che la loro insistenza in realtà fa solo il gioco dell’altra parte che oggettivamente resta compatta con il proprio elettorato mai scalfito dalle discordie e dalle guerre intestine della sinistra.
Il patto stipulato tra Carlo Esposito e il rampante Sossio Vitale in realtà, laddove dovessero trovare la quadra del cerchio, dato che entrambi non nascondono di covare sogni di gloria, non fa altro che drenare voti alla coalizione della fascia tricolore.
Infatti non è un segreto che il PD e quindi con esso i grandi elettori come Tommaso e Nunzio Cennamo, Salvatore Cennamo papà della consigliera Marina, lo stesso consigliere uscente Carlo Granata e l’attuale segretario cittadino dem Pietro Angelino che nel 2019 erano portatori di voti dell’attuale sindaco. Oggi con l’emarginazione dell’ex Sindaco Carlo Esposito dalla partecipazione politica, quest’ultimo quasi obbligava il primo cittadino a mettere mano al PUC anche per interessi personali, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo è stato proprio questo il motivo di rottura con la fascia tricolore, a Crispano si è registrata un’anomalia politica che solo a queste latitudini si può osservare: il duo zio-nipote – Tommaso-Nunzio Cennamo ndr – firmano un documento del PD dove dichiarano la presa di posizione contraria all’azione amministrativa continuando a far sedere però sullo scranno esecutivo il loro rappresentante politico Consigliere Nicola Mazzara.
Oltre a elettori con la tessera in tasca, in realtà la fascia tricolore perde anche altri grandi elettori presi dal mondo civico come alcuni imprenditori del settore edile che, forse, avevano e continuano a credere alle “favole” sul PUC raccontate dall’ex Sindaco Carlo Esposito.
In tutta questa confusione colorata di rosso-arancione chi si crogiola nella sua coerenza e nella propria assenza di disgregazione è Enzo Cennamo il candidato a Sindaco naturale del centro civico cittadino che aggregherà l’elettorato di “Rialzati Crispano” del 2019 che per pochissimi voti non equiparò il successo della lista arancione “Unità e Cambiamento” che esprimeva come candidato proprio l’attuale Sindaco Michele Emiliano, più tutto il buon lavoro fino a qui eseguito con il suo movimento civico “Nuova Democrazia” che si avvale di ottimi rapporti storici con il mondo dell’Associazionismo e degli operatori economici locali. La strada è ancora lunga fino alla primavera dell’anno prossimo ma finora presenta un curva che tende sempre più verso destra. Vi terremo aggiornati sulle varie vicende politica fino ad allora.
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