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AFRAGOLA. La giunta Pannone ordina alla PL di elevare contravvenzione solo ai Consiglieri di oppposizione

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AFRAGOLA – Stamattina nell’aula consiliare di Palazzo Moriani si è svolta la seduta del Consiglio Comunale dove si dovevano discutere delle interrogazioni sollevate da alcuni elementi di opposizione. Al di là della vacuità delle risposte date per la maggior parte dal Sindaco Pannone, ottimo oratore e svicolatore massimo della città normanna, dove con la sua dialettica è riuscito a svicolare semplici domande sollevate dal leader dell’opposizione Gennaro Giustino sulla legittimità delle proroghe sistemiche alla ditta dell’igiene ecologica sul territorio, bisogna stigmatizzare un altro deplorevole evento consumato in aula.

Mentre si discuteva sul quesito sollevato dal Consigliere Antonio Iazzetta e mentre tutti i presenti in Consiglio comunale prendevano atto che secondo l’Amministrazione Pannone, sindaco compreso, un’istituzione che offende, deridendo attraverso i mezzi social, un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni può non assumersi le sue responsabilitò non presentandosi in aula, può non pagare nessuno scotto, non viene sollevato dal proprio incarico, non viene sanzionato e redarguito in nessun modo bensì viene elogiato facendolo passare come una persona dotata di spirito satirico che cerca di ammonire chi che come lui parcheggia in divieto di sosta o peggio ancora su posti riservati ai disabili, nello stesso momento si consumava una delle pagine più brutte e prepotenti della storia della politica afragolese.

L’Amministrazione Pannone, nella persona dell’Assessore alla Polizia Locale Mauro Di Palo, chiedeva al Comandante dello stesso corpo di polizia di adunare i suoi in via Principe di Piemonte e sanzionare tutte le auto che sostavano sul lato destro, oltre i 15 minuti consentiti dal disco orario. Ma l’Assessore, consapevole che su quella strada vi trovassero auto di Consiglieri comunali se ne ravvede bene prima di chiamare il Comandante, così avvisa prima i consiglieri di maggioranza ordinandogli di spostare le proprie auto, in maniera tale che nella pioggia di sanzioni vi si trovassero solo coloro che proprio in quel momento volevano insegnare il buon senso e il rispetto delle regole all’Assessore Ernesto Salzano e anche allo stesso Mauro Di Palo, ricordiamolo assessore che girava in auto privo della copertura assicurativa.

L’azione è bene e congeniata, l’Assessore imprenditore di ortaggi da bulbo prima di agire incarica uno dei più servili ultimi allineati consiglieri di maggioranza: Giuseppe Migliore che mentre consuma il suo umile panino con la mortadella nell’androne del Palazzo Comunale controlla che tutta l’operazione vada a buon fine, il suo ruolo “istituzionale” era quello di assicurarsi la fine del cambio parcheggio dei colleghi per far segno all’ortobulbilico di avviare la missione sanzionatoria.

Una prepotenza degna di chi considera la casa comunale “cosa sua”. Attenzione! Qui non si sta stigmatizzando l’azione pregevole degli agenti di polizia che anche in questo caso si sono mostrati ligi al proprio dovere ma l’arroganza e la tracotanza di chi riveste un ruolo apicale e fa valere il suo peso politico e istituzionale per ricorrere a queste beghe da cortile.

Tra l’altro facendo trovare in totale imbarazzo anche gli agenti stessi che non riconoscendo l’autorevolezza di chi detta gli ordini facevano notare che la loro azione era legata ad un ordine sceso dall’alto, esclusivo e non di routine.

Chi ha subito la sanzione ha solo potuto prendere atto della prepotenza della giunta Pannone che servendosi di servi sciocchi ha potuto attuare una strategia da bambini bulli, dopodiché si è recato all’ufficio postale a pagare la multa e accettato il verdetto della giornata in resiliente silenzio. Ma la cosa non può e non deve passare impunita e chi ha subito non può e non deve restare in silenzio.

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Afragola. Prossimo Consiglio Comunale il giorno 30 maggio presso la Casa Comunale di Piazza Municipio

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Il Consiglio Comunale è stato convocato, dal Presidente del Consiglio geom. Biagio Castaldo, presso l’Aula Consiliare del Palazzo Comunale di Piazza Municipio per oggi martedì 30 maggio 2023 alle ore 14.00 per la trattazione dei seguenti argomenti: Lettura ed approvazione delle deliberazioni adottate dal Consiglio Comunale nelle sedute del 03/04/2023 e 24/04/2023;Mozione presentata dai consiglieri Salierno Marianna ed altri avente ad oggetto: “mozione sul disegno di legge contenente disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario”;

Richiesta convocazione consiglio comunale art. 39 del TUEL ad oggetto: “voto di sfiducia all’assessore alla cultura dott. Ernesto Salzano”; Conferma Aliquota Addizionale Comunale all’ IRPEF Anno 2023”; Imposta municipale propria anno 2023 – approvazione aliquote; Approvazione del regolamento per la disciplina della tassa rifiuti (TARI) – adeguamento alla deliberazione n. 15/2022/rif”; Approvazione delle tariffe Tari (tassa rifiuti) anno 2023. La seduta del Consiglio Comunale potrà essere seguita in diretta streaming collegandosi al sito del Comune di Afragola www.comune.afragola.na.it

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AFRAGOLA. Carabinieri e GDF al Comune. Acquisiti bilanci dal 2015 e decreti di nomina della giunta

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AFRAGOLA – Giornate intense quelle passate dai dirigenti della macchina amministrativa afragolese. Alcuni giorni fa i responsabili dei settori, più nello specifico quello delle Finanze, hanno ricevuto nei propri uffici i missari della Corte dei Conti.

Carabinieri e Guardia di Finanza hanno preso d’assalto il Municipio. A condurre le operazioni delle fiamme gialle è stato direttamente il viceprocuratore generale della Corte dei Conti Ferruccio Capalbo. Motivo della visita? Accertamento delle colpevolezze sulla dichiarazione di dissesto votata in aula nel giugno del 2022.

Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, il viceprocuratore ha ufficialmente aperto un fascicolo per individuare i responsabili dello stato di dissesto del Comune di Afragola a partire dagli attori che hanno votato i bilanci previsionali e consuntivi dal 2015 fino all’ultimo bilancio stabilmente riequilibrato dell’esercizio 2022 che, è giusto ricordarlo, è stato rimandato al mittente dal Ministero degli Interni già due volte.

Ma prima abbiamo scritto che a far visita nella casa comunale sono stati Carabinieri e Guardia di Finanza, si perché gli uffici comunali sono stati raggiunti contestualmente da due indagini, la prima è quella appena descritta e la seconda parrebbe sia propedeutica alla denuncia sporta dal Consigliere Antonio Iazzetta nei confronti dell’Assessore Ernesto Salzano per l’aggressione ricevuta, la quale ha aperto uno scenario più ampio nelle stanze della Procura che hanno spinto la stessa a chiedere alla Polizia Giudiziaria l’acquisizione di tutte le nomine e le deleghe firmate dal primo cittadino. Nelle maglie delle indagini, pare ci fosse finito anche un altro assessore che non disdegna frequentazioni poco raccomandabili sul territorio. Ma questa è una storia che magari approfondiremo in altri editoriali.

Chi sono, invece, per la legge i responsabili del dissesto finanziario di Afragola? Stando a quanto ci dice il TUEL (Testo Unico degli Enti Locali ndr) la normativa che si occupa di regolamentare le ipotesi di illecito per provocato dissesto ed in linea generale prevede l’irrogazione di sanzioni inibitorie e patrimoniali nei confronti di chi ha contribuito, nell’esercizio delle proprie funzioni, a determinare il dissesto dell’ente territoriale. Nello specifico le disposizioni (Art. 6, comma 1, d.lgs. 149/2011) in esame sanciscono delle conseguenze pregiudizievoli in capo agli amministratori degli Enti locali che la Corte dei conti ha riconosciuto responsabili, anche in primo grado, di danni cagionati con dolo o colpa grave, nei cinque anni precedenti il verificarsi del dissesto finanziario. Le sanzioni consistono nella:

  • Interdizione, della durata di dieci anni, per tutti gli autori degli illeciti
    dalle cariche di: assessore, revisore dei conti di enti locali e di
    rappresentante degli stessi verso altre istituzioni ed organismi pubblici
    e privati.
  • Incandidabilità, della durata di dieci anni, per sindaci e presidenti di
    provincia.

Ma chi sono i potenziali maggiroi responsabili secondo la legge, tenendo conto degli ultimi cinque anni di Amministrazione comunale? Fare i conti è facile, chi ha amministrato la città negli ultimi cinque anni e siede ancora in Consiglio Comunale sono Biagio Castaldo e Giuseppe Affinito che nel 2018 vestivano i panni di assessori e oggi quelli di Consiglieri comunali. Benito Zanfardino 76, Maria Carmina Sepe, Antonio Lanzano, Arcangelo Ausanio, Assunta Di Maso e Francesco Fusco che siedevano nei banchi della maggioranza allora come oggi, poi c’è Antonio Caiazzo nella maggioranza nella passata consiliatura e all’opposizione – neanche tanto spietata o esplicita – in quella attuale. Tra le fila dell’opposizione da sempre troviamo: Gennaro Giustino, Gennaro Davide Castaldo e Lello Botta che hanno sempre votato a sfavore gli ultimi bilanci.

Tra tutti questi nomi potranno essere individuati, insieme al Sindaco Antonio Pannone e agli attuali amministratori ed assessori, i responsabili e quindi gli incandidabili per i prossimi 10 anni alle prossime elezioni amministrative e provinciali.

A tutto questo si aggiunge il fatto che lo scorso 26 Aprile è stato consegnato al Ministero degli Interni – che fece esplicita richiesta di dettagli sul Bilancio stabilmente riequilibrato antecedentemente consegnato – un dossier di 60 pagine contenenti note, prospetti e tabelle inerenti il previsionale dell’esercizio 2022.

A questo punto diventa remota l’ipotesi che il Ministero possa approvare il bilancio, anche perché sembra confusionario l’elenco temporale e modale degli allegati forniti.

Pertanto appare lecito pensare che l’Amministrazione Pannone veramente sia finita in un collo di bottiglia dal quale sembra difficile uscire indenni. I nodi da sciogliere diventano tanti – PUC, bilancio stabilmente riequilibrato e PNRR – praticamente si è arrivati al punto che le indagini della magistratura e della Corte dei Conti dettino l’agenda politica ad Afragola.

Il Sindaco Pannone da qui a poco avrà altre gatte da pelare se si considera che a tutto questo si ha a che fare anche con una giunta esautorata dal tanto non fare niente ed è per questo che forse il dominus ha deciso che entro il 30 Giugno, si vota il PUC e poi tutti a casa per un azzeramento completo dell’esecutivo e lì ne scriveremo delle belle. Restate sintonizzati.

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AFRAGOLA. Sfiducia all’Assessore Salzano. Tutto finisce a tarallucci, vino e rose rosse.

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AFRAGOLA – La subcultura dell’Assessore Ernesto Salzano ha contagiato l’intera maggioranza e parte della minoranza. Allo scandalo di non essersi presentati in aula nonostante il sollecito del Prefetto Palomba fatto al Presidente del Consiglio dove suggeriva di fissare nei punti all’ordine del giorno la mozione di sfiducia dell’Assessore, si è aggiunto l’imbarazzo di aver beccato tutti, parte della maggioranza nelle persone di Giuseppe Affinito – costui lo si intravedeva anche dal video della diretta streaming in aula, al di fuori degli scranni, attento a controllare che nessuno dei suoi colleghi si presentasse – Benito Zanfardino e il Sindaco Pannone con tanto di fascia tricolore indossata, tutti intenti ad applaudire l’Assessore – contestato e resosi imbarazzante nei suoi modi poco ortodossi – mentre si dilettava come cantante provetto nell’interpretazione di “Rose Rosse” di Massimo Ranieri con tanto di allungamani sulla spalla della malcapitata e imbarazzata teenager finita al suo fianco.

Dopo il suo post social dove sbeffeggiava un agente di Polizia Locale, l’aggressione e le minacce verbali fatte al Consigliere Antonio Iazzetta e la sua performance da boomer regalata ieri dal palco del Gelsomino si può affermare tranquillamente che lo stile, l’etica e la morale di una persona non è certo dettata da un titolo di studio men che meno da un ruolo istituzionale ed è per questo che, una volta insorta l’opposizione, il Sindaco Pannone, oramai dichiarato pieno sostenitore degli atteggiamenti del suo assessore, tiene a far veicolare a mezzo social di messaggistica istantanea una foto scattata in un rinomato bar della città che ritrae insieme a parte della maggioranza, anche tre consiglieri di minoranza: Crescenzo Russo, Giacinto Baia e Antonio Caiazzo.

Che tipo di messaggio ha cercato di mandare la fascia tricolore con quegli inoltri immagine? Che parte dell’opposizione sia d’accordo col modus operandi dell’Assessore perché non indignata dall’assenza in aula della maggioranza si incontra per un aperitivo come se nulla fosse accaduto? Oppure vuole dimostrare alla parte restante dell’opposizione, che si batte realmente per il bene pubblico, la sua forza dei numeri corroborata anche dalla somma dei tre di minoranza?

Fermo restando che sia naturale incontrarsi in un bar a prendersi un caffè o aperitivo insieme alla controparte politica, ci mancherebbe altro, si tratta di rapporti umani che vanno al di là dello schieramento politico ma prestarsi a così chiare strumentalizzazioni – in un arco temporale così ristretto che va dallo scandalo del post pubblicato a quello dell’indignazione provata in aula per l’assenza della maggioranza ma soprattutto considerando anche l’eventuale ignoranza del precedente o post evento canoro, con tanto di applausi da parte della maggioranza, fascia compresa – fa denotare, senza ombra di dubbio, un bassissimo livello politico, umano e culturale della classe dirigente attuale afragolese.

Un atteggiamento del genere ce lo saremmo aspettati da un Giacinto Baia che dal momento dell’elezione a Consigliere è sempre stato alla ricerca spasmodica della “felluccia di pane” – come amava chiamarla il suo mentore – in maggioranza. Ce lo saremmo aspettati da Antonio Caiazzo che pur di conservarsi la cadrega a Piazza Matteotti e, contestualmente, tenere fede alle motivazioni che lo hanno spinto a votare favorevole alla delibera sul Piano Casa, non disdegna il fatto di intessire rapporti sempre più stretti con l’Amministrazione. Ma non riusciamo a spiegarci cosa ci facesse intorno a quel tavolo Crescenzo Russo, fedelissimo dell’ex Sindaco Domenico Tuccillo, da sempre rappresentante della fazione opposta e in netta contrapposizione col vero dominus dell’attuale Amministrazione. Magari sarà lui a spiegarlo direttamente alla città. Ai posteri l’ardua sentenza.

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